27. « Significa che ti amo »

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   TAEHYUN NON CREDEVA alle sue orecchie. Dopo che Soryeon era uscita dal salotto, Yuna e Sunghoon gli avevano raccontato tutto e quest'ultimo non faceva che scusarsi per essersi innamorato, cosa di cui mai nessuno dovrebbe sentirsi in colpa. Perchè i sentimenti non sono una colpa, mai.

   I sentimenti sono irrazionali, ergo non possiamo decidere noi cosa provare o non provare. Sarebbero una colpa solo qualora avessimo l'opportunità di scegliere. Ma purtroppo non ce l'abbiamo. Eppure Sunghoon, nonostante conoscesse questo meccanismo, si sentiva ugualmente in dovere di chiedere scusa a Taehyun.

   Lui era tanto scosso quanto arrabbiato, sia con Soryeon, sia con Eunjin, naturalmente. Anche lui sapeva che non avrebbe dovuto arrabbiarsi per i sentimenti della figlia, ma allo stesso tempo non poteva controllare le sue emozioni. Tuttavia, Yuna aveva cercato ripetutamente di tranquillizzarlo e fargli aprire un po' la mente. La cosa positiva è che non ce l'aveva con Sunghoon per quello che provava, nè con Yuna per non averlo avvertito subito di quello che stava succedendo.

   I tre avevano parlato quasi un'ora intera riguardo l'accaduto di quel giorno e la relazione segreta dei due giovani, dopodiché verso le undici Sunghoon li aveva lasciati soli per andare a parlare con Soryeon, la quale era chiusa in camera sua già da un bel po'. Sentiva tanto il bisogno di parlare con Jay e ricevere il suo appoggio, ma sapeva che quello non era il momento migliore per farlo, dato che era ancora poco lucida.

   «Se sei mio padre non puoi entrare!» strilló non appena sentì bussare alla porta.

   Sunghoon fece la sua entrata e andó subito a sedersi affianco a lei sul letto. Quasi lo faceva ridere che ora lui potesse entrare normalmente in quella stanza, mentre Taehyun non era più il benvenuto.

   «Se sei venuto qui per dirmi che si è incazzato, che sono una squilibrata e cose del genere, beh, te ne puoi andare. Lo so già» esordì acidamente.

   Il biondo accennó un sorriso «Non lo ha detto. Ma comunque credo che dovrete riparlarne...magari domani, dopo una bella dormita»

   «Sinceramente non so quanto dormiró stanotte, dato che oggi pomeriggio mi sono fatta quasi 6 ore»

   «Ah già...» solo in quel momento Sunghoon si ricordó di quando le aveva accarezzato la mano mentre dormiva «Ad ogni modo, sono qui perché voglio starti vicino. Credo tu abbia fatto benissimo a dirgli quelle cose in faccia, finalmente. Certo, non so se questo cambierà effettivamente la situazione, ma di sicuro tu ti sei liberata. E questo, specie in un momento del genere, è fondamentale»

   Soryeon gli rivolse un piccolo sorriso, grata di sapere che almeno lui, il ragazzo di cui era innamorata, la supportasse «Mi dispiace se non ti ho calcolato più di tanto per tutta la giornata...»

   «No hey, stai scherzando?» Sunghoon si sporse di poco in avanti e le prese il viso con una mano, accarezzandole la guancia con il pollice «È normale, siamo tutti molto provati da quello che è successo. Non devi scusarti, non farlo più, mh?» le stampó un bacio sulla fronte, al che lei strinse le labbra, reazione alquanto inaspettata e fredda da parte sua, ma decise di non interrogarsi al riguardo «Sotto la pioggia ti ho detto che non ti lasceró mai. Sai cosa significa questo?»

   «Che...non mi lascerai mai?» ridacchiò la ragazza, cullandosi nel suo tocco delicato e attento.

   «Significa che ti amo»

   Sunghoon arrossì di colpo nel pronunciare quelle parole per la prima volta nella sua vita, mentre Soryeon spalancó gli occhi, incredula e convinta di aver sentito male.

   «T-Tu cosa-»

   «Non credo che lo ripeteró ancora ma sì, hai capito bene. Ti avevo detto che avrei trovato il momento in cui mi sentivo di dirtelo io per primo e...me lo sono sentito adesso»

«FORBIDDEN: Kiss Me Again» ;; PSH. enhypenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora