Capitolo 4: Manuel

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24 maggio 2021

Ho inseguito Matteo fino all'ingresso dell'hotel, era tutto emozionato per l'arrivo della sorella.
Mi ha detto che é da un sacco di tempo che non la vede e che non si sarebbe mai aspettato che tornasse in Italia.
Quando arriviamo all'ingresso la mia mente vedendo la sua figura torna a qualche mese prima, a quando io e lei eravamo stesi insieme sullo stesso letto, a quando lei voleva curare la mia dipendenza, a quando me ne sono andato senza dirle nulla, per l'ennesima volta.
Mi ricordo benissimo l'ultima volta che ci siamo visti: era il giorno dopo il mio compleanno e nonostante Thessa il giorno prima avesse organizzato una festa stupenda per me, io mi sono sentito a mio agio soltanto il giorno dopo, quando c'eravamo solo io e Carlotta.
Con quella ragazza mi sono sentito sempre me stesso perché lei non ha mai voluto cambiarmi, voleva solo aiutarmi.
Mi ricordo la chiamata di Thessa a cui non ho risposto e quella successiva di Domenico, che mi ha riportato alla realtà.
Thessa aveva avuto un attacco di panico, non come i soliti che le capitavano che riusciva a calmare in una decina di minuti, questo era talmente forte che sono stati costretti a portarla in ospedale.
In quel momento il mondo mi é crollato addosso, mi sono sentito una merda per averla lasciata lì da sola ed essere scappato da un'altra ragazza, così ho raccolto le mie cose e sono tornato a casa mentre Carlotta dormiva.
Dei giorni successivi ricordo solo i pianti di Thessa e le chiamate di Carlotta.

Quando corre incontro a Matteo e lo abbraccia sento il mio cuore spezzarsi: l'unica persona che sa della mia dipendenza é la sorella di uno dei miei amici.
Nonostante stia abbracciando Matteo i nostri sguardi si incrociano e non so chi dei due sia più stupito di vedere l'altro qui.

Non appena si staccano vengono verso di me e il mio amico me la presenta dicendo: "Manuel, lei é la mia sorellina Carlotta. Carlotta, lui é uno dei miei più cari amici, di quelli che ci sono sempre, nonostante la maglia che indossiamo sia diversa".

Lei allunga timidamente una mano verso di me, io l'afferro e contemporaneamente diciamo: "Piacere".

Matteo scoppia a ridere per questa telepatia e aggiunge: "Credo che voi due andrete d'accordo", suscitando l'imbarazzo di entrambi.

Carlotta accenna ad un sorriso, ma percepisco che vorrebbe scappare, scappare da me.

"Hai già visto Vian?" le chiede.

"No, non ancora" replica lei.

"La vado a chiamare allora, nel mentre tu puoi sistemarti nella tua camera" dice Teo tutto gasato.

"Va bene" afferma la biondina.

"Non sai quanto sono felice che tu sia qui" e dicendo questa frase la abbraccia, per poi staccarsi e aggiungere: "Manuel puoi darle una mano?"

Io deglutisco rumorosamente e dico: "Certo".

Non appena Matteo se ne va Carlotta ed io rimaniamo a fissarci per qualche istante interminabile.
Senza che lei mi dica nulla afferro la più grande delle sua valigie e mi dirigo verso l'ascensore, lei prende il resto e mi segue senza dire niente.
Premo il pulsante per chiamare l'ascensore, che fortunatamente era già al piano terra, così saliamo subito.

Non appena la porta si chiude lei dice: "Non credevo di trovarti qui".

Ed io replico: "Non credevo che fossi la sorella di Matteo".

"C'è anche Thessa?" mi chiede.

Io annuisco.
Dopo una settimana di chiamate senza risposta lei é venuta a Sassuolo a cercarmi, quando mi ha trovato le ho spiegato tutto e lei se ne é andata senza dire nulla, accettando la realtà.

"Come sta?" mi domanda sinceramente preoccupata.

"Meglio, non ha più avuto ricadute da gennaio, ma non l'ho più lasciata sola. E quando io dovevo andare in trasferta stava sempre con Francesca, la fidanzata di Domenico" le spiego.

Doppietta //Manuel Locatelli//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora