Dopo che i signori Bell si sono congedati, ritorno in salotto per terminare la mia tazza di tè e per godermi il mio tempo di compagnia di Mr. Harrison.
Fred ed Hester sono lì con noi che discutono però della disposizione dei tavoli e lo spazio per danzare.
Vedere Mr Harrison seduto al mio fianco che mi tiene timidamente la mano per paura che qualcuno possa vederci, mi intenerisce e gli stingo un po' di più la mano. Ovviamente le nostre mani incrociate sono ben nascoste dalla mia gonna.
Quanto vorrei sentirlo più vicino, quanto vorrei baciarlo.
So che non dovrei dirlo, ma è quello che vorrei fare. Capire cosa si prova baciandolo.
Credo che sia fondamentale.
E se non mi piacesse? E se non sapesse baciare?
So che sono pensieri stupidi e superflui, ma da un bacio si possono capire tante cose e inizio a sentirne il bisogno. Con il Capitano Grower mi sentivo così coinvolta che dopo il nostro primo bacio abbiamo sempre cercato un'occasione per darcene uno.
Ho paura.
Ho paura che non sia lo stesso.
Ha paura che non proverò più quelle sensazioni.
Sorseggio il mio tè per calmare le mie paure e guardo Mr. Harrison che scopro già intento ad osservarmi.
Gli sorrido imbarazzata, ma lui mi scruta con sospetto. Sa esattamente che sto pensando a qualcosa. Adoro questo di lui.Qualche momento più tardi, sento il bisogno di fare una passeggiata in giardino. Mr. Harrison si è offerto di farmi compagnia e con noi, a qualche metro di distanza c'è la mia cameriera personale.
Di tanto in tanto mi stritolo le mani mentre Mr. Harrison cataloga tutti i fiori in giardino.
I miei pensieri però stanno prendendo il sopravvento.
Penso a quanto vorrei che Mr. Harrison fosse tanto audace da prendermi da parte e baciarmi. Penso a cosa potrei provare e il pensiero di rimanere delusa mi sta facendo impazzire. Mi sento come se fossi in trappola. Penso al fatto che se non dovesse piacermi, dovrò stare con una persona di cui non apprezzo i baci e poi immagino che la nostra futura relazione possa solo che tracollare.
Non sono poche le coppie che conosco che hanno un matrimonio solo di facciata. Il marito lascia la casa per raggiungere qualche squallido bordello e la moglie si volta dall'altra parte e fa finta di non accorgersene.
Non potrei sopportare questo tipo di relazione.
Soprattutto non riesco a pensare di tradire il mio futuro marito. Dovrei amarlo ed essergli devota, piuttosto.
«Ditemi, Miss Anderson.» mi richiama alla sua attenzione. «Vi prego, ditemi cosa occupa i vostri pensieri. A me non riuscite a nascondere il vostro stato d'animo.»
Lo guardo dritto negli occhi, ma non riesco a proferire parola, ho paura che tutto ciò che vorrei dire, uscisse fuori come un fiume in piena e non riuscirei più a fermarmi.
«State pensando a lui?» mi chiede egli ferito. Sappiamo entrambi a chi si riferisce, non c'è bisogno di dirlo.
Lo guardo e ancora non riesco a rispondere.
Lo guardo e vedo nei suoi occhi tutta la delusione che prova al solo pronunciare quella domanda.
Vorrei rispondere ma cosa dovrei dirgli?
Provo a pronunciare anche solo una parola, ma le lettere mi muoiono in gola.
"No!" Vorrei urlare, ma non ci riesco.
Mi volto dalla parte opposta alla sua e quasi mi salgono le lacrime agli occhi. Non voglio deluderlo.
Noto che Emma si tiene a debita distanza che quasi non la vedo. Siamo abbastanza lontani dalla casa e gli alberi fanno un'ottima copertura. Ciò mi fa trovare una nuova forza e mi dà la spinta.
Mentre mi volto verso Mr. Harrison egli inizia a parlare.
«So che non...»
Non riesce completare la frase perché le mie labbra sono sulle sue e le impegnano in un timido bacio.
Resta tale solo il tempo di far rendere contro a Mr. Harrison cosa sta succedendo, poiché dopo qualche secondo egli diventa più audace e mi bacia con fervore, catturando le mie labbra.
Tremo, non solo perché sono tanto emozionata per il mio gesto, ma per quanto mi piaccia il nostro bacio. Mr. Harrison ha portato le sue mani sul mio viso mentre le sue labbra giocano con le mie. È dolce e delicato, come lui, ma anche deciso.
Sento le farfalle allo stomaco e non riesco a pensare ad altro se non a lui e questo bacio.
Mi sento sopraffatta da così tante emozioni che non mi sembra vero.
Tutti i miei pensieri, tutte le mia paure, sono svanite nel nulla.
Spengo il cervello e mi faccio guidare dal mio cuore.
Mi godo il nostro primo bacio e lo racchiudo nei miei ricordi speciali.
Non so quando duri, ma quando ci stacchiamo sono ancora così sopraffatta che sento il bisogno di abbracciarlo.
Dopo questo, tutto è cambiato.
Tutto è migliorato.
Nessuno dei due proferisce parola, ma sentiamo l'uno il cuore dell'altro battere all'impazzata, essendo ancora abbracciati.
Ci stacchiamo, ma Mr. Harrison sente il bisogno di baciarmi una seconda volta e lo fa. Dolcemente e velocemente.
Gli sorrido emozionata e felice. Non credo ancora a quello che ho fatto e cosa sia successo dopo.
«Miss Anderson, non potete nemmeno immaginare quanto sia felice in questo momento.» mi confessa sincero. «Speravo di riuscire a baciarvi un giorno, ma mai nessuna occasione mi è sembrata giusta.»
«Le cose più belle accadono quando meno te lo aspetti.» replico emozionata.
«Sono d'accordo.» mi sorride complice. Fa una pausa e mi prende le mie mani tra le sue. «Oggi, sono venuto con l'intento di riuscirvi a porvi una domanda importante. Questo era oltre la mia immaginazione.»
Credo che ci siano tutti presupposti per essere una coppia duratura. Io e Mr. Harrison ci completiamo a vicenda.
Egli riflessivo, io impulsiva.
Egli dolce, io più dura.
Egli attento, io più sbadata.
Dove non arriva lui, arrivo io.
Tutto ciò è speciale e da custodire.
«Quello che sto cercando dire e chiedervi..» mi dice con un piccolo impercettibile fremito. «Posso essere il tuo cavaliere al matrimonio di tuo fratello?» finisce tutto d'un fiato.
Lo abbraccio forte. «Certo che si.» rispondo felice.
Quando mi stacco, Mr. Harrison mi attira a sé per darmi un ultimo bacio prima di rimetterci in cammino verso casa, mano nella mano.
Non manco di fare l'occhiolino alla mia cameriera personale quando le arriviamo vicini, so che manterrà il segreto.

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Libera di scegliere
Ficção HistóricaQuesta è una storia che parla di una donna dell'Alta Società londinese dell'epoca Regency. Lei sa bastarsi da sola e non accetterà nulla in meno del vero amore per un matrimonio. Quando però la sua famiglia, inizia a decidere per lei, come se non a...