È un giorno come tutti gli altri nel reame boscoso. La quiete regna sovrana ed io mi sto riposando all'ombra di un'alta quercia. Sono un elfa, e vivo qui da quando sono piccolina: i miei genitori sono morti in battaglia contro gli orchi così sono stata adottata da Thranduil, re degli elfi silvani di questo bosco. Sono cresciuta insieme a suo figlio Legolas, un ragazzo d'oro sempre disponibile e gentile. Ci vogliamo un bene dell'anima, stiamo sempre insieme e controlliamo e facciamo prosperare la pace nel bosco. Insieme a lui ho imparato anche a combattere: so usare l'arco egregiamente, in più so anche combattere corpo a corpo. Per questo sono il capitano della guardia elfica. Ma torniamo a noi. Come vi dicevo sto tranquillamente riposando all'ombra di un albero quando ad un tratto sento la foresta agitarsi: noi elfi percepiamo ogni cosa che accade in anticipo e riusciamo a contrastarla, avendo la capacità di percepire le sensazioni a pelle di tutto ció che ci circonda. Corro verso il folto della foresta e noto che i ragni si stanno dirigendo tutti nello stesso punto:qualche straniero ha perso il sentiero ed ora ha rivelato la sua posizione. I ragni sono assetati di sangue, uccideranno chiunque dopo averlo intrappolato nelle loro tele appiccicose. Corro nella reggia degli elfi da Legolas, sperando che non sia a caccia con i suoi amici. Per fortuna lo incontro nel corridoio che conduce nella sala del trono.
"Legolas, qualcuno è..entrato nel bosco..i ragni..si stanno dirigendo lì..dobbiamo intervenire" dico in elfico mentre cerco di riprendere fiato.
"Chiama le guardie" mi urla il principe.
Dopo aver radunato le truppe, iniziamo a correre tra gli alberi. Finalmente troviamo il punto in cui sta accadendo il disastro. Nani. Stanno combattendo contro i ragni, ma sono inesperti e non sanno difendersi in modo adeguato, hanno bisogno di aiuto. Intervengo subito lanciando una freccia e il pugnale nell'altra direzione: colpisco due mostri in pieno volto. Solo allora mi accorgo che un nano dai capelli lunghi e bruni mi sta guardando con uno sguardo incredulo mentre sta inerme a terra .In quel preciso istante incontro i suoi occhi: sono di un marrone nocciola.
"Potresti anche darmi un arma"
" non penso proprio nano" dico mentre affondo la spada nelle membra di un altro ragno.
Finalmente riesco ad uccidere tutte quelle orride creature ed obbligo il nano a seguirmi. Li raduniamo tutti, li snudiamo delle loro armi e li conduciamo nella reggia di Thranduil. Dovranno sottoporsi al suo giudizio:nessuno straniero esce da bosco Atro senza prima aver incontrato il mio re.
Ci viene ordinato di rinchiuderli nelle segrete, tranne uno. Penso che sia il loro capo.
"Lui è Thorin scudo di quercia , mio padre lo conosce molto bene. È lui il mandante di questa spedizione nanica." Mi spiega Legolas.
Thorin scudo di quercia..i miei genitori ne parlarono una volta ma il ricordo è molto confuso.
Durante il colloquio, vado a controllare i prigionieri. Il nano di prima mi osserva mentre scendo gli scalini che mi conducono alla sua cella.
"Cosa è quella cosa che tieni in mano?" Gli chiedo
"Un talismano. Si dice che chi provi a toccarlo e non sia un nano passerà molte peripezie. Solo se credi a queste cose peró" mi dice con un sorrisetto. Anche io per la prima volta dopo vari anni sorrido di nuovo in modo genuino.
"È una pietra runica, c'è incisa una promessa. Me l'ha data mia madre, vuole che torno a casa, dice che sono uno spericolato"
"E lo sei?"
"Si, lo sono"
Dopo di ció inizio a parlare della luce stellare, sacra per gli elfi, e delle stelle che amo da morire guardare senza che nessuno mi disturbi. Lui mi racconta di aver visto una luna di fuoco una volta, alche io rimango incantata e pendo dalle sue parole. Dopo la nostra conversazione, devo assolutamente ritirarmi nella mia camera. Non ho voglia di mangiare: la mia testa ora è piena di pensieri. Legolas prima ha fatto una strana battuta su di lui, dicendomi che sarà anche alto più del normale ma è ugualmente brutto. Io credo che sia un nano veramente incantevole..ma che sto pensando. Io sono un elfo, non posso innamorarmi di un nano. Non posso proprio. Ma questo Kili..mi incuriosisce proprio. Ha un viso amorevole, dolce e sincero. Infonde subito sicurezza. Quella barba lo rende un vero duro, e i suoi capelli.. Ormai la mia mente sta vagando..sarà la mia rovina.
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Un amore impossibile, ma reale
FanfictionQuello che provo ora non si puó neanche spiegare a parole; è un sentimento forte, che mi sconvolge anima e mente, che mi fa sentire come se non stessi più camminando sulla terra. Mi sono innamorata per la prima volta nella mia vita e questo amore è...