School

882 45 0
                                    


CHAPTER THIRTEEN.

SCHOOL

"Tesoro,sbrigati che è tardi!" Urlò mia nonna dal piano di sotto.

Mugugnai qualcosa di incomprensibile e mi strofinai con i palmi delle mani gli occhi.

Sbuffai, ripensando alla sera precedente e a quell'incubo così reale.

Mi alzai dal letto molto lentamente e mi stiracchia piano.

Andai verso l'armadio ed aprii le ante, cercando di scegliere qualcosa di comodo.
Optai per dei jeans scuri e stretti ed una maglietta nera. Andai in bagno e mi feci una doccia veloce per indossare la roba.

Infilai un paio di Vans nere e corsi di sotto. Presi lo zaino e salutai con una bacio sulla guancia mia nonna.

Uscii di fretta e corsi verso la fermata dell'autobus, ma mentre stavo attraversando le strisce pedonali, il suono di un clacson mi destabilizzò.

Mi girai e vidi di fronte a me un SUV nero con i ventri oscurati.
Cercai di guardare meglio, oltre il vetro e un paio di ricci spuntarono nella mia visuale.

Era Harry.

Non lo vedevo dal giorno in cui aveva toccato le mie labbra. E non sapevo cosa fare. Sinceramente non sapevo nemmeno se quel giorno volevo vederlo.

Insomma, se n'era andato senza dirmi niente. Così. Dal nulla, come era spuntato lui.

Eppure pensavo alle parole che erano uscite da lui in quell'incubo...Sembravano così vere.

Mi avvicinai al lato del passeggero e mi chinai a guardarlo.

"Ehi" dissi in tono freddo.

"Ciao" disse lui.

"Che ci fai qui?" Chiesi curiosa.

"Niente di che. Tu?" Domandò, sembrava abbastanza strano oggi. Chi lo capiva.

"Stavo andando a scuola, anzi sono parecchio in ritardo. Scusami, ma devo andare." Mi allontanai dalla macchina e mi avvicinai alla fermata.

"Samantha " sentì il mio nome pronunciato ad alta voce e mi girai verso Harry che era ancora lì.

"Sali. Ti do un passaggio" dichiarò.

Alla fine accettai, ero già abbastanza in ritardo, se aspettavo ancora quell'autobus potevo entrare a seconda ora.

Salì sulla sua macchina sportiva e mi misi comoda.

Harry partì ed accese la radio, in modo che non calasse un silenzio imbarazzante.

C'erano solo quindici minuti di viaggio per arrivare al mio istituto e non sapevo come sarei riuscita a stare con lui un minuto in più.

Non ero a mio agio. Non oggi. Non dopo quello che avevo sognato. Non dopo quelle parole che mi avevano travolto troppo facilmente. Non dopo quel piccolo bacio.

Sospirai silenziosamente, mentre guardavo il paesaggio che scorreva oltre il finestrino.

Era una bella giornata, se si poteva considerare tale. Potevo fare una piccola scappatoia al bosco, era da un bel po' che non ci andavo.

Mi girai e guardai il profilo di Harry senza farmi accorgere. Certo che era bellissimo, di una bellezza quasi impossibile.

Giuro che se non fosse per il suo comportamento così strano e ombroso, avrei magari pensato un qualcosa in più.

Ma io non avevo tempo nemmeno per pensare a me stessa, figuriamoci ad un ragazzo così.

Le note di una delle mie canzoni preferite si propagò per tutta la vettura. Avevo quasi l'istinto di cantarla, senza badare alla presenza di Harry accanto a me.
Ma non ero così tanto coraggiosa, non volevo rischiare di fargli scoppiare i timpani. Era meglio evitare e basta.

Sorrisi a quell'idea mentre ci avvicinavamo sempre di più alla mia scuola.

Non potei che fare caso alla sua mania di guidare. Teneva stretti i palmi delle mani nel manubrio e il viso sempre dritto davanti a sé. Non era mai distratto.

"Perchè te ne sei andato così?" Non feci in tempo a registrare nella mia mente le parole che subito scapparono dalle mie labbra. Arrossì leggermente.

Cercai di guardare altrove mentre lui ancora guardava dritto.
Meglio così, non volevo essere guardata.

Un sospiro brusco uscì dalle sue labbra, prima che rispondesse.

"I-io non lo so." Balbettò. Ed io spalancai gli occhi dalla sorpresa, oggi era troppo strano. Insomma non era da Harry balbettare o altro. Lui non era così.

"Okay" Annuì sensa guardarlo.

Eravamo arrivati già a scuola, e lui aveva fermato l'auto. C'era un silenzio troppo imbarazzante ed io non vedevo l'ora di scendere da lì. Non avevo più voglio di stare in sua compagnia.

"Eccoci qui" disse guardando sempre dritto, era come se stesse evitando di guardami negli occhi. La cosa mi infastidiva parecchio.

"Bene. Allora grazie." Dissi e scesi dalla macchina frettolosamente.

Non mi girai più indietro, non avevo più voglia di vederlo in quel momento.

Entrai nell'istituto d'arte e mi diressi nel mio piccolo armadietto. Presi tutto quello che era necessario e mi recai in classe.
Presi posto accanto ad un ragazzo dai capelli scuri e ricoperto di tatuaggi e poi uscì tutti gli strumenti che servivano in quel momento.

Meno male che a prima ora avevo arte appunto. Dovevo evadere da tutto questo.

Avevo bisogno di una pausa da tutto questo pensare.

Spazio autrice:
Buonasera ragazze, ho aggiornato molto velocemente, mi dovreste ringraziare :p comunque cosa ve ne sembra? Sarei tanto curiosa di sapere il vostro giudizio, ve ne prego!
Vado come sempre di fretta, scusate per gli errori, odio il t9. Appena avrò tempo lo correggerò. Promesso.
Un bacioneee❤❤

RUN BABY RUN [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora