Capitolo 40: Carlotta

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1 gennaio 2022
L'anno nuovo comincia proprio con il piede sbagliato. Il telefono che l'albergo utilizza per avvisarti del servizio in camera comincia a squillare all'impazzata, fortunatamente sveglia solo me e non Benedetta. Oltre che quella ragazza non verrebbe svegliata nemmeno da una bomba, ha il sonno pesante, al contrario di me che mi sveglio anche per una mosca. Prendo in mano la cornetta a fatica, mi sembra di aver fatto uno sforzo immane, invece non mi sono nemmeno dovuta alzare dal letto perché il telefono si trova proprio sul mio comodino. Avvicino il telefono all'orecchio e cerco di concentrarmi il più possibile su ciò che mi viene detto.

"Excuse the inconvenience, I'm looking for miss Carlotta Pessina" mormora una voce dispiaciuta dall'altro capo della cornetta.

"Don't worry, I'm Carlotta" ribatto sbadigliando assonata.

"A guy is looking for you, he says it's an important matter" mi informa il ragazzo della reception.

"A boy? Did he say what's his name?" chiedo perplessa e sento una certa ansia farsi strada dentro di me.

"No, but he mentioned your brother" replica il ragazzo.

Solo sentendo la parola "fratello" mi alzo di scatto dal letto. I pensieri peggiori si fanno largo nella mia mente, uno fra tutti si insinua e mi terrorizza: qualcuno é venuto a dirmi che é successo qualcosa di brutto a Matteo.

"Two minutes and I'll be right down" farfuglio rimettendo al suo posto la cornetta.

Infilo al volo una vestaglia, metto le prime scarpe che trovo e corro giù per le scale. Ad ogni gradino l'ansia sale e insieme a lei sale anche la bile lungo la mia gola. Ho paura, ho tanta paura. Spero vivamente che non sia successo niente a Matteo mentre io sono dall'altra parte del mondo per un mio capriccio. Spero che sia tutto apposto, lo spero vivamente. Qualche istante dopo mi ritrovo nella hall dell'hotel, il ragazzo della reception non c'è, così mi guardo intorno alla ricerca di qualcuno e quando davanti ai miei occhi appare Manuel il mio cuore smette di battere per qualche istante. Il ragazzo di cui sono follemente innamorata, il ragazzo che mi ha fatto perdere il lume della ragione, il padre del bambino che porto in grembo é di fronte a me. Ci scrutiamo a vicenda, entrambi spaventati, sembriamo due cerbiatti preda dei cacciatori. Lo osservo attentamente, percorro con lo sguardo ogni singolo centimetro del suo corpo. Non é cambiato molto nell'ultimo mese, sembra solo più grande, ma, probabilmente, é solo una mia impressione.

"Ciao" mi saluta dopo qualche minuto di sguardi intensi.

"Ciao" ribatto a bocca asciutta.

Avrei così tante cose da dirgli e da chiedergli, ma le parole non mi escono dalla bocca, non riesco nemmeno a muovermi, sono paralizzata. Vorrei chiedergli perché é qui, perché non é insieme alla sua amata fidanzata, vorrei chiedergli come è riuscito a procurarsi il nome dell'albergo in cui soggiorno. A quest'ultima domanda saprei rispondere con abbastanza certezza: mio fratello non é riuscito a tenersi la lingua tra i denti.

"Mi ha detto Matteo che eri qui...cioè sapevo che fossi a Malindi...ho visto i post su Instagram, ma il nome dell'hotel me lo ha dato Matteo. Per favore non arrabbiarti con lui...sono stato io a chiederglielo..." balbetta sull'orlo di una crisi di pianto.

Sembra tutto così surreale. Avrei voluto che si fosse presentato da me un mese fa, come mi aveva promesso, non ora. Ora é troppo tardi. Ora non ha più senso. Lui ha scelto Thessa un mese fa, per quale motivo si presenta alla mia porta mentre sono in vacanza. Io sono in vacanza proprio per curare il mio cuore spezzato, il cuore che mi ha spezzato proprio lui.

"Ti prego torna a casa con me...torniamo in Italia insieme. Potremo andare a Bergamo da Matteo e inizieremo una nuova vita insieme. So che tu sei legata a Parigi fino a giugno, ma in qualche modo faremo. Se vuoi mollo tutto...mollo Torino, la Juventus e anche il calcio se necessario, basta che tu mi dia un'altra possibilità" inizia a straparlare non facendomi capire più nulla.

Doppietta //Manuel Locatelli//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora