Capitolo 4

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Ero in 3 elementare e il mio rapporto con Mike diventò sempre più stretto. I bulletti mi tormentavano sempre chiamandomi femminuccia, ma Mike mi diceva sempre "Fregatene degli altri,sono solo invidiosi." Gli rivolse uno sguardo di disgusto. "E per cosa?" Chiesi curioso. "Per i tuoi occhi."

Vidi la macchina di mamma salutai Mike e feci per raggiungerla ma non fu possibile perché notai che mi stava trattenendo dal polso. "Aspetta..! Volevo chiederti se ti andasse di venire a casa mia domani." Mi stava invitando a casa sua? Non ero mai stato a casa di un amico e il solo pensiero mi eccitava. "Sì!Certo che mi va...devo solo chiedere." "Perfetto!Se puoi chiama mia mamma per darle conferma..." Sembrava molto felice. "Ok lo farò...A domani." "A domani." Salii in macchina. "Mamma Mike mi ha invitato a casa sua domani...Posso?"
Non facevo mai richieste a mamma per questo temevo la sua risposta. Volevo andarci tantissimo e non volevo deluderlo. "Certo che puoi!" Disse felice. "Devi chiamare Karen per darle conferma." "Ok ,appena arriviamo a casa la chiamo subito, tu in caso ricordamelo."
"Ok... grazie."

Il giorno dopo era Sabato e non c'era scuola. Mi preparai lo zaino e poi anch'io.

"Sei pronto? "Sì." "Hai tutto?" "Sì." ripetei. "Sei sicuro di non esserti scordato niente?"
"Mamma tranquilla ho tutto." La interruppi. Non mi stavo trasferendo, stavo andando solo a giocare a casa di un amico. "Va bene... Ma per qualunque cosa chiamami subito ok?"
"Sì,tranquilla." Salimmo in macchina.

"Arrivati." Aprii lo sportello e scesi. "Divertiti miraccomando." "Sì lo farò."
Scesi e la salutai. Vidi la macchina scomparire. Poi mi diressi verso la porta e bussai.
Aprii una ragazzina di circa 12 anni. Era molto bella aveva 2 bellissimi occhi azzurri.
"Tu sei?" Disse con la sua dolce voce. "Will...L'amico di Mike." "Nancy!" Comparve Mike dal nulla. "Ti avevo detto di non aprire tu la porta." Li guardai confuso. "Mica lo facevo aspettare mentre tu sistemavi i giochi." Mike la fulminò con lo sguardo. Mi afferrò il braccio e mi accompagnò in camera sua. Capii subito che non avevano un buon rapporto. Non ci eravamo neanche salutati. Arrivammo in camera sua. Era praticamente il doppio della mia.
"Era tua sorella quella?" Chiesi,anche se ero sicuro fosse così. "Sì scusa , non volevo ti ritrovassi un'estranea alla porta." "Tranquillo."

Mi mostrò i suoi giochi e iniziammo a parlare di scienza e video game, fin quando non si fece l'ora di fare merenda. "Vado a prendere qualcosa da mangiare."mi avvertii. Uscii dalla camera. Non sapendo che fare mi alzai e rifeci un nuovo tour della camera. Era la camera che avevo sempre sognato. Stavo ammirando una mensola con vecchie fotografie e vecchi giochi fin quando non rischiai di inciampare. Ai miei piedi c'era una scatola. L'aprii e vidi una vecchia confezione lessi 'Dangerous and Dragons'. La uscii dalla scatola per osservarla meglio. Ad un certo punto entrò Mike con un paio di pacchi di biscotti e patatine. Li poggiò
sul letto e sembrò accorgersi solo ora di quello che stavo facendo. Mi fissò tipo impaurito.
"Cosa stai facendo?" "Ho trovato questo gioco." Me lo tolse piano dalle mani. "Oh sì è-è un regalo." Sapevo che mentiva . "Comunque sembra figo." "Figo?" Chiese stupito. "Sì." "È-è un mio vecchio gioco ma non ho nessuno con cui giocarci quindi..." "Io voglio giocarci." Gli dissi sincero . Sembrava molto bello. "Davvero?" "Sì." "O-ok ti spiego le regole."

