CHAPTER TENHOME.
Sentii uno spostamento prima che io mi potessi svegliare e sapevo bene di chi era quel corpo. Sapevo bene che quella sera ero rimasta da Harry, e sapevo bene che avevo dei lividi sul mio corpo.
Avere come l'illusione di chiudere i mie occhi e non potermi svegliare più fosse solo un ricordo.
Non riuscivo a levarelmi di dosso quelle sensazioni, come se pretendessi di ricordare ogni momento vissuto con quel mostro.
Eppure alcune risposte io le pretendevo. Era giusto sapere chi era stato ad ucciderlo.
E avevo una mezza idea.
Insomma, Harry era lì. Pronto a salvarmi, come se sapesse del pericolo, inoltre mi aveva anche mandato un messaggio dicendomi di non prendere quella strada, eppure io, come sempre, non lo avevo ascoltato.
Mi morsi il labbro mentre mi girai nell'altro lato dove vidi Harry rannicchiato con la pancia in giù, i capelli scompigliati, ma lo stesso perfetti. Questo ragazzo era sempre perfetto. In ogni fottuto modo.
Sembrava davvero un angelo.
Quando dormiva sembrava così rilassato...
Tutti i problemi sembravano essersi dissolti.Le sue labbra erano dischiuse e la sua mano era appoggiata sopra la mia pancia.
Non me ne ero neanche accorta che la spostai immediatamente, senza svegliarlo.Un sospiro uscì dalle mie labbra, mentre cercai di alzarmi dal letto. La testa ancora doleva, ma non tanto come ieri sera.
Mi guardai attorno cercando la mia borsa, appena la intravidi, mi alzai e corsi a prenderla.
Me ne dovevo andare il prima possibile. Non volevo che si svegliasse, che mi vedesse scappare di nuovo.
Odiavo tutta questa debolezza, e per ora ne ho troppa.La mia maschera sta crollando di fronte a lui e questo non mi sta bene. Ci sono voluti anni per costruirla. E lui la sta distruggendo in un batter d'occhio.
Ho bisogno di andarmene. Di non vederlo più. E non mi interessa più niente.
Dovevo andare per la mia strada senza incrociarlo.
Uscii dalla stanza senza fare rumore e dalla mia bocca uscii un sospiro di sollievo, il cuore era a mille e non sapevo nemmeno il perchè.
Dovevo scordarmi di tutti gli avvenimenti che erano successi.
Era il momento di andare avanti.Arrivai alla porta d'ingresso e mi fermai, per un breve minuto pensai di tornare indietro di rimettermi in quel letto e ricominciare a dormire, ma scossi immediatamente la testa cancellando ogni pensiero.
Aprii la porta molto lentamente ed uscii.
L'aria di Londra era sempre congelata di mattina e mi maledii per un momento di non essermi messa niente di pesante. Avevo ancora addosso i vestiti di Harry...
Comincia ad incamminarmi verso non so quale metà, ma era meglio stare lontana da lui e da quella casa. Era così giusto in quel momento.
Volevo solo ritornare a casa, da mia nonna.
Stringerla a me e sussurrargli quanto era importante per me.I miei occhi si appannarono, ma non era quello il momento di piangere. Non era il tempo di esternare tutti i miei sentimenti. Tutto il mio dolore.
Se solo quell'uomo mi avesse uccisa...Se solo Harry non mi avesse salvata...A quest'ora sarei con i miei genitori.
Al diavolo.
Comincia a correre per non pensare a niente e per allontanarmi ancora di più.
Stavo scappando, come sempre. Da tutto. Da lui.
E non potevo farci niente. Stavo diventando troppo fragile e non mi piaceva affatto.
Era arrivato il momento di dire basta.
Era arrivato il momento di prendere in mano la mia vita ed andare avanti.
Niente lacrime. Niente dolore.
***
Dopo una mezz'ora di corsa arrivai a casa, entrai e feci un grande respiro affannoso.
Era qui che mi sentivo al sicuro.
SPAZIO AUTRICE.
Salve ragazze, come state?
Scusate se aggiorno adesso, ma la scuola mi sta distruggendo, non ho molto tempo libero.Scusate anche se questo capitolo è corto, ma non avevo molta ispirazione, quindi mi fa cacare.
Il prossimo spero di aggiornarlo presto ;)
Vi piace la nuova copertina della ff? Fatemi sapere, e fatemi sapere anche cosa ne pensate della storia.
Per favore, per me è molto importante.
I love u xx❤
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RUN BABY RUN [IN REVISIONE]
FanfictionSamantha non era mai stata una ragazza come le altre. Non le piaceva stare intorno alla gente. Preferiva di gran lunga stare sola, insieme alla sua amata sigaretta e passeggiare all'interno di un bosco in cui andava sempre da bambina. Aveva la fissa...