CHAPTER SIXTEEN.
I WANT YOU.
Ed eccomi qui, in casa della persona di cui dovrei stare alla larga. Della persona che mette paura soltanto con uno sguardo, ma alcuni suoi gesti inaspettati ti fanno pensare il contrario.
Non ho mai capito il carattere di Harry. Forse è stato ferito così tanto per avere un carattere così difficile, oppure un passato turbolento.
Non avevo idea di cosa nascondesse di sé stesso, sapevo soltanto che Harry Styles era un ragazzo bipolare.
Non avevo ancora assimilato per bene le parole erano uscite dalla sua bocca.
"Resta" mi aveva detto.
E così feci. Non mi restava altro che assecondarlo, o forse lo avevo fatto anche per me stessa.
Io volevo scoprire di più. Tutte queste domande mi stavano martellando il cervello, prima o poi sarei esplosa.
Eppure lui mi aveva chiesto di restare, ma ancora una parola non l'aveva pronunciata.
Stava lì, appoggiato al muro, lo sguardo dritto davanti a sé, quasi vedesse il vuoto. Le braccia incrociate sul petto.
Ed io non feci altro che osservare la sua bellezza disarmante e quei occhi capaci di penetrarti l'anima con un solo sguardo.
Verde. Quel verde scuro che aveva adesso.
A volte erano chiari, ma solo in alcuni casi...Forse cambiavano a seconda del suo umore.
Ma chi capiva realmente l'umore di Harry?
Nessuno.Io ero seduta sul piccolo divano in pelle bianca e non facevo altro che modermi il labbro per il nervosismo.
Non so perché tutto quel silenzio mi agitava, ma stare accanto a lui, o semplicemente in una stanza con lui mi faceva sentire a disagio.
"Credo che tu voglia dirmi qualcosa..." le sue parole quasi sussurrate non fecero altro che sorprendermi.
Aveva appena detto che potevo chiedergli qualcosa?
Non riuscivo ancora a credere a tutto questo.
Non era da lui rispondere alle mie domande, anzi lo irritavano parecchio da come avevo potuto costatare un paio di giorni fa...Ma adesso...Lui mi voleva che domandassi.
Non potevo farmi sfuggire questa opportunità, infatti mi girai a guardarlo con un piccolo sorriso che cresceva tra le mie labbra. Non riuscivo a trattenerlo.
Finalmente avrei scoperto qualcosa...
Ma le domande che avevo in mente sparirono e ad un tratto non seppi cosa chiedergli...
Insomma, avevo l'opportunità eppure avevo anche timore di sapere.
"Sei stato tu a salvarmi, quella notte..?" Chiesi con la voce tremante.
Sapevo che avesse capito e vidi nei suoi occhi una strana luce prima dissolversi.Annuì.
Lo sapevo, insomma. Lo immaginavo.
"I-io ho sentito uno sparo" dissi ancora un po tremante.
Dio, fa che non era quello che credevo.
"Ti ho salvato. Solo questo conta." Disse in tono duro, sviando il discorso.
"Harry. Dimmelo." Lo guardai seria.
Il suo volto era pura rabbia adesso e quasi quasi mi pentì di averlo chiesto.
"Sì. Ho sparato, contenta?" la rabbia che uscì dalla sua bocca e la sua freddezza mi fecero paura per un momento.
Lo sapevo, eppure lo negavo a me stessa.
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RUN BABY RUN [IN REVISIONE]
FanfictionSamantha non era mai stata una ragazza come le altre. Non le piaceva stare intorno alla gente. Preferiva di gran lunga stare sola, insieme alla sua amata sigaretta e passeggiare all'interno di un bosco in cui andava sempre da bambina. Aveva la fissa...