10-Problemi di soldi

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Sarah

Sento crollare tutto quello che ho creato in questi anni da sola, scivolarmi e non riuscivo ad afferrare.

Pian piano ogni cosa stava svanendo sotto i miei occhi.
Quanta fatica ho fatto per costruirmi una stabilità.
Ora invece, in un battito di ciglia mi scompare tutto, la normalità con Gemma, andare all'università tranquilla di rientrare a casa e non trovare tuo padre a letto con una puttana o il tuo ragazzo che striscia la sua polverina bianca.

La gente pagherebbe per avere una vita movimentata ed io farei lo stesso ma per una vita monotona.

Stamattina contro voglia sono andata all'università, con Gemma che mi incoraggiava di stare tranquilla ma come fai ad esserlo in una situazione del genere?

Ripenso e ripenso ai quei due uomini, al fatto che sapevano dove abitavo.
Eppure non mi sono accorta di nulla in questi giorni, ne un volto o uno sguardo strano, niente di niente.

Rigiro la forchetta nel piatto mentre un sospiro esce dalla mia bocca.
Dopo che sono uscita da quella casa, sono tornata a casa e mi ci sono chiusa guardando un film e sinceramente non capivo neanche la trama, la mia testa era rivolta solo a due pensieri.

«Allora hai parlato con tuo padre?» mi domanda Gemma pensierosa. Lo vedo da come sta mangiano la pasta, poco alla volta e tira morsi da pulcino. È terrorizzata e lo sono anch'io.

«Si, non l'ha mai visto ma si dice che ha un'ottima fama, il problema è che non so quando si inizierà a giocare se così vogliamo dire» .
Con la forchetta prendo un bel po' di pasta al sugo e la porto dritto in bocca. Non ho fame ma sono nervosa ed è un'ottima cosa per distrarmi .

« E con Blake?» questa volta il suo sguardo si fa più interessante, più curioso e le sue labbra si incurvano leggermente all'insù.

Giro gli spaghetti sul piatto ripensando all'ultima volta che l'ho visto.
«Non può funzionare» la mia voce per qualche attimo si ferma in gola mentre dico quelle parole.
«Perché? Perché stava con quella l'altra sera al locale e non lo vuoi più vedere? Dai Sarah l'hai notato anche tu come ti guardava!»
«Gemma non può andare, insomma sono una che porta solo guai poi non dimentichiamo che fa parte anche lui di quel bel giretto. Cosa succederebbe se venissero a sapere che stessimo insieme?!» la mia voce è frustata, sbatto la forchetta sul tavolo, mi alzo e prendo una sigaretta dal pacchetto che sta sul tavolo, vado sul balcone e l'accendo.

Maledetto fumo, maledetta nicotina.

Gemma mi raggiunge e mi appoggia una mano sulla spalla, sfilandomi la sigaretta per portarsela alla sua di bocca

«Ehi Sarah non ti puoi a battere, non tu almeno. Sei la ragazza più forte che io abbiamo mai incontrato sai» aspira e poi la getta nel posacenere sul piccolo tavolino.
La sua voce è calma e stranamente mi tranquillizza.

«Ti ricordi la prima volta che ci siamo incontrate in facoltà? Quando hai preso quello stronzo del mio ex a suon di lingua velenosa eppure lui era il doppio ma non ti ha importato poi molto. L'hai buttato giù come se niente fosse ed è scappato come una femminuccia ed ora dovresti fare lo stesso.
Fa finta che sia solo una semplice partita, gioca come al solito senza pensarci, ogni cosa verrà da se.
Ormai ti conosco  da qualche anno ma è come se ti conoscessi da una vita, viviamo anche insieme e ti dico che se sei sopravvissuta fin ad ora, un coglione che si fa chiamare re di cuori non so quante probabilità ha di batterti..» mi riserva un sorriso caldo, pieno di affetto che mi riscalda il cuore ed io un sorriso così non lo riceve o da tanto tempo.

Penso a quello che ha detto e iniziamo a ridere insieme, forse ridiamo per non piangere al casino in cui ci siamo andati a ficcare ma ha ragione non posso abbattermi, non ora.
Mi volto mentre entrambi abbiamo il volto coperto di lacrime per le risate, l'abbraccio, abbraccio l'unica persona che non gli importa niente del passato o di quello che vuole, ma solo di volermi bene.
Dopo qualche minuto ci stacchiamo e guardandola dritta negli occhi le dico
« Gemma farò in modo che non ti accada nulla,giuramento fra sorelle e anche sulla mia vita»
Le do un piccolo bacio al volo sulla guancia e corro verso la porta. So cosa devo fare, per farlo uscire a galla. Vuole giocare? Bene, giochiamo ma la partita la guido io.

                                            ***

Entro dentro il pub di Bobby, è vuoto, c'è solo un cliente abituale e Bob è intento a mettere a posto le casse di birra nel frigo. Mi avvicino e mi guardo intorno, è troppo tranquillo ma faccio finta di niente, cerco di avvicinarmi il più possibile la pistola al fianco destro. Sbatto le mani sul bancone e Bob alza la testa.

«Ehi piccola che ci fai qui a quest'ora?» mi domanda ed il suo volto è leggermente preoccupato come se volesse nascondere qualcosa

«Niente passavo di qui e mi chiedo se forse Bob mi offrirebbe qualcosa da bere. Ho fatto male?»
Gli domando e lì che il suo sguardo cede, vedo i suoi occhi mentire.

Per quanto tempo sei disposto a mentirmi Bob?

«Ma no anzi mi fa piacere, comunque è da un po che non ti fai vedere in giro» si è abbassato per prendere una birra dall'altra parte del bancone. Delicatamente estraggo la pistola puntandola contro appoggiata al piano del bancone . Bob si gira e fa cadere la bottiglia a terra.

«Dimmi dov'è?»

«Di chi cavolo stai parlando Sarah?! Togli la pistola!» mi supplica immobile ma i suoi occhi mentono come non mai.

«Non faccio nulla finchè non mi dici dove si trova? Ti pensi che sono una stupida... Nessuno sapeva dove abitavo tranne te ; che strano no? Poi guarda caso una sera dal vicolo del tuo locale esce Trevor per farmi un affare, sono solo coincidenze o no Bobby? Mi dispiace ma io al caso non ci credo neanche un po'»

la mia mano impugna la pistola saldamente e i miei occhi non battono ciglio, la mia voce è piena di rabbia e manca solo un'altra bugia e senza volerlo il mio dito potrebbe premere il grilletto. Il cliente vedendo la scena si rifugia in bagno con la sua bottiglia di whisky.

«Ora siamo soli, confessa prima che faccia una sciocchezza e lo sai che sono capace» schiocco la lingua sul palato non togliendomi gli occhi di dosso.

Si avvicina ad un tavolo, si siede ed estrae dalla tasca della sua camicia di flanella una sigaretta. Se la porta alla bocca, l'accenda ed aspira per poi iniziare sputare tutta la verità.

«Non potresti capire, questo posto stava andando in malora, ero pieno di debiti, pagare gli alimenti alla mia ex moglie e ai miei figli, non sapevo come spuntarla e poi è arrivato quell'uomo. Sembrava uno di quei avvocati del cazzo, gli piaceva il locale e mi ha chiesto di cederli una piccola parte del locale a lui con i soldi ovviamente» il racconto si interrompe un'attimo , aspira ancora la sigaretta e butta giù il fumo.

«Io non sapevo che fare, mi aveva detto che gli piaceva non voleva nulla in cambio ma sapevo che non era tutto ma avevo bisogno di quei soldi così ho accettato e poi una sera ho trovato Trevor davanti alla porta di servizio, ti cercava. Io all'inizio gli ho detto che non c'eri e poi mi ha ricordato di quell'uomo, ha detto che era un uomo che conosceva benissimo e poteva far andare a fanculo tutto... Sarah sono stato costretto non potevo fare altrimenti, voleva solo sapere di trovarti qui, non immaginavo che andasse a finire in un altro modo»

Metto apposto la pistola e mi avvicino a quel tavolo, mi siedo di fronte a lui. È stanco, molto stanco e mi dispiace ma non può giustificare tutto.
«C'ero io, potevi chiedere aiuto a me e lo sai che lo potevo fare. Saremmo stati anche soci ma Bobby, ci hai messo in un brutto guaio. -sospiro-
Sai dove abita il tuo socio o ti ha lasciato qualcosa, un bigliettino, un messaggio, qualcosa?»

«No nulla, di solito passa ad inizio serata per vedere come va» si morde il labbro.
«Cos' hai intenzione di fare?»

Lo guardo dritto negli occhi, lo vedo ha paura, molta paura«Non lo so e non ti dovrebbe neanche interessare» .

Mi volto verso la porta d'uscita «ci si vede Bob» .

L'uomo non penso che sia Re di cuori ma potrebbe essere un suo uomo.
Trevor conosce quest'uomo ma non posso andare da lui, e come se li chiedessi un aiuto ed io di certo da lui non voglio avere niente a che fare....
Dio che casino!

Ecco cosa fa il denaro rovinerebbe anche un legame con una persona che hai da anni. Soldi, sono solo soldi sporchi.

Angolo autrice.

Ragazzi anche se il capitolo non è abbastanza lungo è un capitolo importante per la storia, perché le rotelle di Sarah pian piano iniziano a girare e speriamo che girino nel verso giusto.🤗🤗🤗
Se vi piace il capitolo fatemelo sapere con un stellina o commenti e se volete scrivetemi mi trovate anche su Instagram come diamantenero27.
Baci e buona lettura❤️😘

SCOMMESSA MORTALE(IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora