«Sai, tuo fratello un paio di mesi fa è venuto a trovarmi in America e beh, sai già come stavano le cose tra noi. Un mese fa ho capito di aspettare un bambino e gli ho gli ho mandato subito una lettera. Sono tornata perché dobbiamo sposarci al più presto così da non far emergere troppi pettegolezzi.»
Ascolto Hester e pian piano metabolizzo tutto ciò che mi sta raccontando. Sono al quanto stupita, ma pensare che tra circa otto mesi potrò abbracciare il mio nipotino, mi fa saltare per la gioia.
Faccio un urlo di felicità e l'abbraccio forte. «Mi hai lasciata senza parole. Ma sono tremendamente felice.» le dico dolcemente tra le lacrime. «Congratulazioni.»
In quello stesso momento compare Fred da dietro l'angolo e ci guarda sorpreso. Poi comprende e lascia andare le braccia verso il basso. «Glielo hai detto.» quasi sussurra un pò deluso. «Avrei voluto fare l'annuncio a tutti.»
«Su, Fred, non ti arrabbiare.» gli si avvicina e lo prende per mano. «Sai che non potevo nasconderlo ad Emily.»
Lui sospira esasperato, ormai è rassegnato.
«Congratulazioni.» festeggio mio fratello e lo abbraccio. «Ora c'è un matrimonio da organizzare.»
«Magari un doppio matrimonio.» insinua mio fratello.
È arrivato il momento.
«Fred, dopo se hai un po' di tempo, credo che dovremmo parlare.»
«Certo sorella. Ho tutto il tempo di cui hai bisogno.»Parlare con Fred non è stato facile. Ripercorrere gli avvenimenti di tre anni prima è stato difficile. Ritornare a parlare del fatto che non ha acconsentito al matrimonio tra me e il capitano è stato l'argomento più complicato di cui discutere.
Certo, Fred ha esposto tutte le sue motivazioni, ma il fatto che non si senta in colpa mi fa paura. Come se non avesse voluto la mia felicità.
Questa continua ricerca del marito perfetto, affine a me e ricco, non sta più in piedi.
Io voglio sposare un uomo che amo e al diavolo i soldi!
Perché per Fred come per mia sorella è così difficile da accettare?
Come si può vivere in un matrimonio senza amore? Forse Charlotte è un po' giustificata visto che sa, ma Fred? Come può farmi una cosa simile?
Infatti non è stato per nulla semplice confessare a Fred che non voglio più frequentare Mr. Harrison.
Immaginavo la sua ira e non sono stata tanto avventata da andargli contro. Ho aspettato che si sfogasse, che mi esponesse i pro e i contro della nostra unione e che descrivesse tutti i suoi pregi. Poi finalmente ho parlato io.
Animata da un fervore che non sapevo possedere, ho parlato a mio fratello con il cuore in mano, mettendo la mia felicità nelle sue mani rendendolo consapevole del fatto che questa volta avrei preso le mie decisioni con o senza interpellarlo.
Dopo qualche secondo di silenzio, mio fratello sorrise. Sapevo avrebbe ceduto e mi avrebbe capita.
«Sei davvero innamorata di lui, non è vero?» mi domanda avvicinandosi e sedendosi sulla poltrona accanto alla mia
«Non sono stata abbastanza chiara?» gli chiedo ironica.
«Lo sei stata eccome.» mi accarezza una guancia. «Spero davvero che Grower ti renda felice, mi preoccupo solo di questo.»
Mi abbandono alla sua carezza e gli stringo la mano sulla mia guancia. «Resterai al mio fianco?»
«Sempre.» mi risponde sincero.Come se il tempo non fosse passato, io e Hester ci siamo preparate per il ballo di questa sera. Mi vedo più bella del solito e aggiungere i dettagli più preziosi mi è sembrata una buona idea, per brillare di più.
«Non preoccuparti, non passerai inosservata.» mi ha detto Hester divertita.
Charlotte non parteciperà al ballo. È stata visitata e il medico le ha consigliato di rimanere a letto. Le sono stata accanto fino a che non mi ha incoraggiata ad andare a prepararmi. Non volevo lasciarla da sola, ma mi ha chiesto di allontanarmi così che potesse riposarsi. È molto strano, non è da lei e le prometto che il giorno dopo sarei stata con lei.
La carrozza è pronta e io ed Hester accorriamo in fretta dopo che Fred ci ha richiamate per oltre tre volte.Quando entro in sala seguita da mio fratello ed Hester a braccetto, noto che la sala è già gremita di invitati. C'è chi beve, chi conversa e chi ride. C'è una bella atmosfera di festa.
Si fa strada e compare davanti a me il Capitano Grower, bellissimo nella sua uniforme.
«Buona sera, signorina Anderson.» mi saluta e si inchina. Gli faccio una riverenza sorridendo e mi offre il braccio. «Come promesso, sono stato io ad accoglierti.»
«Capitano, vedo che vi state impegnando, volete davvero entrare nelle mie grazie?»
Sorridiamo entrambi perché la mia battuta ha proprio lo scopo di farlo ridere. Mi capita di distogliere lo sguardo e i miei occhi trovano quelli di Mr. Harrison che mi osserva. Sembra essere molto sorpreso e credo che sia arrivato il momento di chiarire.
Io e il capitano continuiamo la nostra traversata e ci avviciniamo alle altre coppie che vogliono danzare. La musica sta per partire.
Tornare a danzare con il Capitano Grower è come un sogno.
Ci sorridiamo e non stacchiamo mai lo sguardo l'uno dall'altro. Ci facciamo guidare dalle note della canzone e sembra una magia. Il tempo sembra non essere passato. Tra una giravolta e l'altra, noto che le persone ci osservano, ma non solo. Sono ammirati come se con noi stessero sognando anche loro.
So che il Capitano Grower è un uomo di bell'aspetto e che quasi tutte le signorine in cerca di marito, vorrebbero avere l'occasione di danzare o anche solo di conversare con egli.
È forse uno degli scapoli più ambiti della stagione e vedere che ha occhi solo per me, mi fa impazzire dalla gioia.
L'invidia di quelle signorine, la noto e la percepisco. Mi sono appena fatta delle nemiche, ma spero che capiranno quando il Capitano Grower si dichiarerà. Spero che lo faccia presto.
Terminati i balli e sopraffatta delle emozioni, ci allontaniamo dalla pista.
Fred ferma il Capitano Grower e io mi allontano verso il tavolo delle vivande, con la promessa che sarei tornata presto.
«Eravate radiosa mentre danzavate.» esordisce Mr. Harrison, avvicinandosi a me.
«Mr. Harrison» rispondo quando mi volto e gli faccio una riverenza per salutarlo.
Egli ricambia con un inchino. «Con mio rammarico, devo dire che quando ballavate con me non eravate così raggiante.»
«Brad...» inizio a parlare, cercando le parole giuste. «Credo che vi debba una spiegazione per tutto questo.»
«Non mi dovete spiegare nulla.» mi dice serio. «Credo che sia tutto molto chiaro e credo che la nostra frequentazione finisca qui.»
«Mi dispiace molto.»
«Non dovete. Quando c'è di mezzo la felicità ogni mezzo è giustificato, no? Non posso nascondere che quando vostro fratello mi ha parlato di voi, io l'abbia spinto a farci incontrare.» confessa. «Quindi anche io non sono stato meno subdolo.»
«Mi piacerebbe che la nostra ultima conversazione non contenga tutta questa rabbia.»
«Nessuna rabbia, signorina Anderson. Anzi spero che possiamo salutarci da amici.»
«Questo è senza ombra di dubbio. Sono stata molto felice di conoscervi e sarei lieta se potessimo rivederci come amici.» mi azzardo a rispondere.
«Io spero che continuiate ad essere così felice e bella così che possa assistere a questo spettacolo.»
«Siete troppo gentile nei miei confronti. Spero che anche voi possiate trovare questa felicità.»
Ci salutiamo e ci allontaniamo entrambi. Quello che gli ho detto lo penso davvero.
Mi sento fortunata di aver conosciuto un ragazzo così speciale e spero che più di una ragazza in questa sala lo noti.
Soprattutto però mi sento fortunata ad aver ritrovato il mio amore perduto e di poterlo vivere alla luce del sole. Spero che tutta questa felicità sia solo l'inizio.
Lo guardo e ne resto incantata mentre parla con mio fratello. Egli mi cerca con gli occhi tra gli invitati e quando mi trova, ci sorridiamo per un tempo che sembra infinito.
Si, sono davvero fortunata.
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Libera di scegliere
Historical FictionQuesta è una storia che parla di una donna dell'Alta Società londinese dell'epoca Regency. Lei sa bastarsi da sola e non accetterà nulla in meno del vero amore per un matrimonio. Quando però la sua famiglia, inizia a decidere per lei, come se non a...