Capitolo 18

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Ricevere la visita di Lady Danbury è stata improvviso e inaspettato.
Sono anni che non viene a farci visita e vederla entrare dopo l'annuncio di Mr. Donnel, fa un certo effetto.
Da sempre la consideriamo un'amica di nostra madre anche se non è più qui con noi. Accoglierla e metterla a suo agio però è un dovere per noi.
Ha sempre quell'aria austera, ma basta poco per sciogliersi.
Io ed Hester le chiediamo il motivo della visita, ma ella resta molto vaga.
Cambia subito argomento. Conosce la mia futura cognata, quindi chiederle del viaggio le risulta molto semplice e spontaneo.
Hester come sempre è molto gentile e le racconta tutti i dettagli. Sembra una normale visita di cortesia quando ovviamente si volta verso di me.
«Mia cara ho letto le ultime cronache di quella scribacchina e devo dire che sono stata sorpresa dal leggere che abbiate ballato con quel marinaio».
«Lady Danbury, lei sa che non è più un semplice marinaio, ma è diventato un capitano».
«Lo so, ma per me resta un marinaio. Non è certamente al livello di Mr. Harrison.»
«Cosa dite?»
«Mia cara ragazza, perché non avete ballato con egli? Non sapete che avevate dell'oro tra le mani? Non ce ne sono più persone di valore come egli. Non siate sciocca. Non è troppo tardi per riconquistarlo».
Resto ammutolita per l'imbarazzo. Si sa che Lady Danbury esprime le proprie opinioni come, quando e con chi vuole, ma questa volta sento che abbia esagerato. Interpreta male il mio silenzio, tanto che continua il suo monologo.
«Qualche tempo fa, mi sembra di avervi detto qualcosa su Mr. Harrison, ma sembra che voi non mi abbiate ascoltata bene».
«Io vi ho ascoltata bene.» scoppio, non riesco più a restare in silenzio. «Conosco benissimo il valore di Mr. Harrison, ma nella vita ci sono altri valori come l'amore, per quanto effimero possa essere. Lady Danbury, per una seconda volta ho voluto seguire il mio cuore, sbagliando.»
«Beh, io credo che l'amore sia importante, ma credo anche che sia un sentimento che possa nascere con il tempo.» mi dice più tranquilla di me. «Il matrimonio insegna tanto e alla mia età posso avere la supponenza di dirti ciò che ti sto dicendo.»
«Io non posso obiettare, poiché so che è vero.»
«Molto bene.» si poggia sul suo bastone e si alza. «Potrò dunque godere nel vedervi di nuovo danzare insieme a Mr. Harrison?»
«Certo, Lady Danbury.» affermo sincera e guardo Hester che mi sorride complice.
D'un tratto si sentono delle zampette risuonare lungo il corridoio e guardiamo tutte la porta aperta della sala. Dopo pochi secondi entra veloce come un razzo un cagnolino a me familiare che si dirige verso la mia sedia. Mi alzo e mi preparo ad accoglierlo. Abbaia e quando mi viene in braccio, mi lecca in viso e scodinzola.
«Oh, Ares!» saluto il cagnolino felice. Dopo poco fa capolino Mr. Harrison.
Egli si ferma un secondo a godersi la scena e mi sembra di notare un sorriso coperto dalla sua mano.
«Ares!» Mr. Harrison lo richiama a sé dopo poco. «Sei il solito cane!» E il piccolo Ares si ferma di suoi piedi, guardandolo con occhi sognanti, come se da egli dipendesse la sua vita, aspettando il prossimo comando.
È una scena molto dolce da osservare, ma mi alzo per salutare Mr. Harrison, come l'etichetta vuole.
Lady Danbury non si alza, ma lo saluta da lontano ed egli si avvicina per inchinarsi. Ci osserva soddisfatta e quando ci sediamo, io e Lady Danbury ci scambiamo un'occhiata d'intesa.
Ha ragione, Mr. Harrison ha davvero dei valori e dei modi che non potevo aspettarmi dal Capitano Grower. Il sorriso, quando mi ha vista, è stato così genuino che in qualche modo mi ha scaldato il cuore. Quando sono in sua presenza, non c'è sentimento di rabbia o risentimento, ma solo serenità e libertà.
Forse non sono me stessa al cento per cento, poiché il Capitano Grower faceva emergere lati di me che tenevo nascosto.
Pero voglio che le cose cambino. Il Capitano Grower è il passato e non si torna indietro nel tempo.
Credo che anche Mr. Harrison possa far emergere ancora altri lati del mio carattere. Siamo compatibili e su questo non c'è dubbio.
Quando penso ad una nostra futura vita insieme, ci immagino come i miei genitori: egli alla scrivania come mio padre e io sulla poltrona. Egli impegnato con gli affari e io con le mie letture.
È proprio un bel futuro...
Sorrido al pensiero e vengo richiamata.
«Ecco che la nostra signorina si è persa nei suoi pensieri.» mi ammonisce Lady Danbury.
«Ci sono abituato, Lady Danbury.» sospira divertito Mr. Harrison e le sue parole fanno ridere tutti compresa me.
«Perdonatemi. Non sono una buona padrona di casa.»
«Io credo proprio il contrario.» mi dice egli con un sorriso sincero. Ci guadiamo e sorridiamo complici.
«Spero che questa sera godremo di questi sorrisi al ballo.» esclama contenta Lady Danbury.
«Ci sarà un ballo?» chiedo interdetta poiché non ne sono a conoscenza.
«Fred ha confermato la nostra presenza.» mi risponde Hester. «Non te ne ha parlato?»
Scuoto la testa, ma la mia mente inizia a galoppare. Sono sicura che questa sera sarà presente anche il Capitano Grower e il mio umore cambia. Voglio godermi la serata, ma ho paura di non riuscirci.
Mr. Harrison si accorge del cambiamento del mio stato d'animo e non so come faccia senza che i presenti se ne accorgano, ma si avvicina e mi poggia una mano sulla schiena. Ne avverto subito il calore e lo guardo.
«Ci sarò io accanto a te, questa sera.» mi sussurra dolce.
Le sue parole come il calore della sua mano hanno su di me un effetto calmante e gli sorrido. Sono proprio felice di averlo al mio fianco.
Sento che qualcosa sta cambiando in me e il mio cuore batte un pò più forte.

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