Endless 2 || H.S.

Epilogo

Bevo un altro sorso di champagne, comodamente seduto al tavolo assegnatomi, insieme ai miei amici di sempre. Guardo sulla pista da ballo i due neosposi e sorrido felice; è bello vedere Daisy e Zayn sposati e felici. Se penso a tutto ciò che ho passato dopo essermi risvegliato dal coma, negli ultimi nove anni in generale, questo è il momento più bello e tranquillo che abbia vissuto.

Non è stato semplice coincidere la scuola, la fisioterapia, le sedute dal terapeuta e dal logopedista; ho imparato nuovamente a camminare e parlare, esattamente come un bambino. Tuttavia, i medici dicono di essere stato fortunato di non aver avuto danni celebrali o conseguenze dovute alla lunga degenza.

È stato un incubo diplomarsi e recuperare gli anni persi mentre tutti i miei coetanei erano molto più avanti di me; ammetto di essermi isolato molto i primi tempi. Abituarsi ad una nuova vita, una vita vera, senza l'amore di quella Daisy a cui avevo donato il cuore e tutto me stesso, senza i miei amici di sempre a supportarmi è stata più dura di quanto potessi mai immaginare.

I primi tempi mi mancava terribilmente Daisy e la nostra storia. In certi momenti, avrei voluto che il nostro rapporto fosse esattamente quello che avevamo nel mio sogno, ma la realtà era diversa: eravamo fratelli e, seppur molto legati, ognuno aveva la sua vita e la sua privacy; mi provocava molta nostalgia quella complicità e chimica che, nella vita vera, era terribilmente diversa. C'era affinità fraterna, ma tutti i sentimenti profondi che credevo di provare sembravano spariti, in verità non erano mai esistiti. E quando, a volte, preferiva divertirsi con il suo fidanzato e i suoi amici invece che restare con me, mi rattristava e faceva male. Tuttavia, sapevo che quel tipo di rapporto era giusto e sano, mentre l'altro, nella mia finta vita, non era davvero normale. Mi faceva soffrire lo stesso, però.

Ci ho messo veramente molto tempo per accettare ed elaborare ogni minima cosa. Le mie emozioni e la mia salute mentale sono migliorate moltissimo quando sono andato al college, decidendo di dedicarmi agli studi. Ho fatto nuove esperienze e conoscenze, senza dimenticare i miei migliori amici.

Tornato dalla California University, con una laurea in legge, stavo decisamente meglio. Sono completamente rinsavito solamente nel momento in cui Daisy ha annunciato di essere incinta. Victoria, la mia dolcissima nipote, mi ha davvero salvato. Mi sono sciolto non appena l'ho presa in braccio ed ho capito che sarebbe stata lei la donna a cui avrei donato il mio cuore; mi sono proprio rincitrullito.

Sorrido contento e sposto lo sguardo verso il tavolo alla mia sinistra, verso la pista da ballo: mia madre tiene Victoria in braccio e la fa volteggiare a ritmo di musica; lei sorride contenta.
Riporto lo sguardo ai due sposi e sorrido ancora, felice e sereno. Ammetto che Daisy è davvero bellissima in quel suo vestito stretto e bianco, anche Zayn non è male; il nero gli dona.

Bevo l'ultimo sorso di champagne e, senza mai perdere il sorriso, mi alzo e vado fuori sulla terrazza di questa bellissima sala ricevimento al ventesimo piano di un grattacelo in pieno centro di New York. Poggio le braccia sul parapetto in vetro e mi godo il tramonto sulla città, insieme alla leggera brezza primaverile. Ed è in momenti di pace come questi che apprezzo particolarmente la mia nuova vita; la mia storia è appena iniziata, lo so. Per molto tempo mi sono sentito meno degli altri, confuso e deluso da me stesso a da ciò che mi stava succedendo, ma adesso sono così ... sereno. Finalmente.

«Cosa ci fa il fratello della sposa, nonché testimone dello sposo, lontano dalla festa?»

Una voce femminile, molto allegra e familiare mi riporta con i piedi per terra, facendomi focalizzare su di una figura snella alla mia destra, elegante e vestita di rosa come un confetto.

«E tu perché sei qui? Non dovresti essere con la sposa, damigella?» le chiedo sorridendo, divertito; mi volto verso di lei poggiando il fianco sinistro alla balaustra.