Casualità

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Il rumore dei miei passi risuona nella hall dell'edificio, sembra quasi che il pavimento sia diventato un amplificatore. Cerco di velocizzare il mio passo e allo stesso tempo di non inciampare e ritrovarmi per terra. Per colpa di un incidente sto facendo tardi al lavoro, maledico come sempre l'universo che non ha nient'altro da fare se non rendermi la vita più difficile. Decido di salire le scale nella speranza di arrivare prima, so per certo che una volta arrivata ci sarà il capo settore a lamentarsi di tutto quello che combino. Non sembro esserle simpatica, stringo i pugni, maledetto universo. Finalmente raggiungo il piano dove si trova il mio ufficio e una donna di giovane età si dirige verso di me. Eccola, il demone. Faccio un respiro profondo e mi preparo allo scontro.
<<Sei in ritardo!! >> stridula con la sua voce acuta
<<Avete ragione capo settore, mi assumo le mie responsabilità >> chino la testa per non doverla guardare negli occhi.
<<Non me ne frega nulla delle tue responsabilità, muoviti!! >> gira sui tacchi e si dirige verso il suo ufficio facendo oscillare la lunga coda di cavallo.
Mi muovo anche io per iniziare a lavorare, di certo non ho voglia di fare gli straordinari. Attualmente lavoro in un'azienda specializzata nell'organizzare eventi artistici, il mio settore si occupa di allestire le gallerie d'arte. Mi siedo alla mia  scrivania, sistemo la borsa e accendo il computer.
<<Ti ha di nuovo fatto la ramanzina? >> mi chiede la mia collega e vicina di scrivania.
Mi massaggio le tempie e sconfortata le racconto tutto, come sempre. Eravamo compagne alle superiori e anche buone amiche, ma poi lei andò a studiare all'estero e ci perdemmo di vista. E poi, forse per una volta l'universo mi ha sorriso, ci siamo ritrovate ad essere colleghe.
<<Darcy non so più cosa fare>> appoggio il viso sulla scrivania lamentandomi come una bambina.
<<Sopporta con me, non sei da sola. Su mettiamoci al lavoro>> mi sorride dolcemente e tutte e due ci attiviamo.
Controllo le nuove email e inizio a leggerle una ad una, dopo una trentina di minuti inizio a sbuffare. Non è arrivato niente di interessante, come sempre d'altronde. Poi una notifica appena arrivata attira la mia attenzione, clicco e il mio cuore inizia a battere velocemente. Non è possibile, ho di certo letto male. Mi copro la bocca e rileggo più volte il testo per assicurarmi che sia tutto vero.
<<Che succede Nymphe ? >> chiede la mia vicina avvicinandosi a me per vedere cosa mi avesse sorpreso così tanto.
<<Non ho letto male, vero? >>
Anche lei sgrana gli occhi e ci voltiamo tutte e due a fissarci. Stiamo per esultare a gran voce quando all'improvviso la porta dell'ufficio del capo del nostro settore si spalanca.
<<DENEUVE>> urla con voce strozzata << nel mio ufficio, IMMEDIATAMENTE! >>
Rimango immobile, poi con le gambe che tremano e la gola secca mi alzo. Darcy mi augura buona fortuna e subito riprende a lavorare. Entro nell'ufficio e chiudo la porta alla mie spalle, era tutto troppo bello per essere vero. Mi fa segno di sedermi di fronte alla sua scrivania.
<<Allora? Non hai nulla da dirmi? >>mi squadra da capo a piedi.
Deglutisco e cerco di capire cosa vuole sentirsi dire.
<<Le hai guardate le email? >> si siede mentre continua il suo interrogatorio.
<<Si>> dico con voce rocca, cerco di schiarirmi la gola <<Perché?>>
Alza un sopracciglio e continua a fissarmi con quel suo modo di fare altezzoso.
<<Mi hanno avvisato del tuo prossimo incarico >> incrocia le braccia al petto.
<<Oh>> poi realizzo che l'email di prima è reale.
<<Terra chiama Deneuve, Terra chiama Deneuve>>
Aggrotto la fronte, un giorno o l'altro andrà a finire che la strozzo. Se non fosse per lei andrei al lavoro saltellando dalla felicità, ma a quanto pare non è possibile.
<<Spiegami com'è successo>> inizia a sistemare delle carte tanto per far sembrare di essere molto impegnata.
<<Pensavo che mi potesse dare lei una spiegazione >> chiedo confusa.
Ridacchia, smette di muoversi e rimane immobile a fissarmi sorridendo in modo strano.
<<Non ci credo che una dipendente del tuo calibro sia riuscita ad ottenere un incarico diretto con il capo della nostra compagnia>>
In effetti anche io sono stupita dell'accaduto, non vedo però dove sia il problema.
<<Significa che il signor Kim Namjoon ha chiuso gli occhi e ha pescato a caso>> fa schioccare la lingua sul palato <<tra un'ora hai l'incontro con l'ospite >> mi fa segno di uscire dall'ufficio.
Mi alzo salutandola e ritorno alla mia postazione di lavoro.
<<Quindi? >> chiede Darcy.
<<Lavorerò con uno dei clienti più fidati del capo>> sorrido emozionata.
<<Dobbiamo festeggiare allora!>>
Annuisco e continuiamo a parlare per un po' fino a quando non ci ricordiamo che siamo al lavoro. A venti minuti dall'incontro qualcuno fa ingresso al nostro piano, tutti si alzano.
<<Il capo! >> qualcuno sussurra sottovoce.
Ci alziamo anche noi per salutarlo, lo osservo da lontano. Alto, con le spalle larghe, ben vestito e con un carisma impressionante. Ci guarda uno ad uno e quando arriva a me si sofferma a guardarmi per qualche millesimo di secondo. Come sempre mi sono già fatta mille film mentali, eppure sembra quasi che mi stia sorridendo. Ricambio come una scema, lui si gira e si avvia all'ascensore. Sento il cuore battere e le mie gambe diventano di gelatina, se da un lato sono felice di poterlo incontrare, dall'altro sento la pressione del non fallire. Chissà che tipo di persona è, tutti lo descrivono come un gentiluomo che sta sulle sue, amante dell'arte e gran oratore. Manca un quarto d'ora all'appuntamento, decido di andare a prendere un caffè e poi mi dirigo in bagno per vedere se ho un aspetto decente. Prendo l'ascensore e mi stringo le dita presa dall'ansia, arrivo all'ultimo piano dove si trova l'edificio del capo. Esco e cammino cercando di rilassarmi, improvvisamente nasce in me il dubbio sul perché mi abbia scelta. Le parole del capo del mio settore continuano a risuonare nella mia testa. Mi fermo di fronte alla porta dell'ufficio, respiro più volte e poi spingo la porta.
<<Buongiorno signorina Nymphe Deveune >>

PHILOPHOBIA, the Fear Of Falling In Love (Kim Namjoon)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora