Capitolo 47: Carlotta

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8 giugno 2022
Guardo ogni singolo dettaglio dell'appartamento in cui ho trascorso gli ultimi mesi della mia vita. Mi mancherà terribilmente, mi mancherà Parigi, ma soprattutto mi mancherà Aurora. Se non mi sono mai sentita sola nei mesi in cui ero costretta a stare distante da Manuel é stato solo merito suo. Aurora é una persona eccezionale, nessuna é come lei. É stata la mia migliore amica, é stata mia sorella, é stata mia mamma ed é stata anche la mia fidanzata in questi mesi. Lei é stata veramente tutto per me. Già da inizio mese abbiamo iniziato il trasloco. Ormai tutti i miei beni materiali sono arrivati a Torino e sono già sistemati nella casa del mio fidanzato, che da adesso è anche casa mia. Oggi ho solo una piccola valigia da portare con me in viaggio, ci sono gli ultimi vestiti che ho usato durante questa settimana. É tutto pronto, devo solo salutare Aurora. Non sarà facile staccarmi da lei. Anche se a Torino ci sono Manuel e una nuova agenzia di modelle ad aspettarmi, un pezzo del mio cuore resterà per sempre in questa città, in questo appartamento.

"Perché stai studiando il tavolo della cucina?" chiede la mia amica.

"Non lo sto studiando. Sto solo rivivendo tutti i momenti che abbiamo passato insieme in questa cucina. Non so come hai fatto a sopportare me e le mie voglie...tutte le sere mi facevi trovare qualche pietanza che ti nominavo durante la giornata di lavoro" ribatto con un tono di voce più basso rispetto al solito, quasi un sussurro.

"Pensa te che pene dell'inferno mi hai fatto passare. Nel prossimo annuncio che metto specificherò che non voglio una coinquilina incinta" scherza.

"Tanto lo so che stai facendo la forte, ma ti mancherò. Non serve che tu me lo dica, lo so" cerco di farle sputare il rospo.

"Certo che mi mancherai, idiota" mormora facendo un passo verso di me "Mi mancherai come l'aria. Era bello tornare a casa con la consapevolezza di non essere sola. Sei stata la compagnia migliore che potessi chiedere. Non so grazie a quale santo quel giorno hai trovato il mio annuncio online, ma gli sarò infinitamente grata".

Non appena finisce di parlare mi fiondo fra le sue braccia. Probabilmente la gravidanza mi ha reso più sensibile, prima non ero così suscettibile.

"Torni normale dopo che fai uscire l'essere dalla tua pancia?" mi chiede con la sua mancanza di tatto. Saranno queste stronzate che dice che mi mancheranno più di tutto.

"Spero di sì. Sono stanca di essere sensibile. Questi ormoni mi stanno facendo letteralmente impazzire, voglio tornare la stronza di sempre" mi lamento.

"Abbiamo un problema allora" constata "Tu non sei mai stata stronza".

"Confermo. Tra tutte le parole che potrei usare per descriverti prima della gravidanza stronza non é tra queste" interviene Manuel entrando nella stanza.

"Oh ecco il paparino. Puoi staccarmi di dosso la mammina in carenza di affetto? Non mi piace essere fredda con una donna incinta" si lagna la mia coinquilina.

"Dai amore, lascia dello spazio vitale ad Aurora. Sai che non ama che la gente le stia addosso" mi rimprovera Manu.

"Tranne se ti chiami Neymar" ribatto ridendo.

"Tranne se ti chiami Neymar" conferma il mio fidanzato.

"Siete insopportabili" sbuffa Aurora.

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Doppietta //Manuel Locatelli//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora