Scommettiamo?

245 8 1
                                    

Sarah

Era bellissimo, i suoi occhi,i suoi lineamenti, le sue mani. Quanto ho aspettato che mi sfiorasse. Eppure dentro di me avevo voglia di prenderlo a schiaffi,di umiliarlo, di fargli sentire tutto quello che lui ha fatto a me.

Entro dentro la club-house, Trevor era seduto al bancone insieme a John e con il segretario del club, i suoi occhi vagano per la stanza fino a me, fulminandomi con lo sguardo.

Mi avvicino verso Gemma ed Alex, intenti a guardarsi con occhi sdolcinati che mi viene da sorridere per il semplice fatto che mi darebbe un gran fastidio fare quello, avere quello sguardo fuori dal camera da letto, anche se in realtà non credo che l'abbia mai fatto quel tipo di sguardo.

«Allora state insieme, insieme? » dico con un sorriso mentre estraggo la mia solita sigaretta e portandola alla bocca.
«Si» risponde Alex, non smettendo di guardare la mia migliore amica e cavolo, quanto vorrei avere anch'io quello sguardo, quello da innamorata e anche riceverlo.
«Bene, allora ti avviso, non farla soffrire altrimenti ti smonto e rompo ogni pezzo della tua moto fino a dargli fuoco» butto fuori mentre Alex scuote la testa e Gemma porta una mano davanti alla bocca.

«Tesoro posso parlarti?» Julia si presenta al mio fianco, appoggiando una mano sul mio braccio. Il suo volto era serio e preoccupato.
Senza proferire parola ci dirigiamo verso la stanza che si trova dietro al direttivo, una piccola cucina.

Vedo Julia chiudere la porta alle mie spalle mentre mi guardo attorno.
«Allora di cosa vuoi parlare?» non smetto di guardarmi attorno mentre aspiro la nicotina.
«Blacke» dice ferma, il suo sguardo lo vedo triste e leggermente arrabbiato.
Sorrido e abbasso lo sguardo verso i miei anfibi giocando con la sigaretta tra le mani e l'accendino.
«Si sta rovinando e non vuole nessun aiuto»  si stacca dalla porta e si avvicina mentre alzo lo sguardo e schiocco la lingua.
«Ed io che cosa c'entro? La vita è la sua » dico cercando di fare uscire un tono tranquillo, poco interessato.

Incrocia le braccia al petto e mi rimane a fissare.
«Tu non hai notato nulla? Lui non guarda te e tu non guardi lui, vero Sarah?»
Aspiro e butto fuori mentre la mano aumenta il movimento con l'accendino.
«Non siamo stati niente, solo una semplice scopata e per lui solo una scommessa da vincere» dico fredda mentre le sopracciglia di Julia si alzano.
«Non te l'ha detto vero? Immaginavo... comunque Julia, Blacke è libero di fare ciò che vuole e di certo io non metto naso nella sua vita»
Butta la cicca nel posacenere sopra al tavolo e mi incammino ma prima di afferrare la maniglia la voce di Julia mi blocca
«Ripeteva il tuo nome Sarah, lo ripeteva fino a quando non ha chiuso le palpebre. Quando eri in ospedale lui c'era, al tuo fianco ogni notte» mi trema la mano, la stringo a pugno e quel tremore è passato al mio cuore in meno di un secondo.

Ingoio il nodo in gola e mi volto verso di lei.
«Non ha bisogno di me Julia»
«Ma tu hai bisogno di lui! Quei segni Sarah, quei segni che porti addosso si notano, anche con un buon correttore. Almeno io l'ho notato.» ghiaccio solo ghiaccio e porto una mano sulla bocca e sulla guancia dove c'era ancora un leggero segno violaceo.

«Io non ho bisogno di nessuno, e per quanta riguarda il segno ti  chiedo di tenerlo per te»
«Potete avere bisogno l'uno dell'altro se solo lo volesse»
«L'unica cosa che voglio e non essere andata a letto con lui, non aver guardato i suoi occhi, non sentirmi bene mentre mi abbracciava. Ecco cosa voglio Julia»
Le do le spalle ed esco da quella stanza, chiudo la porta e corro fuori. Ho bisogno d'aria, solo aria per respirare.

BLACKE

Mi avvicino a John e faccio segno di allontanarsi dal gruppo.
«Mi spieghi che cazzo significa quel 30%?! John sei impazzito, stavamo rischiando di essere rinchiusi per quel fottuto carico e tu ora li vuoi dare il 30%?!» Agito le mani in aria per poi portamele sui capelli, sistemando quelle ciocche cadute avanti.

SCOMMESSA MORTALE(IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora