Capitolo 16

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Harry

Ritornare a San Francisco dopo due mesi non è facile per me. Tuttavia, finiti gli esami, sentivo una grande nostalgia di casa che non avrei mai creduto di provare. Elaborare gli eventi accaduti è stato faticoso, ma il desiderio di sentire il suono delle onde del mare e l'odore di salsedine nell'aria era più forte delle mie stesse paure.

Sospiro profondamente mentre, tenendo con una mano la valigia, varco il piccolo appartamento che anni fa è stata la casa di lei. Quando ho deciso di ritornare, non avrei mai potuto mettere piede in casa dei miei genitori, così ho contattato la proprietaria dell'abitazione a Golden Gate Avenue e, per fortuna, non era ancora stata affittata. Daisy ha vissuto qui per quasi un anno, da quel che ricordo, e ritrovarmi nello stesso appartamento, in qualche modo, me la fa sentire più vicina.

Chiudo la porta e mi guardo intorno per qualche secondo cercando di familiarizzare con l'ambiente. Non sono mai stato qui, mamma mi ha parlato di questo posto quando, anni indietro, era l'unica persona della famiglia cui rivolgevo la parola. Ora non ho nessuna intenzione di sentire la sua voce, tanto da non dire a nessuno del mi ritorno; non ho assolutamente voglia di vederli o ascoltare ulteriori spiegazioni.

Poggio la valigia nella stanza immediatamente a sinistra rispetto all'ingresso: è una piccola e confortevole camera padronale, con un letto a due posti, un comodino per lato e un grande armadio dominante la parete d'entrata; è tutto di un bel color faggio rendendo, in qualche modo, l'ambiente caldo e familiare. Con una mano tra i capelli, esco dalla camera da letto per tornare in quello che è un grande spazio aperto con la piccola cucina ai lati della parete sinistra dell'appartamento, un lungo tavolo da pranzo al centro - posto di fronte alle vetrate da cui si può vedere il parco giochi del complesso abitativo- e, al muro opposto, un salotto comprendente due divani e un tavolino da caffè tra di essi. Ogni mobile e pensile ha uno stile basico e, allo stesso tempo, moderno che mi piace e mi rilassa.

Distolgo l'attenzione dall'arredamento, concentrato su quello che dovrei fare. Poggio la schiena contro la piccola isola dell'angolo cottura, rigirandomi il cellulare tra le mani. Una parte di me non vorrebbe esitare a fare quella telefonata, tuttavia ho davvero molti dubbi che mi impediscono di essere audace. Secondo il mio terapista sono pronto per affrontare la parte, forse, meno complicata della mia vita; mi ha consigliato di tornare a casa e di parlare con lei, di affrontarla e di capire cosa mi scatena dentro la sua presenza, ma ho così paura dei miei sentimenti che non telefonarle sembra la cosa giusta da fare.

Scuoto il capo e sospiro appena, in piena confusione tra ciò che la ragione mi impone di fare e ciò che l'istinto vorrebbe. Sbuffo guardando lo schermo del cellulare ancora spento. Ho il cuore che batte forte e una strana sensazione di oppressione al petto, tuttavia ho aspettato due mesi per tornare a casa, lunghe settimane in cui ho dedicato tempo a me stesso isolandomi da tutto ciò che riguardasse la mia vita prima del college. Mi sono sentito tremendamente in colpa a rifiutare chiamate dai miei amici, ma per fortuna Liam e Zayn sono stati comprensivi con me pur non conoscendo la verità, imputando il mio malessere solo al matrimonio della donna che amo.

Respiro profondamente per l'ennesima volta, sperando che il grosso groppo alla gola e il peso sul petto possano scomparire solo grazie ad una semplice boccata d'aria. La testa inizia a farmi male e il cuore batte veloce; l'ansia si fa sentire prorompente. Nemmeno distogliere i pensieri serve perché puntualmente ritornano sulla questione spinosa: chiamare o meno, affrontare il mio passato o fare finta di nulla ancora un po' finché gli eventi non precipitino travolgenti su di me. Fare la cosa giusta è sempre la più difficile. Sono scappato due mesi fa da tutto il dolore che mi circondava, adesso che è giunto il momento di superare ogni cosa ho solo una dannata voglia di andare via. Mi ripeto che devo essere forte e che posso farcela poiché non è la prima volta che Daisy ed io ci confrontiamo dopo essere stati lontani per molto tempo.

Endless 2 || H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora