1 gennaio 2022
Il rumore delle lancette dell'orologio rimbomba nella mia testa. Non riesco a prendere sonno, il pensiero di Carlotta che festeggia l'anno nuovo con un ragazzo che non sono io mi fa andare fuori di testa. Lo scorso mese avevo progettato la nostra vita insieme, ma l'incidente di Thessa ha stravolto i miei piani. Avevo immaginato di trascorrere il Natale insieme, magari a casa sua, a Bergamo, insieme al mio migliore amico che sarebbe diventato mio cognato. Mi giro sul lato sinistro per scrutare Thessa nell'oscurità, sta dormendo beata inconsapevole di ciò che provo io. Ogni volta che la guardo provo un misto di rabbia e rancore nei suoi confronti. Se solo non fosse corsa fuori di casa quella macchina non l'avrebbe investita ed io non mi sentirei in colpa e in debito nei suoi confronti. Fanculo, non riesco più a stare fermo qui affianco a lei. Corro in bagno, prendo in mano il cellulare e chiamo l'unica persona che sa in che situazione mi trovo, oltre alla diretta interessata."Manuel, almeno che tu non stia morendo richiamami tra qualche ora...voglio dormire" si lagna il mio migliore amico non appena risponde alla mia chiamata.
"Sono innamorato di tua sorella" vado dritto al punto ignorando le sue lamentele.
"Questo lo so, ma non hai le palle di lasciare Thessa e di andare da lei solamente perché ti senti responsabile della perdita di memoria della tua fidanzata, che é anche cornuta. Mi dispiace dirlo, ma le cose stanno così. Thessa non ti ha fatto niente di male, dovresti essere sincero con lei e andare da chi ti fa battere il cuore" dichiara Matteo.
"Non posso lasciarla...non posso...nella sua condizione...non posso..." balbetto.
"Non puoi nemmeno lasciare Carlotta nella sua condizione" ribatte.
"Di che condizione stai parlando?" chiedo leggermente perplesso. Non capisco se si sta riferendo al suo dca o al dolore che le sto facendo provare.
"Non dovrei dirtelo io...mi ammazzerà...Carlotta é incinta" farfuglia.
"Come Carlotta é incinta?" strillo attraverso il microfono del mio cellulare.
"Urla meno, deficiente, mi farai diventare sordo. Si, é incinta e credo che la cosa non dovrebbe sorprenderti più di tanto dato che avrete scopato in qualsiasi posto possibile" ribatte con una vena di sarcasmo nella voce.
"Perché non me l'ha detto?" lo interrogo.
"Secondo te? Magari perché hai scelto Thessa e non lei" mi risponde il monzese.
"Non sapevo che portasse in grembo mio figlio...nostro figlio..." balbetto.
"Sarebbe cambiato qualcosa se lo avessi saputo prima?" mi domanda.
"Non lo so" sussurro sinceramente. Non so se le cose sarebbero andate diversamente se lo avessi saputo, ma adesso questo bambino o bambina potrebbe cambiare tutto.
"Cosa pensi di fare?" chiede il mio migliore amico.
"Non lo so" ripeto nuovamente. Il mio cervello sembra in sovraccarico, non so che dire e che fare. É tutto così poco chiaro.
"Te lo devo comprare io un biglietto per Malindi o pensi di essere in grado di farlo da solo?" dice sarcastico Matteo.
"Credo proprio che il biglietto lo compro per Parigi" sussurro.
"Come sai che tornerà a Parigi?" chiede.
"Me lo ha detto Thessa...si sono scritte qualche giorno fa" gli spiego.
Per un po' non ascolto più le parole che Matteo mormora e mi perdo nei ricordi. Uno fra tutti prende il sopravvento: il ricordo di Carlotta che entra al Forte Village prima dell'inizio dell'Europeo. Io stavo tranquillamente chiacchierando con Matteo e poi successe l'incredibile: incontrai gli ultimi occhi che avrei mai pensato di rivedere in quel posto e in quel momento, quelli di Carlotta. Lei era lì, all'ingresso, che aspettava il suo fratellone per fargli una sorpresa. Solo qualche istante più tardi compresi che la persona che stava aspettando era il mio migliore amico. Non ero mai stato bravo a mentirle, mai, ogni volta lei riusciva a leggermi dentro e sicuramente si era accorta che ero completamente spiazzato dalla sua presenza, mi aveva preso totalmente alla sprovvista. Il mio cuore era arrivato in gola, la mia sudorazione era improvvisamente aumentata e ricordo di aver iniziato a respirare in modo più affannato. Poi successe tutto il resto e solo ora capisco che non avrei mai voluto che le cose fossero andate diversamente. Improvvisamente tutto diventa chiaro nella mia mente. Non conta più nulla: Thessa, il calcio, la mia dipendenza, ciò che pensano gli altri, conta solamente Carlotta e il bambino, il nostro bambino, quello che non abbiamo cercato, ma che ora é lì, nella sua pancia e che ha un padre deficiente.
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Doppietta //Manuel Locatelli//
Fanfiction"É solo la sorella del mio migliore amico, non potrebbe mai piacermi" "Dicono tutti così" Crediti per la copertina: @bookaddictedVi 🫶🏻