Giocammo per 2 ore. Era veramente bellissimo. Non so come spiegarlo ma era una specie di gioco di ruolo. Ma volevo togliermi un piccolo dubbio "Mike." Lo chiamai. "Sì?" "Perché non volevi che lo sapessi?" Riuscii a chiedere. "Sapessi di cosa?" Era ovvio che sapesse cosa intendevo. Imparai che era un vero bugiardo. Ma feci finta di nulla. "Sapessi del 'Dnd'." "Oh..." sembrava in difficoltà. Se ne uscii con un "Non lo so." Ma io non mi arresi. "Mike." "Sì?" Chiese come se avesse paura di quello che gli stavo per dire. "Gli amici non mentono." A quelle parole piombò il silenzio. Mi guardava in un modo che non seppi interpretare. Come se avessi appena detto qualcosa che lo ha toccato o colpito. Ci fissammo a vicenda. "I-io..." esitò "pensavo avresti creduto fossi uno sfigato." "E perché mai?" Domandai incuriosito. "Beh-spesso mi prendevano in giro perché dicevano che fosse un gioco da sfigati." Stava dando altre spiegazioni ma io lo interruppi "Mike..." riflettei un momento. "Tu mi hai sempre detto di non considerare gli altri ,di fregarsene degli altri." Mi fissava attento. "Dovresti ascoltarti." Gli dissi serio.
"Si hai ragione." Sorrise e poi mi disse. "Sono fortunato ad averti come amico."

Mi piaceva molto un personaggio vestito da mago. "Ti piace lui?" Mi chiese. "Sembra simpatico."Risposi ridendo. "Potremmo chiamarti 'Will il saggio'." "Mi piace questo nome."
Si diresse verso una grande scatola di legno che sembrava contenere dei vestiti. Dopo aver finalmente trovato quello cercava chiuse la scatola. E mi porse cosa aveva preso. Era un cappello da mago e un mantello sempre da mago. "A me non stanno più. Puoi provarli tu."
Li afferrai e misi prima il cappello che , essendo che mi stava grande, mi coprì gli occhi e ci mettemmo a ridere. Poi provai il mantello che invece mi stava bene. "Will il saggio."
Ridemmo. Giocammo un'altra ora e poi dovemmo smettere perché era arrivata mia mamma.
Preparai lo zainetto e lo indossai. Mentre camminai verso la porta Mike mi fermò . In mano teneva il costume da mago. "Questo lo puoi prendere tu. È un regalo." Mi stava facendo un regalo? "Sei sicuro?" "Certo! A me non sta più." Ero felicissimo. Io non avevo nulla da dargli
perciò dirgli solo 'grazie' non sarebbe bastato. Lo abbracciai e gli sussurrai grazie. Lui mi strinse a sua volta senza dire niente. Il momento fu interrotto da Nancy. "Mike muoviti la mamma di Will sta aspettando!" Urlò. "Sì un attimo!" "A lunedì." Mi disse. "A lunedì."
Nancy mi aprii la porta ed io la ringraziai. Uscii e raggiunsi la macchina di mamma.
Vidi Mike sopra il tappetino d'ingresso. Dopo la macchina partii. E rivolsi a Mike con la mano un ultimo saluto.
"Allora?" Osservai mamma. "Cosa?" "Come è andata a casa di Mike?"mi domandò. "Ti sei divertito?" Continuai a osservarla e accennai un piccolo sorriso. "Sì...Sì molto."
Guardai fuori dal finestrino. Stava arrivando la primavera. Guardai gli alberi, un tempo spogli ,riempirsi di foglie verdi. Feci un sorriso stavolta diverso da quello di prima. Era un sorriso che conteneva tante emozioni che non sapevo spiegare. Provai a liberarmi di lui ma non ci riuscii. Era come stampato nella mia faccia. Non capivo.

Angolino autrice🌸
Ed ho finito anche questo capitolo.Quello di prima era troppo corto ma forse questo è troppo lungo. Mi sto impegnando per fare questa storia quindi pls apprezzatela. Tranquilli che arriverà tra un po' anche il drama. E niente byee🌸

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