Capitolo 13

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Arrivammo alla vallata dopo tre giorni. Eravamo tutti esausti, ma avevamo nel cuore la speranza di una rinascita. Avevamo lasciato un foglio di pergamena a Thranduil, nella speranza che si faccia vivo e non sia codardo come sempre. Non mi importa di morire, voglio solo che lui muoia dietro a me e non rimanga ancora a combinare disastri e sfruttare persone solo per il piacere di farlo. Odio la gente egoista e ingrata. Ci accampiamo subito nel mezzo della valle e io decido di fare il primo turno di guardia. La mattina giunge subito, tutti indossiamo armature e armi pronti per un eventuale battaglia. Verrà, ne sono sicura. Verso metà giornata ecco apparire una schiera di elfi dalla foresta:Thranduil cavalca il suo possente cervo, e mi guarda con uno sguardo serpentesco. Anche noi ci mettiamo in schieramento. Stiamo per correre e caricarli quando un elfo dai capelli biondi e splendenti si mette tra noi.
"Legolas, cosa ci fai qui?" Dico stupita.
"Non posso permettere tutto questo, per me. Padre non puoi comportarti cosi con lei solo perchè io ho scelto di vivere la mia vita in un altra luogo, lontano da te." Dice rivolto al padre"e tu tauriel sei molto impulsiva come sempre. Ora lasciate da parte le vostre questioni. Torno a bosco atro, faró il re"
Quelle parole mi stupiscono: legolas non è mai stato così serio, ma nei suoi occhi vedo la speranza e l'autorità ora.
"Chiedo perdono Thranduil. Non disturberò più la vostra quiete se non in casi eccezionali. Grazie amici miei per il sostegno, vi voglio bene. Tornate dalle vostre famiglie". Dopo di ció me ne vado per la mia strada. Devo tornare alla montagna e risolvere le divergenze con kili. Non so se mi accetterà, se potrò tornare o saró costretta a vivere la mia vita lontano da lui, ma so per certa che mi sentiró vuota. Arrivo alla montagna in poco tempo, e giungo davanti al portone principale dove chiedo a una guardia di poter accedere al castello. Mi riconosce subito a quanto pare e mi fa entrare. Il palazzo non è cambiato di un solo millimetro, le luci illuminano la navata centrale, vampate di calore giungono dalle fornaci, nani di tutte le etá corrono di qua e di là. Entro nella sala del trono dove vedo kili seduto sulla sua sedia che conferisce con gli anziani. Appena mi vede si alza in piedi e mi guarda con uno sguardo metá tra l'odio e l'amore. Tutti si girano a guardarmi. Mi sento a disagio, vorrei sprofondare. Il re congeda gli altri e rimaniamo da soli.
"Non ti avevo detto di non tornare?" Mi dice.
"Dovevo tornare, quando ci siamo confessati il nostro amore ho saputo che il nostro legame è inconfutabile e dobbiamo rimanere insieme"
"Mi dispiace deluderti, ma hai sbagliato. Non voglio mai più vederti"
Le sue parole sono come lame affilate, veleno che si espande in tutto il corpo.
"Va bene, ma sappi che sento che provi ancora qualcosa per me, ed io per te. Non mi dimenticherai kili e io non dimenticherò te." Dico con le lacrime che mi rigano il viso. Mi giro in modo fiero e me ne vado via da questo luogo orribile. Appena l'aria fresca della notte mi invade i sensi so dove devo andare quale sarà la mia casa. Gran burrone, dalla mia amica Arwen. Lei saprà aiutarmi. Mi metto subito in marcia, con il cuore a tremila e le lacrime che escono dai miei occhi come pioggia. Il mio cuore è distrutto.

CIAO BELLI,
Scusate l'assenza ma è stata una settimana difficile per me, ho avuto compiti e interrogazioni a raffica e ho dovuto studiare. Comunque questo capitolo è un pó triste, ma presto tauriel sa cosa fare. Kili sarà sicuro della sua scelta? O se ne pentirà? Al prossimo capitolo buonanotte❤️

Un amore impossibile, ma realeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora