Poison

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CHAPTER TWENTY-ONE.

POISON.


Quante volte ho voluto farla finita. Quante?
Dimostrare a me stessa che niente mi avrebbe potuto più distruggere, nemmeno un ragazzo dal nome di Harry Styles.

Eppure l'avevo fatto, mi ero buttata giù insieme a tutti i miei dolori laceranti, cercando di trovare un sbocco per poter respirare almeno un po.

Mi hai distrutto, non l'ho capisci?

Non voglio svegliarmi adesso. Non voglio svegliarmi sapendo che qualcuno non mi ha permesso di lasciare questo posto. Lo odio.

Non riesco a svegliarmi perché non voglio. Non voglio vedere lui.

Lui é il mio veleno.
Lui mi ha reso così debole. Solo lui.

Respiro ancora, lo posso sentire da come si alza il mio petto e dall'aria che respiro e mi sembra tutto così pesante.

Non voglio vedere quella stanza. Non voglio vedere più niente che riguardi lui. Mi sento vuota come non mai.

E non riesco a comparire tutto questo dolore che si insinua dentro me solo a nominare il suo nome.

Harry.

Il mio veleno.

Non mi sento bene. Non lo sono mai stata.

La porta si apre, lo sento.

Non ho più voglia di stare qua.

Sento il mondo cadermi di sopra a ogni passo che si avvicina a me.

Ti prego stai lontano.
Non capisci che mi hai distrutta?

Un tocco caldo si poggia sulla mia fronte. Le sue labbra.
Lo so per certo perché ormai so perfettamente come sono fatte...

Ti odio.
Non mi toccare.

Un sospiro scappa dalle mie labbra, é ora il momento di scappare, eppure voglio solo stare qui un altro minuto.
Solo un minuto.

Aprì gli occhi lentamente prima di vedere le sua mano sulle mia.

Sembrano fatte apposta per noi.

Cercai di assimilare attentamente intorno a me, prima di guardarlo negli occhi.

Il tormento ricopriva il suo viso perfetto. Dolore: era l'unica cosa che vedevo.

Dolore...

"Dio..." si morse il labbro prima di poter scorgere uno scintillio nei suoi occhi.

Chiusi gli occhi per poter mettere a tacere tutte le mie giustificazione.

Mi alzai leggermente dal letto, prima che Harry mi potesse bloccare.

"Sam, ti prego stai ferma" ordinò quasi, ma il suo tono sembrava supplicante.

Non avevo niente da obbiettare perché nemmeno riuscivo a tenermi all'impiedi

Mi appoggiai la testa sul cuscino e guardai il tetto cercando di evitare di guardare lui.

"Perché?" chiese solo, e la sua voce tremò per poco.

Strinsi i pugni cercando di trattenere le mie lacrime, ripetendomi che non era quello il momento.

Non ora. Non ora.

Non risposi alla sua domanda, e non emisi nemmeno un piccolo suono.

"Ti prego Sam...ti prego..."mi supplicò.

Mi morsi il labbro sentendo di già il sapore del sangue.

Non é facile Harry.

E poi ad un tratto sentì un singhiozzo, ma la cosa strana fu che non era uscito dalla mia bocca...ma da quella di Harry.

E così mi girai a guardarlo e la scena mi distrusse, completamente.

Piangeva.
Harry Styles piangeva.

Le lacrime gli solcarono le guance fino ad arrivargli al mento.

Dio, no.

Un altro singhiozzo.
Mi alzai di scatto e l'unica cosa che seppi fare fu di stringerlo a me, come lui aveva fatto molte volte.

Gli circondati le spalle e lo tenni stretto a me, la sua testa appoggiata al mio petto.

Gli accarezzai i capelli morbidi e guardai il muro con sgurdo vacuo.

Non era possibile.

Aveva detto che non ci teneva...

"Dio, sei qui" ansimò stringendomi contro di lui.

Ed io annuì, ancora scioccata.

"Sei qui piccola mia, sei qui" si staccò da me e mi tastò il viso ed un piccolo sorriso alleggiava nel suo volto pieno di lacrime salate.

"Sono qui" dissi con voce rauca.

Sono qui.

I suoi occhi sprizzavano adesso una gioia immensa e ne rimasi così incantata che quasi non mi accorsi che lui si era avvicinato e aveva poggiato le sue labbra morbide sulle mie screpolate.

Il cuore cominciò a mettere all'impazzata e gli occhi ancora aperti si chiusero lentamente.

Dio, le sue labbra erano il mio ossigeno.

Si staccò troppo velocemente per i miei gusti, che ne rimasi stordita.
Mi stava guardando, serio.

"Perché?" richiese.

Sospirai e mi staccati da lui.

"Tu non sai cosa c'é dentro di me..." furono le prime parole che uscirono dalla mia bocca.

"Tu non sai quanto io sia distrutta all'interno Harry" abbassai lo sguardo, non riuscendo a reggere quello suo.

"Sono rotta" finì.

E non ebbi il coraggio di guardarlo, ma una sua mano si posò sul mio mento facendo pressione per alzarmi il viso.

I suoi occhi ora erano più scuri.

"Ti riparerò io Sam" disse serio.

"Ti aiuterò, te lo prometto" continuò.

"Ma ti prego, non farlo mai più..."supplicò.

Ed io annuì, incantata dai suoi occhi.

Mi aiuterà, ha detto.

"Tu non sai quanto sei importante per me Sam, e lascia perdere tutte le cazzate che ho detto. Io con te mi sento me stesso" si avvicinò a me.

"E adesso ti vorrei baciare..."sussurrò vicino alle mie labbra.

Fallo. Ti prego.

Smisi di respirare e il mio sguardo cadde sulle sue labbra.

"Ti prego"

E non se lo fece ripetere, perché poggiò di nuovo le sue labbra sulle mie, modellandole perfettamente.

Autrice: salveeeeeee!!! Ho avuto ispirazione grazie alle canzoni depresse!! Evviva!! Comunque spero vi piaccia. Come vedete Harry ha un cuore...più grande di quanto pensiate. ❤ vorrei che lasciaste qualche commento insomma, non so come vi sembra u.u
Un baciooo.

Ps. Scusate gli errori.


RUN BABY RUN [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora