CHAPTER TWENTY.THE BREAKING OF THE HEART.
Pov's Louis.
Sbuffai, troppo stanco per chiarire l'ennesima litigata.
Erano troppi giorni che io e Jodie litigavamo spesso e solo per un unico motivo. Harry Styles. A lei non piaceva per niente il suo comportamento e a me non piaceva che lo giudicasse cosi superficialmente.
Non era mai stato da lei, eppure Harry non le andava proprio giù.
Presi il telefono e controllai l'orario era già molto tardi per i miei gusti, visto che avrei dovuto andare a casa di Harry. E sapevo che odiava i ritardi.
Così mi mossi infretta con passo svelto mentre il sole ormai era quasi scomparso.
Passai l'algolo prima di bloccarmi immediatamente e trattenere il respiro.
Una ragazza. Una ragazza era sopra il muretto e dall'altra parte non c'era niente se non acqua ghiacciata.
Strabuzzai gli occhi per la paura che mi attanagliava dentro. Una brutta sensazione si stava insinuando dentro di me. Molto brutta.
Quella ragazza non era di certo li per passarsi il tempo, e a giudicare da come si stava comportando sapevo che avesse delle brutte intenzioni.
Dannazione che cavolo voleva fare?
Il cuore incominciò a mattellarmi nel petto per la sensazione che stava crescendo.
Corsi velocemente avvicinandomi sempre di più a quella ragazza cercando di fermarla immediatamente.
"Ehi tu!" gridai
Lei non rispose e neanche si girò, ma potei costatare che mi avesse già sentito visto che si era praticamente pietrificata.
"Ehi!"continuai ad urlare.
La mia preoccupazione era a mille.
"Dannazione che stai facendo?" le urlai contro, finalmente raggiungendola.
Il suo viso era rigato da molteplici lacrime e appena si girò mi venne un colpo al cuore.
Quella ragazza. Quella ragazza era Samantha.
La sorpresa fu così evidente che mi bloccai per un attimo, domandandomi perché quella ragazza fosse li, in lacrime.
Il mio corpo era rigido come il suo, sicuramente lei non mi conosceva ma io si, l'avevo vista uscire dalla casa di Harry qualche giorno fa ed adesso la trovavo qua. Distrutta.
"Ehi" sussurrai piano, per paura di farla spaventare.
Lei mi guardo con uno sguardo disperato.
Sembrava quasi che mi pregasse di andarmene, di lasciarla andare a questo destino.
Non lo avrei mai fatto."Tranquilla" le feci un piccolo sorriso per rassicurarla, " va tutto bene" continuai.
Cercavo di provare anche io ad essere il più tranquillo possibile ma l'impresa mi sembrava quasi del tutto impossibile.
Le scappo un singhiozzo e si girò di nuovo, guardando dritta davanti a sé.
"Non é questa la soluzione" provai a dire, cercando di rimanere il più pacato.
Le sue mani tremanti e le sue lacrime e coprirle il viso distorto di dolore.
Che cosa le era successo?
"Lo sai anche tu che non lo é" provai ancora, avvicinandomi al muretto.
La guardai dall'alto cercando di cogliere qualche segno...un qualcosa.
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RUN BABY RUN [IN REVISIONE]
FanfictionSamantha non era mai stata una ragazza come le altre. Non le piaceva stare intorno alla gente. Preferiva di gran lunga stare sola, insieme alla sua amata sigaretta e passeggiare all'interno di un bosco in cui andava sempre da bambina. Aveva la fissa...