24 L'isola che non c'è.

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-Christian no-dico staccandomi.
-Cosa-dice sbuffando.
-Punto uno sei fidanzato,punto due ci sentiranno-
-Punto uno mi sono lasciato,punto due andiamo in doccia-
Senza farmi parlare mi trascina per un braccio portandomi verso il bagno.
Arrivati lì chiude la porta a chiave e mi fa sedere sul lavabo.
-Sei perfetta-dice succhiandomi un capezzolo.
-C-Chri-dico gemendo.
- Pronta ad andare sull'isola che non c'è? -mi chiede guardandomi negli occhi.
Non sapevo cosa intendesse.
Il respiro iniziò ad accelerare,le gambe tremolavano,gli occhi erano fissi su di lui,su quel matto che mi fa impazzire.
Stavamo correndo il rischio.
Cedetti.Era impossibile non cedere davanti a lui.
Mi baciò delicatamente come piaceva a me.

Mi fece stendere a terra sul pavimento gelido.
Un brivido mi percosse per tutta la colonna vertebrale.
Tutte e 33 le vertebre iniziarono a tremare per l'eccitazione.
Avevo le gambe calde e piene di sudore,la gola asciutta e calda.
Mi succhiò violentamente i due seni facendomi gemere più volte.
-Oddio-dico buttando gli occhi al cielo.
-Piccola Elena-dice baciandomi il collo.
Mi strappò lo slip di scatto senza avvisarmi.
Mi coprì la mia intimità con le mani però lui me le levò delicatamente.
Mi guardò la mia intimità leccandosi le labbra gonfie per colpa dei baci.
-P-Posso?-dice con la voce tremolante per colpa dell'eccitazione.
-S-Si-dico non pensandoci nemmeno.
Si strappò i boxer di dosso facendo uscire le sue vergogne.
Si levò la camicia ferocemente facendo rompere tutti i bottoni.

Entrò dentro di me senza avvertire facendomi gemere dal dolore.
-Ah-dico appena entra di colpo dentro di me.
Iniziò subito con delle spinte forti facendomi andare a sbattere contro la vasca.
Spinse sempre più forte facendomi sciogliere il trucco per colpa delle lacrime.
Mi baciò il petto e il collo lasciando dei segnetti sopra.
Mi baciò le mie povere labbra gonfie delicatamente per far passare il tremore,facendomi sentire più a casa.
Anche se non cambiò.
L'eccitazione diventò sempre più forte facendomi gemere sempre di più sempre di più dal piacere.
-Christ-proprio mentre stavo per urlare il suo nome lui mi zittisce mettendo una mano sulla mia povera bocca.
Orgasmai nella sua mano facendomi rilassare.
-Bimba non pensavo che ti eccitassi così tanto-dice mentre continua a spingere.

Quando venimmo entrambi appoggiò la mia testa sul petto e rimanemmo lì,stesi a terra sul pavimento ormai diventato caldo.
Dentro alla stanza che era gelide diventò bollente.
Un calore piacevole che ti faceva sentire a casa.
E noi eravamo lì..distesi a terra ubriachi d'amore...
















Continuo...

















Spazio d'autrice:
Ehy amici🖤.
Secondo voi,Elena avrà fatto bene a cedere a Christian?
Fatemelo sapere🤍🤍.

A👧🏽

L'allievo di mio padreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora