8. « Ti stai solo lasciando andare, non è niente di sbagliato »

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   QUEL POMERIGGIO SORYEON era più pensierosa del solito: tra i continui tira e molla con Sunghoon e i sospetti di Jay le sembrava di esplodere. Infatti quest'ultimo aveva continuato a mandarle messaggi, al che lei decise di spegnere il cellulare, come segno di ulteriore rifiuto.
E, come se non bastasse, era immersa nei compiti per il giorno dopo. Così, pensando, inizió a chiedersi che rapporto avesse Sunghoon con la scuola e con lo studio, se gli piacesse studiare e se ci fosse qualche materia in cui era particolarmente bravo o totalmente negato.
Inoltre suo padre e Yuna non erano a casa: lui era al lavoro, lei era uscita con un'amica. Sapeva che sarebbe stata l'occasione perfetta per stare con Sunghoon senza doversi nascondere, ma allo stesso tempo non voleva cedere e distrarsi dallo studio.

   Proprio mentre era concentrata su un difficile esercizio di matematica, sentì squillare il telefono di casa. Uscì dalla sua camera per andare a rispondere, ma il biondo fu più veloce di lei: scese al piano di sotto e corse verso il telefono pronunciando un eroico "Vado io!", quindi Soryeon si fermò, ma decise di rimanere fuori alla sua stanza per origliare e scoprire chi fosse.

   «Pronto?»

   «Salve Taehyun, potrebbe passarmi So-»

   «Mi scusi, non sono Taehyun, lui è al lavoro. Posso sapere con chi parlo?»

   «Oh...sono Jay, un compagno di classe di Soryeon. Ma lei? Lei chi è invece?»

   «Oooh Jay, carissimo!» finse un tono affettuoso, come se fossero amici «Sono Park Sunghoon!»
Appena udì il nome del suo migliore amico, Soryeon iniziò ad andare nel panico. Lo sapevo che dovevo rispondere io.

   «Sunghoon?» chiese il moro confuso «Ma come...perchè sei a casa sua?»

   «Oh, a quanto pare non te lo ha detto...?» il biondino fece qualche passo indietro, vide che la ragazza lo stava spiando dalle scale e quando i loro sguardi si incontrarono le rivolse un sorriso malvagio.

   «Dirmi cosa? Che state insieme?»

   «E...no, non ancora. Sono il suo futuro fratellastro, Jay. I nostri genitori stanno insieme e convivono» spiegò fiero mentre lei lo stava palesemente fulminando con gli occhi.

   «Oh...» ci furono alcuni secondi di silenzio dall'altra parte del telefono «No, non me l'aveva detto»

   «Aish, deve essere brutto che la propria migliore amica ci butti fuori dalla sua vita di punto in bianco» piagnucolò, sempre guardandola. Lei avrebbe voluto raggiungerlo e strappargli il telefono dalle mani, ma si sentiva come inchiodata a terra.

   «Cos-...ma che cosa dici? Non abbiamo rotto» lo corresse Jay, iniziando ad alterarsi «Vabbè, senti, non riesco più a rintracciarla, non le arrivano i messaggi e non risponde alle mie chiamate. Puoi dirle che ho bisogno di parlare con lei?»

   «Certo!» rispose, di nuovo in quel tono fintamente amichevole «Anche perché credo che ora pure lei abbia qualcosa di cui parlare»

   «Già...grazie»

   «A te caro» sorrise e attaccó.

   Nel sentire il rumore del telefono messo a posto, Soryeon scosse il capo, si risvegliò da quello stato di trance e corse verso Sunghoon furiosa.

   «Si può sapere perché l'hai fatto?» strilló.

   «Uhm, fatto cosa?» chiese lui innocentemente.

   «Anzi, vuoi sapere che c'è di nuovo? Vaffanculo» si girò e inizió a salire le scale.

   «Jay vuole parlare con te, dice che lo ignori» le disse lui dopo alcuni secondi.

«FORBIDDEN: Kiss Me Again» ;; PSH. enhypenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora