Don't look me

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CHAPTER TREE.

DON'T LOOK ME.

Non potevo ancora crederci.

Qualcuno mi aveva respirato sul collo.

Non ero pazza. L'avevo sentito, lo giuro!

Un soffio caldo mi aveva attraversato tutta la spina dorsale, era così...vero.

Per un momento ebbi paura.

Mi sentii nuda. Completamente.

Come se qualcuno mi stesse guardando da dietro e mi stesse trapassando con gli occhi.

Dio, che sensazione orribile.

Quel pomeriggio ero corsa subito a casa mia; mia nonna non mi aveva chiesto niente ed era meglio così. Non volevo ricordare niente. Volevo solamente dormirci sopra. Magari era stata solo una piccola sensazione. Magari non c'era nessuno dietro di me.

Scossi la testa cercando di scacciare via i pensieri che mi frullavano per la mente. Erano troppi quel giorno.

Avevo bisogno di una sana dormita, la cena l'avevo saltata. Mia nonna aveva insistito molto, ma alla fine si era arresa.

Andai in bagno e mi spogliai dei miei vestiti. Aprii la doccia ed entrai dentro regolando la temperatura.

Il getto d'acqua mi andò dritto sul viso, allontanando ogni cosa.

Dopo aver finito, mi asciugai, mi misi il pagiama e mi infilai sotto le coperte calde.

Dopo un po crollai in un sonno profondo.

***

Ansimai velocemente.
Il buoi era così fitto.
Intravedevo una piccola luce, ma sembrava così lontana...
Corsi il più velocemente possibile ma la luce si allontanava ancora di più.

"NO!" Gridai.

Il respiro mi mancava e il mio corpo mi stava già abbandonando.

Una mano toccò la mia spalla ed io strillai per lo spavento.

"Stá zitta" sussurò sul mio orecchio.

Tremai così forte che lui se ne accorse e ghignò.

Mi spostò i capelli sull'altra parte del collo e cominciò a soffiare sopra quello scoperto.
Dei brividi mi attraversarono tutto il corpo.

"C-chi sei?" Balbettai.
La luce ormai era sparita. Solo il buio era padrone di noi.

"La persona che ti tormenterà." Scoppiò a ridere. Una risata da brividi...

Le sue mani si posarono sulle mie spalle, andando sempre più in giù. Fino agli avambracci.

Mi irriggidì all'istante. Il suo tocco era fuoco.

"Shh...non essere così rigida. Rilassati bambolina." La sua voce era così roca...così profonda. Metteva i brividi.

Presi due grossi respiri e provai a rilassarmi. Ma non era per niente facile.

"Non voglio farti del male...per ora." Il suo ghigno era sempre lì. Anche se non potevo vederlo perché ero di spalle e perchè il buio non lo permetteva, io lo sentivo. Sentivo quel suo sorrisino.

Quella frase non mi era piaciuta per niente.
Che voleva dire? Oddio, ma dove mi ero cacciata?

Le lacrime combattevano per poter uscire dai miei occhi, ma il mio orgoglio non lo permetteva.

"Dimmi chi sei." È questa volta la mia voce era ferma.

"Ancora è presto mia cara" disse per poi passarmi un dito su una guancia.

"Sei così bella...così piccola ed innocente." Il suo dito era ancora lì, segnava cerchi concentrici su di essa.

Una lacrima scappò dai miei occhi...avevo così tanta paura.

"T-ti prego...lasciami" singhiozzai più forte.
Le sue mani erano ancora su di me. Mi sentivo infuocare.

"Non ancora" sussurò.

Avvicinò le sue labbra al mio collo e cominciò a lasciarci tanti piccoli baci che poco a poco divennero morsi.

La sorpresa sui miei occhi era evidente. Cercai in tutti modi di liberarmi dalla sua presa. Ma lui era più forte. Molto di più.

"Sei così buona..." e continuava a baciarmi il collo.

"BASTA! TI PREGO, BASTA!" Quasi urlai e lui si fermò.

Con il fiato corto mi liberai dalla sua presa e feci una passo in avanti in modo da stagli il più lontano possibile.

"Tosta la ragazza" la sua voce era ironica.
Provavo odio in quel momento. Rabbia.

Cercai di girarmi ma lui mi bloccò. Di nuovo.

"Non provarci" mi minacciò.

"C-cosa?" Dissi flebilmente.

"Non ti girare. Non mi guardare. Altrimenti ti ammazzo." È la sua minaccia funzionò. Non mi girai. Restai lì. Ferma.

Il mio corpo era un fascio di nervi. La paura aumentava sempre di più.
La sua presa si fece forte, così forte che mi morsi il labbro per attutire il dolore.

Le lacrime scesero una dopo l'altra. Incontrollabili.
Voglio andare a casa.

"Non piangere bambolina. Ci rivedremo presto, molto presto." Disse lasciandomi un piccolo bacio sul collo per poi svanire nel nulla.

Mi svegliai di scatto con una mano sul petto e tutto il corpo sudato. Il fiatone ed il cuore accellerato. Era solo un sogno. Uno stupidissimo sogno.

Mi alzai velocemente ed andai in bagno.

Mi levai la maglietta e mi guardai allo specchio.

I miei occhi erano gonfi e contornati da occhiaie pesanti.

Ma ciò che mi spaventò di più era il livido che avevo sul collo.

Cosa cazzo era successo?

Mi passai le mani sulla parte rossastra e una fitta di dolore si propagò.

Guardai meglio, vidi dei lividi sulle mie braccia.

Tutto questo era impossibile. Impossibile.

Non poteva essere vero. Era solo un fottuto sogno. Era un sogno, dannazione. Ma così reale...

Dio. Avevo così paura.

SPAZIO AUTRICE:

SALVEEEE COME STATE? IO BENE. HO AGGIORNATO ADESSK PRRCHÉ POI NON AVRÒ PIÙ MOLTO TEMPO

COME VI SEMBRA?

FINALMENTE SI INCOMINCIA A CAPIRE QUALCOSA..AHAHAHAH

COMUNQUE SONO CONTENTA DELLE VISUALIZZAZIONI OTRENUTE IN SOLI DUE GIORNI! GRAZIE A TUTTI

UN BACIOO

RUN BABY RUN [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora