Capitolo 25: Manuel

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6 ottobre 2021
Apro gli occhi e mi rendo conto che non avrei mai voluto farlo, avrei voluto dormire per sempre abbracciato a Carlotta senza dovermi ricordare delle mie responsabilità. So che dovrei immediatamente alzarmi, tornare da Thessa e dirle che ho dormito da Carlotta solo perché stava male, ma allo stesso tempo non voglio uscire da questo letto. Perché la vita deve mettermi sempre di fronte ad una scelta? Io non ho voglia di scegliere, voglio entrambe le cose, anche se non si può. Io odio dover prendere decisioni, sono un eterno indeciso, anche nelle cose più semplici. Detesto dover scegliere pure cosa mangiare a colazione, figurati se riesco a scegliere tra due ragazze. Tutta questa storia é iniziata perché ci siamo scontrati fuori dallo stadio perché lei era venuta a veder giocare il fratello, nonché quello che é diventato il mio migliore amico. Come si fa a non sapere che il tuo migliore amico ha una sorellina? Più penso e più mi sento stupido ed egocentrico. Sembra che il mio cervello voglia esplodere dalla quantità di pensieri che lo stanno attraversando, vorrei che questo fiume in piena si fermasse, non ce la faccio più a sopportare il loro peso.

"Da quanto sei sveglio?" mi chiede Carlotta con una voce da mezza addormentata.

"Un po'...sto pensando" mormoro.

"A cosa?" mi interroga.

"A me, a te, a Thessa, a Gigio, a tuo fratello e a tutto il resto" le rispondo.

"Abbiamo sbagliato...per l'ennesima volta..." commenta.

"Io non so più cosa sia giusto e cosa sia sbagliato" ribatto sconfortato.

"A me piace stare con lui e a te piace stare con lei, ma finiamo sempre a letto insieme" sussurra buttandosi di faccia sul cuscino.

Io mi giro verso di lei e sostanzialmente mi ci stendo sopra.

"Così mi schiacci" dice mezza soffocata.

"Voglio godermi gli ultimi cinque minuti di pace con te" le sussurro all'orecchio.

"Quindi che si fa?" mi interroga.

"Non lo so. Hai veramente il volo presto?" mi informo.

"No, era una scusa perché tu mi riaccompagnassi in hotel" confessa.

"Madonna, ti conosco troppo bene. Allora io ho una proposta...spegniamo il telefono per tutta la mattina e facciamo ciò che ci va" le propongo raggiante.

"Ci sto. Probabilmente denunceranno la nostra scomparsa, ma non importa" acconsente ridendo.

"Vatti a vestire bellissima, che ti porto a fare colazione in qualche bar sperduto di Torino per non essere paparazzati" ribatto.

"Oh mamma, una modella e un calciatore, entrambi fidanzati, escono insieme. Che scandalo!" esclama divertita alzando il tono della voce sulle ultime due parole.

Carlotta sparisce in bagno, così io prendo in mano il mio cellulare e leggo i messaggi arretrati dalle anteprime. Thessa mi ha scritto una ventina di messaggi, mi ha chiesto come sta Carlotta, che fine avessi fatto e cose del genere. Nell'ultimo messaggio ha ipotizzato che avessi preso sonno o che il telefono si fosse scaricato, userò proprio questa scusa per non averle risposto. Dopo che ho constatato che non é successo nulla di eclatante nelle ore in cui ho dormito spengo il telefono e attendo che Carlotta sia pronta. Quando esce dal bagno va a sistemare le ultime cose in valigia, che poi chiude, ed insieme ci dirigiamo verso la hall dell'hotel. Carlotta paga la sua camera con la carta di credito, poi usciamo dall'albergo con addosso lo sguardo perplesso della receptionist, confusa dal fatto che Carlo fosse arrivata da sola mentre ora sta andando via in compagnia.

"Allora signor Locatelli, dove mi porti a fare colazione?" mi domanda.

"Nella caffetteria più sperduta di Torino, dove troveremo si e no quattro gatti" le rispondo.

Doppietta //Manuel Locatelli//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora