10 ottobre 2021
Accendo la televisione dell'ospedale su Rai 1 per vedere la finale di Nations League per il terzo posto. Sfortunatamente i ragazzi hanno perso contro la Spagna in semifinale, quindi dovranno accontentarsi al massimo di un quarto posto. Il mio fidanzato non sa nemmeno che sono finita in ospedale e non lo saprà fino alla fine della partita. In realtà nessuno sa che sono qui, tranne il mio capo ed una mia collega. Sono svenuta mentre stavamo facendo una prova per una sfilata che si terrà la prossima settimana, la mia collega é andata in crisi e ha chiamato l'ambulanza. Sono ore che mi stanno facendo un sacco di accertamenti, ma non riescono a capire quale sia la causa del mio malore. Il mio capo aveva ipotizzato un calo di zuccheri, dato che la mia dieta ne prevede pochi, ma secondo gli esami i miei livelli di zucchero nel sangue sono nella norma. Mentre mi stavano caricando in ambulanza mi hanno chiesto se avessi qualcuno da far chiamare, ma io ho detto di no. Sono tutti in Italia per la partita. Ci sarei andata anche io se non avessi avuto questo impegno di lavoro, ma non potevo non presenziare dato che la sfilata gira intorno all'abito che hanno deciso di far indossare a me. Credo di non essermi mai sentita sola come in questo momento. Quando da piccola stavo male mamma e papà correvano sempre da me perché sapevano che era qualcosa di grave. Sembrerà strano, ma io stavo male pochissime volte e in tutte queste occasioni sono finita in ospedale per un motivo o per l'altro, mentre Matteo stava male spesso, però non era mai niente di grave."Sei italiana?" mi chiede l'infermiera che mi viene a controllare la flebo ogni ora.
"Si e anche tu dall'accento che hai" ribatto sorridendole.
"Milano, tu?" mi domanda.
"Monza" le rispondo.
"Siamo vicine di casa in pratica" scherza.
"Come mai fai l'infermiera qui a Parigi?" la interrogo.
"In Italia non trovavo lavoro, così ho sfruttato le mie reminiscenze di francese del liceo, mi sono trasferita in Francia e mi hanno assunto. Invece a te cosa ha portato da queste parti?" mi risponde gentilmente.
"Il mio ragazzo si é dovuto trasferire in Francia per questioni di lavoro, quindi l'ho seguito" le spiego.
"Quindi sei qui per amore" sentenzia la ragazza.
"Una cosa del genere...in realtà sono qui anche per scappare dall'Italia" ribatto.
"Cosa c'è in Italia che ti fa tanta paura?" mi domanda seriamente.
"Un gran bel casino che non voglio affrontare" le rispondo sinceramente.
"Ti va di parlarne? Magari riusciamo a capire cosa ti é successo" mi propone.
"Non credo che ciò che sia successo a casa abbia influenzato in qualche modo il mio svenimento" mormoro.
"Sai...non è detto. Le situazioni stressanti influenzano il nostro corpo molto negativamente" mi dice saggiamente.
La osservo per qualche istante. Ha qualche anno più di me e sembra una ragazza molto alla mano, così decido di confidarmi con lei. Non serve che le dica chi sono i personaggi della mia storia, a lei serve solo capire le dinamiche della mia vita.
"Io e il fidanzato di una mia amica abbiamo una sottospecie di relazione clandestina da prima che lei diventasse mia amica" inizio a raccontarle.
"Potresti spiegarti meglio per favore?" mi domanda la ragazza sorridendomi.
"A gennaio ho conosciuto un ragazzo, che era fidanzato con questa ragazza da quattro anni e mezzo. Nonostante la sua relazione siamo finiti a letto insieme un paio di volte, poi me ne sono andata a Cardiff per cinque mesi, ma quando sono tornata in Italia l'ho rincontrato e ci siamo cascati di nuovo. La cosa é andata avanti per un po', poi non ci siamo visti per un mese e alla fine eravamo riusciti a mettere un punto a questa storia. Dopodiché, qualche giorno fa, abbiamo ceduto di nuovo, ma io nel mentre mi sono fidanzata e non ci sto capendo più nulla" le spiego.
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Doppietta //Manuel Locatelli//
Fanfiction"É solo la sorella del mio migliore amico, non potrebbe mai piacermi" "Dicono tutti così" Crediti per la copertina: @bookaddictedVi 🫶🏻