04 ricordi e mancanze

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Arrivati a danza saluto i maestri e mio padre e inizio a provare qualche coreografia.

-Non mi arriva niente quando la balli-dice christian guardandomi ballare.
-ha ha ha,simpatico-dico stoppando la musica.
-È la verità.Non riesco a vedere la vera Elena-
-Forse perché non mi conosci?-
-Ti voglio conoscere-dice lui serio.
-Sicuro?-dico guardandolo.
-Si-dice curioso.
-Va bene...ma non qui-

Lo prendo per mano e lo porto con me in un'altra sala.
Lo porto non in una sala qualunque ma "in quella sala".
La sala dove sono cresciuta.
Lì ho pianto,ballato,riso e ho pure salutato per l'ultima volta mia madre...

-Che sala è questa?-mi chiede
-Qui ci sono cresciuta-
-Ho passato i momenti più belli e anche più brutti qui-
-Dimmene uno brutto-mi chiede lui curioso.
-Qui è morta mia madre.. Dico in un colpo secco.
-La mia compagna di viaggio,la mia migliore amica,mia sorella,il mio angelo.. Dico con le lacrime agli occhi.
-È morta qui..per colpa di un infarto per colpa di un tumore-dico con le lacrime agli occhi.

Vedo Christian avvicinarsi a me.Mi prende le mani e le posiziona sulle sue spalle.
Prende le sue mani e le posiziona sui miei fianchi,e poi mi abbraccia..
Mi abbraccia forte facendomi sentire a casa.
Uno di quei abbracci forti che mi ricorda mia madre quando mi aspettava dietro le quinte dopo uno spettacolo.
Lo stringo sempre più forte a me assaporando il suo profumo,i suoi capelli e i suoi occhi.
Lui mi stringe sempre di più i fianchi abbracciandomi forte.

-Non sei sola... Dice dolcemente.
-M-Mi manca-dico piangendo.
-Shh-dice accarezzandomi i capelli.
-Con me sei al sicuro-

E ci avrei voluto credere a quelle parole ci avrei voluto credere così tanto però la mia testa diceva altro.

Mi stacco dall'abbraccio ma lui si riavvicina e mi riabbraccia ancora più forte prendendomi in braccio.
Io stavo piangendo sulla sua spalla,non sapevo cosa dire e cosa fare.

-Anna..oh-dice mio padre entrando in sala.
-Non pensavo di trovarvi qui-
-Oh emh-dico asciugandomi le lacrime.
-Oh successo qualcosa?-ci chiede preoccupato.
-Oh emh,no,no-dico facendo una piccola risatina.
-Va bene.. Chri vieni che ti presento i maestri-
-Va bene maestro-dice abbassando lo sguardo.

Ed io lo guardo,cazzo,non s'è né voleva proprio staccarsi da me.
Lo guardo e gli do un bacino veloce sulla mandibola e mi stacco.

-Dai vai-dico sorridendo.
-Dai vieni-dice mio padre.

***

Il pomeriggio ho passato tutto il tempo a provare a ballare qualcosa anche se sembra impossibile.
Non riesco più a ballare bene..
Non mi sento più bene mentre ballo.
Non so il motivo.
Non mi sento più me stessa mentre ballo.
Non ritorno più bambina..

Ormai tutti se ne sono accorti.
Provo a riprovare la coreografia ma non mi esce.
Mi butto a terra disperata e stanca.

-Non ci riuscirò mai.. sussurro tra me e me.
-Non è che non ci riesci solo che tu parti già che non ci credi-mi dice una persona.

Mi giro per vedere chi è ed è proprio lui.Christian.
Mi guardava lì.Appoggiato al muro a guardarmi con la mascherina sotto il mento.
I suoi occhi penetrano nei miei,mi sento quasi a disagio.
Mi sposto come per andarmene ma lui mi prende per un braccio...







Continuo...






Spazio d'autrice:
Ehyy,vi sta piacendo come sta venendo questa storia🖤?Fatemi sapere💜!!

A👧🏽

L'allievo di mio padreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora