CHAPTER TWENTY-TWOTONIGHT YOU'RE MINE.
Guardarsi allo specchio era l'unica cosa che odiavo.
Non lo facevo da un bel pò, ormai.Il guardare ogni parte del mio corpo riflessa e cercare ogni imperfezione, i residui delle mie lotte, i miei lividi.
Preferivo di gran lunga chiudere gli occhi e cercare di dimenticare ogni cosa, trovando un modo.
Solo un piccolo modo mi bastava per poter togliere dalla mia mente tutto il mio passato.Perché certe volte, avevo così bisogno di lasciarmi andare invece di rimanere ancorata ancora ad esso.
Invece quello specchio ricordava ogni cosa, quello specchio che si trovava nel piccolo bagno della stanza di Harry.
Già, Harry...
Quell'Harry che mi aveva portato a compiere la maggior parte delle pazzie, quell'Harry che era diventato quasi fondamentale per me.
E non riuscivo ancora a credere di poter essere stata salvata, di poter di nuovo toccare i piedi per terra e respirare ancora, con il mio cuore in pò dolente, ma perfettamente intatto.
Quel Louis mi aveva salvato, senza sapere, che forse, avrei voluto farla finita veramente, senza rimanere un giorno di più in questo mondo così malato.
E invece, ero in questo bagno a guardarmi in uno specchio che portava soltanto l'immagine di me spenta.
Però, stranamente, non riuscivo a trovare posto migliore di questo. Perché il mio corpo e la mia mente erano attratti da un'aura che portava sicurezza.
Era Harry la mi sicurezza, nel momento in cui era scoppiato a piangere fra le mie braccia, lì capii veramente che io non fossi soltanto una stupida ragazzina per lui, ma qualcosa di più. Ed il mio cuore aveva perso un battito, perché per la prima volta avrei voluto sorridere davvero.
E non mi accorsi che lo feci poco dopo, guardando il mio riflesso e posando i miei occhi sulle labbra leggermente intesa pare da un piccolo sorriso. Vero. Uno vero.
Scossi la testa ancora intorpidita, mentre entrai nella piccola doccia cercando di non fare il minimo rumore.
Non sapevo dove fosse andato Harry; dopo avermi lasciata un pò da sola nella sua camera, non avevo più sentito alcun rumore e mi ero decisa a farmi una bella doccia calda.
Il corpo tremante si rese ancora di più quando il getto d'acqua toccò la mia pelle rosea.
Sospirai e comincia a lavare i capelli scuri mentre tutta l'angoscia cadeva di soppiatto, lasciando me più rilassata.
Avevo sentito mia nonna, poco prima, e non aveva chiesto nulla, perché già sapeva che non era il momento di conversare. Io non ero pronta.
Aveva solo accettato il fatto che fossi da un amico.Un piccolo rumore mi destó dai miei pensieri e la porta del bagno di aprii leggermente.
Io mi coprì di scatto, infischiandomene della piccola tendina trasparente che mi copriva.
Buttai un urlo quando vidi spuntare una testa riccia.
"Harry, dannazione!" gridai ancora, cercando di coprire il più possibile.
"Sam, giuro che non sapevo fossi qui" disse, ma nel suo tono trovai soltanto divertimento e malizia.
Alzai gli occhi in cielo cercando di non ridere per la situazione."Okay, adesso esci subito"ordinai seriamente
Sentii la sua risata rieccheggiare dal bagno.
"Okay, okay" disse ed uscii dalla stanza.
Bottai uno sbuffo e dopo uscii dalla doccia cercando un asciugamano.
Mi coprì e poi uscì dal bagno a piedi scalzi.Trovai sul letto una maglietta nera e dei boxer dello stesso colore, così capì che Harry li avesse lasciati per me.
Li guardai accoglierà, non capendo il perché.
Così decisi di raggiungere Harry per chiedere spiegazioni.
Guardai nel corridoio, ma lui non si trovava.
Andai nel salottino e vidi la televisione accesa e messa a basso volume.
Mi gira dal attorno, e poi scorso una figura nella cucina."Mi spieghi che significano quei vestiti sul letto?" dissi diretta, entrando nella stanza.
Lui si girò e mi guardò con un sopracciglio inarcato.
"Che cosa dovrebbe significare?" dissi, di nuovo.
La mia curiosità andava sempre più in alto.Lui semplicemente sorrise maliziosamente e si avvicinò a me.
Come se avesse dimenticato tutto quello che era successo poche ora fa...
Mi guardò e si morde il labbro facendo spuntare su esse il segno.
Io annaspai lentamente, cercando di trovare un po d'aria, perché i suoi occhi addosso mi portavano una strana ventata d'eccitazione."Stanotte rimani qui Samantha." disse con toni sensuale ed estremamente duro.
Il suo viso piano piano si avvicinava ancora, il suo respiro solleticava la mia bocca."Stanotte dormi con me" sussurrò.
Il sorriso quasi diabolico.L'aria dai miei polmoni cominciò a mancare per la troppa vicinanza, i nostri nasi erano così vicini, e le nostre bocche ad un passo dall'unirsi.
"Stanotte sei mia Samantha" finì per dire.
Prima che si avventasse su di me.
-Autrice.
Cari lettori, eccomi qui, finalmente!
Vi chiedo perdono del mio ritardo, ma ho avuto un blocco. Non sapevo più cosa scrivere, infatti sono molto delusa anche da questo capitolo corto e abbastanza poco convenevole. So che magari non apprezzerete, ma cercherò di fare del meglio nei prossimi.Mi dispiace così tanto per il ritardo e mi dispiace anche se troverete errori, sicuramente!
Vi mando un enorme bacio! Siete speciali, grazie a tutti.
Shadowandecho.
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RUN BABY RUN [IN REVISIONE]
FanfictionSamantha non era mai stata una ragazza come le altre. Non le piaceva stare intorno alla gente. Preferiva di gran lunga stare sola, insieme alla sua amata sigaretta e passeggiare all'interno di un bosco in cui andava sempre da bambina. Aveva la fissa...