Prologo

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«Fratello, mi hai fatta chiamare?» chiedo sporgendomi dalla porta del suo studio.

«Oh, Emily. Per favore, entra.»

Faccio come mi dice e mi avvicino alla sua scrivania. Sembra molto stanco e in fondo non poteva essere diversamente, è stato tutta la giornata a controllare i conti per la nostra casa. Avrei voluto aiutarlo, ma mio fratello teme per la mia reputazione. Se solo si venisse a sapere che una donna sappia amministrare le sue terre, risulterebbe alquanto sconveniente. Quante gliene direi all'alta società. Una società dove il ruolo di una donna è relegato a quello di procreare e mandare avanti la propria dimora.

«Come stai? Mi sembri molto stanco...». quasi sussurro, guardandolo in volto. I suoi occhi sono lucidi, come quando si guarda per troppo tempo un oggetto senza battere ciglio e lievemente socchiusi come quando si tenta invano di ritrovare la concentrazione perduta. Qualche ruga d'espressione inizia a farsi strada sul suo bel viso.

«Lo sono, mia cara sorella. Ma devo discutere con te di un'ultima questione e poi spero di concludere la mia serata sentendoti suonare dopo cena.»

«Ne sarei lieta se solo questo alleviasse i tuoi pensieri.»

D'improvviso la sua espressione cambia. Il suo sguardo è serio e risoluto ed io mi raddrizzo di conseguenza. Conosco mio fratello e so che sta per dirmi qualcosa di cui dovrei preoccuparmi.

«Emily, sai che papà prima di morire mi ha fatto promettere che ti avrei protetta fino a che tu non avresti trovato un marito. Non vorrei dirtelo così ma devo farlo.»

«Fred, non dirmi che stai per chiedermi quello che penso.» lo fermo anche con un gesto della mano, è un argomento di cui non ho alcuna voglia di discutere.

«Emily credo che non ci sia bisogno di dire che oramai sei in età da marito già da tempo. Lo dico per il tuo bene. Devi trovare un marito perché io non posso più proteggerti.» raggruppa e impila alcune carte alla sua destra. «Sai che presto mi sposerò e dovrò andare via. Nostra sorella non può prolungare ancora per molto la sua permanenza qui.»

La casa in cui viviamo è la dimora di campagna della nostra famiglia. Mio fratello si sposerà e risiederà stabilmente in città a Anderson House con la sua bellissima promessa sposa, Hester Bell. In città è una delle dimore più invidiate per maestosità e bellezza originale con i tanti fiori colorati ad ogni finestra. Un dettaglio che mia madre curava particolarmente. Mi manca molto girovagare per la nostra casa e vorrei tornarci al più presto.

«Bene.» rispondo con tono di sufficienza. «Posso restare qui anche da sola.»

«Non scherzare perché io sono serio.» mi dice invece, con fare pratico. «Sai che ti voglio bene con tutta la mia anima e non riesco a capire come nessuno sia caduto ai tuoi piedi la scorsa stagione. Sei intelligente, istruita, suoni magnificamente, hai tutte le doti necessarie per conquistare un buon partito.»

«Il mio cavaliere si nasconde» affermo sorridendo, quasi ironica.

Mio fratello scosta la poltrona e mi viene accanto. Mi prende le mani e me le bacia. Un gesto molto premuroso da parte sua e ciò mi fa sorridere. Ogni suo gesto è guidato dal suo affetto per me, come ha sempre dimostrato.

«Ho preso una decisione e non so se ti piacerà. Vorrei però che almeno le dessi una possibilità prima di dire di no.» lo ascolto attentamente e lo lascio esporre la sua idea. «Per la prossima stagione, ho saputo che sarà presente uno dei miei più cari amici dei tempi di Oxford. Emily, penso che sia la persona perfetta per te.»

«Fred...»

«Emily. Questa persona è un gentiluomo, nonché possessore di una cospicua rendita e di una casa tanto bella da fare invidia alla nostra.» afferma con impeto. «Quando lo conoscerai mi darai ragione. È molto affine a te e credo che formerete una incantevole coppia.»

«Dagli almeno una possibilità.»

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