Capitolo 18

484 16 51
                                    

Will's pov
La giornata post-pigiama party era andata bene. Avevamo fatto colazione...

Flashback
Will's pov
La mia granita era piena di panna. Piena! Tra un po' era più della granita ed addirittura fuoriusciva dal bicchierino. Perciò ,come ogni altra persona al mondo, mi sporcai.
"Will ma come mangi? Hai il mento sporco!" Disse ridendo intenerito Mike. Prese un fazzoletto e mi pulì il mento. A quel 'contatto' rabbrividii. Per non testare sospetti gli spostai la mano e presi il suo stesso fazzoletto.
"Ce la faccio anche da solo." Dissi sorridendo.
"Sai sembrate due fidanzatini." Disse Dustin ridendo.
"Cosa!? No non è vero!" Dicemmo contemporaneamente io e Mike. Ci guardammo un attimo e poi distolsi lo sguardo.
"Dustin ha ragione." Disse Lucas lanciando la stessa occhiata di ieri a Mike.
Cosa mi nascondevano?
Fine Flashback

Avevamo giocato a DnD (dopo ANNI!), poi eravamo rimasti a casa a guardare la TV e... basta.

Quando ritornai a casa verso tardo pomeriggio c'era Jane nel divano, con una sua rivista (con tanti bei ragazzi) che mi stava aspettando per farmi polemica.
"Com'è andata?" Disse cercando di sembrare calma e tranquilla.
"Bene..." Mi limitai a rispondere. Volevo andare nella mia camera a scrivere tutto sul mio diario.
"Vedo che ti sei divertito con Mike..." disse sempre con quel suo finto tono calmo e tranquillo.
"Jane ti prego quante volte te lo devo dire che tra me e Mike non c'è niente, NIENTE, sai cosa vuol dire niente? N.I.E.N.T.E." Ribattei mentre salivo le scale.
"Ah sì? Allora perché indossi i suoi pantaloni e la sua maglietta?" Avete mai avuto la sensazione di volere che qualcuno vi accoltelli alle spalle, in modo da morire? Ecco quella sensazione la ho io adesso e vi assicuro che non è affatto bella. Cretino. Come ho fatto a dimenticarmene?
"I-io... mi sono semplicemente dimenticato il pigiama a casa e Mike da AMICO mi ha prestato un suo pigiama." Era la verità ma considerando tutti i film mentali che si fa mi urlerà addosso come una pazza. Invece... Invece mi tirò una scarpa con i suoi poteri.  Caddi dalle scale e feci un movimento strano con la caviglia. Mettevi miei pietosi panni.
Un gay innamorato del suo migliore amico da 9 anni ma che è fidanzato con la sua sorellastra con dei superpoteri che crede che io e lui siamo amanti, tu come un cretino non ti levi la maglietta che il tuo migliore amico ti ha prestato ,da AMICO,e ti presenti a casa con quella e la tua sorellastra ti lancia oggetti con i poteri di superman e ti fa scivolare dalle scale ammazzandoti la caviglia.
"MA SEI PAZZA!?" Urlai mentre la mia caviglia mi stava abbandonando.
"QUESTO È IL MINIMO!" Ricambiò l'urlo con un vaso di terracotta sospeso in aria.
Aspetta.  Un vaso di terracotta? Neanche il tempo di terminare il pensiero che vidi il vaso fluttuante dirigersi verso di me. Per fortuna , non so con quale tempismo, riuscii a schivarlo.
Lei urlava dalla rabbia lanciandomi piccoli oggetti ,tipo gomme,penne,matite, mentre io cercavo di schivarle e farla calmare.
"BASTA!" Feci un urlo che si sentiva fino in Cina che lei non seppe ricambiare.
"Ragioniamo insieme." Dissi stavolta calmo col fiatone e con la caviglia che faceva un male indescrivibile. Lei mi malediceva con lo sguardo.
"Allora. Non so cosa tu abbia in testa ma non è successo assolutamente nulla e ripeto assolutamente nulla. Puoi chiedere a chi vuoi, a chi vuoi! Ci sta che sospetti qualcosa ma ti giuro che tutto ciò che pensi non è niente vero. NIENTE!" Urlai stanco morto. Lei mi guardò pietrificata. Continuai.
"Ora io sono stanco, non ho più voce per l'urlo di prima e sto urlando anche in questo momento e sto parlando velocizzato , mi sta mancando l'aria , non mi sento più la caviglia e neanche il deretano! Quindi ti prego basta lanciarmi oggetti ed aiutami ad alzarmi."
Ci fu un lungo momento di silenzio dove lei cercò di calmarsi e credermi. Io non vedevo nulla e stavo lacrimando per quel fottutissimo dolore.  Ad un certo punto sembrò rassegnarsi. Fece un respiro profondo e iniziò ad dirigersi verso di me. Mi aiutò ad alzarmi e mi accompagnò in camera. Mi fece sdraiare sul letto e da lì non mi ricordo più niente perché mi sono addormentato.

L'indomani mi risvegliai con la caviglia che andava meglio ma non andai lo stesso a scuola.
Nel comodino trovai un vassoio con un bicchiere di latte fresco ed un piattino con tre biscotti.
Ero circondato da cuscini. Quando riuscii a sedermi per vedere meglio ,notai che la mia caviglia era fasciata. Presi la bottiglia d'acqua ai piedi del letto e bevvi un grande sorso.
Poi la riposai a terra e poggiai il vassoio sopra le miei ginocchia. Guardandolo più attentamente notai una crema ed un bigliettino, lo presi e lo aprii.

In caso ,se la caviglia continua a farti a male ,apri la fasciatura e spalmaci la crema che ti ho dato. Non alzarti ,stai a letto ,ti ho portato un po' di fumetti e riviste da leggere. Io sono a scuola e ritorno un ora prima.
                                                                                                                            Jane
Sorrisi. Forse mi aveva finalmente perdonato?

Jane's pov
"Ciao Jane!" Mi salutò Max e poi mi abbracciò. Ricambiai il saluto.
"Oggi Will non è in anticipo, che strano..."
"È a casa ,ieri è caduto dalle scale e si è slogato una caviglia. Infatti ritorno a casa un'ora prima." Confessai.
"Oh... mi dispiace. Sta meglio ora?"  Mi chiese preoccupata.
"Non lo so stava ancora dormendo."
"Allora aggiornami." Suonò la campana.
"Ora devo andare, ciao!" Mi salutò lei.
"Ciao!" La salutai io.
Lo so che non avevo detto tutta la verità ma non volevo nessuno sapesse di questo fatto, soprattutto Mike. Parlavi del diavolo ecco Mike.
"Ciao Jane." Mi disse tranquillo.
"Ciao..." Risposi timida io.
"Sai perché non c'è Will?"
"Si è fatto male ieri. Molto male. Si è slogato una caviglia."
"Com'è successo? Quando? Sta bene ora? È in ospedale?" Chiese preoccupato.
"Nono non è niente di troppo grave. Ora sta a letto." Risposi un po' infastidita da tutte quelle attenzioni per Will.
"Com'è successo?" Incrociò le braccia.

Mike's pov
Sapevo che c'era qualcosa che non andava. La vedevo pensierosa.
"È caduto dalle scale."
"Come è caduto?"
"È inciampato." Rispondeva sempre più infastidita.
"Perché?" Insistetti io.
"Mike è caduto punto e basta."
"Stai mentendo non è vero?" Mi ricordavo perfettamente lo sfogo di Will. Si sarà ingelosita per qualcosa e non si sarà controllata.
"Sì ok? Sto mentendo come tu stai mentendo a me!"
"Cosa!?"
"Mi capisci benissimo Mike! Hai fatto qualcosa con Will non è vero?"
"Cosa? Sei pazza?"
"Mike rispondi!"
"No! Ma cosa pensi!"
"Allora come mai è tornato a casa con la TUA maglietta!?!" Domandò sottolineando quel 'TUA'. Azz non me ne ero accorto. Colto dalla sorpresa non riuscii a rispondere. Avevo la bocca aperta per ribattere ma non usciva nessun suono.
"Lascia perdere!" Disse lei arrabbiata e si diresse verso la prossima classe.

Angolino autrice🌸
"Vabbè ma tanto questo capitolo sarà massimo di 400 parole." Sempre io che lo faccio di 1200.
Comunque la storia che avevo in mente di scrivere è andata a farsi benedire cioè mi sono scaricata wattpad perché mi è venuta in mente sta storia byler. Solo i primi capitoli sono come doveva essere la storia originariamente cioè quando erano piccoli. Se volete quando finirò questa storia scriverò un capitolo in terza persona su come la storia doveva essere.
Vabbè detto questo alla prossima🌸

do you love me? ~bylerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora