Capitolo 5

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Harry

Chiudo gli occhi e sospiro profondamente, chiedendomi ancora una volta cosa diamine ci faccia a San Francisco e perché mai ho accettato di tornare. Ho attraversato una fase complicata dopo quella maledetta telefonata, momenti di alti e bassi, e l'ultima cosa che mi serve è rivedere chi mi confonde così tanto.

Quando mio padre mi ha chiamato dicendo che ci sarebbe stata la festa di fidanzamento di Daisy ho immediatamente risposto che non mi interessava, tuttavia una parte di me desiderava esserle accanto. Non so di preciso cosa mi abbia spinto ad accettare di partecipare, so solamente che non voglio che lei lo faccia. Abbiamo chiuso definitivamente la nostra storia, lasciando il nostro amore nel passato, eppure io non smetto di pensare a lei e mi sento terribilmente patetico per questo. È trascorso un anno da quella infausta cena, avrei potuto conoscere qualcuno, divertirmi, ma invece non ho fatto altro che rimuginare e piangere per ciò che ho perso. Una parte di me vorrebbe dare la colpa a mio padre che mi ha costretto a lasciarla, tuttavia so bene che anch'io ho commesso degli sbagli: ho deciso di non dirle la verità per proteggerla dal dolore, eppure non è servito a molto.

Sbuffo frustrato, passando le mani tra i capelli scompigliati. Sono arrivato dolo da qualche minuto e già voglio andare via. Provo un forte senso di disagio ed uno strano desiderio di piangere se solo penso a quando rivedrò Daisy e i miei genitori; un nodo in gola che mi impedisce di respirare, che si fa sempre più stretto secondo dopo secondo - come un cappio. È come se mi sentissi bloccato nel mio stesso corpo, vivendo la vita di qualcun'altro, e spesso mi addormento pregando di non sentire più nulla perché il dolore della perdita non è mai scomparso.

A distanza di tempo, non posso non continuare a credere che se solo fossi stato solo un tantino più egoista, adesso sarebbe tutto diverso.

Apro gli occhi e guardo svogliato la testa del tassista che alterna lo sguardo dalla strada al navigatore poiché l'indirizzo che gli ho dato nessuno dei due lo conosce. Appena sceso dall'aereo, ho cercato le chiavi di casa, pronto per pensare a come comportarmi, ma mi sono reso conto troppo tardi di aver dimenticato la mia copia nel mio appartamento. Ho dovuto chiamare i miei genitori per poterli raggiungere: mio padre non risponde, così ne deduco sia oberato di lavoro, e mia madre, invece, è in qualche posto a Union Square a fare compere post-lavoro. Sono già stanco di essere tornato.

Dopo quelli che sono sembrati interminabili venti minuti, il tassista accosta e spegne il motore richiamando la mia attenzione dicendo di essere arrivati a destinazione. Non conosco questo posto, dunque guardo fuori dal finestrino per capire dove sono - dov'è mia madre, in realtà- e mi accorgo che alla mia destra, esattamente sul lato del marciapiede in cui ci siamo fermati, c'è un atelier alla cui vetrina sono esposti vestiti da sposa.

«Non posso crederci.» sbuffo infastidito, scuotendo il capo mentre la rabbia si fa sempre più forte.

C'è solo un motivo per cui mia madre possa trovarsi in questo negozio e la cosa non mi piace. Ancora una volta, mi ritrovo in una situazione a dir poco piacevole a causa dei miei genitori. Non voglio credere che lo abbia fatto di proposito, per sbattermi in faccia, ancora, quanto le cose siano cambiate e quanto mia sorella stia meglio senza di me. Sento un intenso dolore al petto, come se qualcuno mi stesse strappando il cuore con violenza. Per un momento valuto la possibilità di tornare indietro, di andare a casa e aspettare che ritorni, tuttavia sono consapevole di non poter restare fuori la porta per chi sa quanto e poi ... dovrò affrontare Daisy, prima o poi, ma ho il terrore di vederla nel vestito da sposa poiché non so cosa potrei provare - o come potrei reagire.

Irritato, pago il tassista, afferro il borsone di pelle con cui sono partito e scendo dall'auto. Mi fermo di fronte all'atelier e sospiro forte provando a scacciare ogni tipo di ansia; tremo e il cuore batte fortissimo. Sono così arrabbiato da stringere la mascella tanto forte da far male.

Endless 2 || H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora