Siamo tutti riuniti per colazione. Si è unita a noi anche Charlotte che dopo il miracoloso infuso del medico, sembra aver riacquistato le forze.
Vuole conoscere ogni dettaglio della serata ed io ed Hester non tralasciamo nulla.
Charlotte sembra molto felice di sentire i nostri racconti e mi guarda sognante. Alla fine anche lei si è ricreduta sul Capitano Grower.
Mr. Donnel entra in sala e ci annuncia che sono arrivati il giornale e il discusso giornaletto di Lady Whistledown, mostrandoceli.
Salto quasi dalla sedia. Sono fin troppo curiosa di sapere cosa ha scritto della serata di ieri.Miei cari lettori,
Siamo tutti rimasti stupiti quando abbiamo visto danzare il Capitano Grower con la signorina Anderson. La coppia non è passata inosservata e così la felicità che si leggeva nello sguardo di lei.
Ma la signorina è davvero sicura dell'interessamento del capitano per lei?
Abbiamo sognato tutti a vederli danzare. Sembravano davvero innamorati.
La signorina saprà però che il capitano aveva promesso le danze successive ad un'altra donna? Cosa che poi si è avverata, ma che la signorina sembra non aver notato magari accecata dall'amore?
Pare il capitano, abbia fatto visita a casa Shelf più di una volta nell'ultima settimana...Questo è quello che sono riuscita a leggere prima che i miei occhi fossero offuscati dalle lacrime che ormai sgorgano senza sosta. È solo una piccola parte dell'articolo. L'autrice ha continuato a descrivere congetture per il carattere di Grower, ma null'altro di sicuro. Parla inoltre della signorina Shelf, la signorina che ha danzato con il capitano e la descrive come una giovane donna facilmente influenzabile, data l'età e la sua prima partecipazione alla stagione.
Non ci posso credere.
Lo sapevo che era troppo bello per essere vero.
Se ne ha parlato Lady Whistledown allora deve essere vero. Non può pubblicare qualcosa di infondato.
Fred mi strappa dalle mani il giornaletto per conoscere il motivo del mio turbamento e nel momento in cui legge, diventa una furia. Egli sapeva in cuor suo che mi avrebbe deluso. La sua fama lo precede dato che anni fa la sua reputazione non era per niente buona.
Ed io adesso mi sento una stupida per avergli creduto una seconda volta. Adesso sarò sulla bocca di tutti solo per essere derisa.
Ci hanno consegnato quel giornaletto, a colazione così che la nostra giornata fosse rovinata. Scappo in camera mia e nessuno mi dice nulla per fermarmi.
Per fortuna, questa volta hanno capito.
Stupita, stupida, stupida...
Sbatto la porta dietro di me e mi lascio andare ad un pianto inconsolabile.«Emily!».
Sento una voce che mia sveglia dal mio torpore.
«Emily!» urla ancora e riconosco all'istante la voce del capitano Grower. Corro alla finestra e lo trovo lì nel mio giardino. Bellissimo, con i capelli scompigliati e la camicia con il panciotto sbottonato. Sembra sconvolto anche lui, ma mai quanto me. Mi vede e si ferma. «Niente è vero!» riesce a dire prima che mio fratello e Josh lo prendessero per entrambe le braccia e tentassero di portarlo via. «Lasciatemi!» Scalcia e alza lo sguardo verso di me. «Emily! Devi credermi.» urla disperato.
Sospiro e piango. Non riesco a vedere che venga trattato in questo modo, ma ormai non riesco nemmeno più a considerarlo come prima.
Entra Hester che mi viene ad abbracciare e mi stacca dalla finestra. Riesco a vedere con la coda dell'occhio Fred e Josh che lo portano via.
«Non ti avvicinerai più a lei!» sento le ultima grida di mio fratello.
Scoppio a piangere, ma Hester è lì pronta a consolarmi.
«Non dovrai più vederlo.» mi sussurra. «Fred farà in modo che non si avvicini più a te.»
Mi si spezza il cuore per la seconda volta. Non potrò più rivederlo e in questo momento il solo pensiero mi uccide. Quanto vorrei che tutto quello che mi ha detto sia vero. Purtroppo non mi fido più del Capitano Grower.Resto in camera mia per il pranzo e per la cena. Hester è molto preoccupata, ma io sono irremovibile oltre il fatto che ho lo stomaco chiuso, non ho voglia di vedere nessuno.
Non riesco nemmeno a dormire visto che ho dormito tutto il pomeriggio per non pensare. Mi alzo dal letto perché nemmeno un romanzo potrebbe aiutarmi in questa situazione.
Mi avvicino alla finestra. C'è la luna piena, ma anche tante nuvole che si stanno avvicinando ad una velocità impressionante. In poco tempo sarebbe venuto un temporale. Mi stringo nella camicia da notte dopo un brivido.
Penso tra me e me che sarà una lunga notte.
Sento aprire lentamente la porta e mi volto di conseguenza. Quasi urlo quando con un mossa fugace una persona entra dentro la stanza e chiude la porta. È il capitano Grower.
Capisce quello che sto per fare e corre velocemente verso di me e mi copre la bocca con la sua mano, mentre con l'altra mi attira a sé.
Cerco di liberarmi e cercando di urlare, ma la sua presa è così salda quasi da terrorizzarmi.
Lo guardo negli occhi spaventata e lui guarda nei miei.
«Non voglio rapirti né spaventarti.» mi sussurra. «Ma ti prego non urlare. Ho bisogno di spiegarti.» quasi mi supplica non lo sguardo.
Lo guardo negli occhi furiosa, ma alla fine sospiro. Non accenna a staccarsi e togliere la mano dalla mia bocca, così cerco di divincolarmi.
«Aspetta.» mi dice con un filo di voce. «Se ti lascio, dopo so che non potrò più averti tra le braccia.»
Approfitto del suo momento di debolezza per scappare da lui.
Allarmato si volta verso la porta, ma io sono ferma vicina al letto. Mi aggrappo al legno quasi a farmi male e scoppio a piangere. Il Capitano Grower viene da me e mi abbraccia da dietro.
«James, non ce la faccio.» gli dico senza fiato, sussurrando. «È troppo e io ho già sofferto abbastanza per te.»
«Emily, per favore non credere a ciò che scrive quella donna, se così posso chiamarla.» mi fa voltare verso di lui. «Fa le sue congetture e poi le mette per iscritto.»
«Sappiamo entrambi che ciò che scrive è vero. Altrimenti non lo scriverebbe, lo sai.»
«E invece ti dico di no.» replica sempre con tono basso, ormai è difficile sussurrare. «Non posso negare che sono andato spesso a casa Shelf ma solo per incontrare Mr. Shelf. È interessato ad una mia prossima spedizione e vuole investire.»
«E i balli promessi a Miss Shelf?»
«È stata sua madre che mi ha estorto l'invito quando mi ha invitato a prendere una tazza di tè con loro. Devi credermi.»
«Non ti credo.» ribatto delusa. «Non ti credo più. Ho giurato a me stessa che non ti avrei più permesso di farmi del male.» mi allontano da lui.
«Non farci questo. Già ci hanno separato una volta, non permetterlo di nuovo.»
«Devi solo biasimare te stesso per questo.» sussurro furiosa. «E io adesso devo di nuovo dimenticarti.»
Ci guardiamo negli occhi ed entrambi sono pieni di lacrime.
Vorrei tanto potergli credere e in effetti potrei visto che tutto ciò che credevo, si è rivelato in parte infondato, ma non ci riesco. Per il mio cuore è come se tutto succedesse per la seconda volta.
Io lo amo e vorrei tanto correre tra le sue braccia e baciarlo, ma il mio corpo non collabora e resto ferma.
«Lo capisco, sei arrabbiata.» replica con lo sguardo basso. «Spero che riuscirai a cambiare idea e ritornare da me.»
«Non tornerò mai più da te.» dico tra il pianto con la voce strozzata. «Voglio che te ne vada!»
Quest'ultima frase la dico urlando e restiamo stupidi entrambi. Sappiamo adesso che potrebbe succedere l'irreparabile. In un secondo si sentono i passi veloci sulle scale.
Il capitano Grower guarda fuori dalla finestra e cerca gli appigli che una volta lo aiutavano a fuggire dalla mia stanza e li trova. Si guarda indietro e trova me impaurita per essere sul punto di essere scoperta.
«Ti stai sbagliando e sbagli ad allontanarmi.» dice avvicinandosi a me. Mi abbraccia forte e mi bacia come se da questo dipendesse il suo respiro. «Ricordati che ti amo e ti amerò per sempre.» mi sussurra sulle labbra.
Bussano forte alla porta e io mi stacco.
Ci guardiamo per l'ultima volta poi scompare dietro le tende e scavalca la finestra.
Bussano una seconda volta e io balzo sul letto. La porta si spalanca e Fred ed Hester sono sulla porta con una candela.
«Che succede qui?» domanda mio fratello entrando e perlustrando la stanza.
«Ho patto un brutto sogno.» mento portandomi le mani al viso, non devo però fingere di piangere.
«Che sia dannato Grower!» impreca mio fratello.
«Fred, ti prego!» lo implora Hester. «Resto io con lei, ha bisogno di me. Vai!»
«Va bene.» replica verso lei poi mi guarda. «Farai bene a dimenticarti di Grower al più presto. Non voglio vederti distrutta come l'ultima volta.»
Dopo queste parole chiude la porta dietro di sé e io cado nello sconforto.
Abbraccio Hester e piango tutte le mie lacrime fino ad addormentarmi.
STAI LEGGENDO
Libera di scegliere
Historical FictionQuesta è una storia che parla di una donna dell'Alta Società londinese dell'epoca Regency. Lei sa bastarsi da sola e non accetterà nulla in meno del vero amore per un matrimonio. Quando però la sua famiglia, inizia a decidere per lei, come se non a...