11 ottobre 2021
Matteo non mi ha ascoltato e ha fatto venire a Parigi anche i miei genitori, lo avevo pregato di non farlo, ma lui come al solito non mi ha ascoltato. Fortunatamente non possono rimanere tutti nella mia stanza, così hanno deciso di fare a turni. Quando arriva la colazione con me c'è mio fratello, la persona che proprio non volevo. Adesso mi costringerà a mangiare, ma io non ho voglia. Il mio stomaco é chiuso in una morsa e non riesco ad ingerire nulla, ma quel testone non lo capirà ed insisterà. Poi inizierà a farmi la predica dicendo che sono finita in ospedale perché non mangio, ma lui non sa tutto il resto."Dai mangia quel budino al cioccolato, è piccolino" mi incita Matteo.
"Dammi tempo, per me é molto difficile" mormoro.
"Scusami un attimo, mi stanno chiamando. Torno subito e cerca di finirlo per quando torno" mi dice mio fratello in tono autoritario.
Continuo a fissare la mia colazione. Non mi va proprio di mangiarla, però faccio uno sforzo e ne metto in bocca un cucchiaino, ma appena tento di deglutire lo stomaco mi si contorce e devo fare appello a tutta la forza che ho in corpo per non vomitarlo.
locamanuel73 ha risposto alla tua storia:
La tua colazione?
Si, ne ho mangiata meno di mezzo cucchiaino
Mi dispiace
Sei tornato in Italia?
No, sono ancora qui fuori dall'ospedale
Ho chiamato tuo fratello che sta venendo a cercarmiCosa?
Che cazzo gli hai detto?Nulla, solo che ero preoccupato e che l'ho raggiunto
E Thessa?
Lei è a Torino e le ho detto esattamente la stessa cosa
E lei non ha detto nulla?
Cosa vuoi che dica?
La sorella del mio migliore amico é finita in ospedale ed io l'ho raggiunto a Parigi perché sono preoccupato per luiOk
Comunque Matteo mi sta raggiungendo
Credo che ci vedremo tra pocoCiao
Ciao
Se prima mangiare era faticoso, adesso é impossibile. Doveva tornare in Italia. Lui é la causa di molti dei miei problemi, doveva tornare a casa sta notte, non doveva rimanere qui. Gli uomini, per quanto possano volersi bene, rimangano sempre lontani; se uno soffre, il dolore è completamente suo, nessun altro può prenderne su di sé una minima parte; se uno soffre, gli altri per questo non sentono male, anche se l'amore è grande, e questo provoca la solitudine. Io non voglio che qualcuno si faccia carico del mio dolore, voglio restare sola con i miei pensieri, senza che nessuno contamini la bolla che mi sono creata. È imbarazzante essere visti quando stai male. E quando uno sta morendo vuole essere lasciato solo. Non sto morendo fisicamente, ma la mia anima se ne é andata a fare un bel giro all'inferno e spero che non torni mai più sulla terra. Sulla via per l'inferno c'è sempre un sacco di gente, ma è comunque una via che si percorre in solitudine, anche se io ci sono finita insieme a Manuel, ma forse lui non se n'è ancora reso conto.
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Doppietta //Manuel Locatelli//
Fanfiction"É solo la sorella del mio migliore amico, non potrebbe mai piacermi" "Dicono tutti così" Crediti per la copertina: @bookaddictedVi 🫶🏻