Il Piano Di Hayoon

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Ormai Taehyung ha finito di raccontare già da diversi minuti, mi guarda afflitto dopo aver riportato alla luce i dolori del passato. Io, invece, sto tremando come una foglia. Il panico ha pervaso il mio corpo, mi torturo le mani e sento un groppo alla gola che mi impedisce di parlare. Com'è potuto succedere tutto ciò? Forse avrei dovuto dire a Tae che non ne volevo sapere nulla di quella storia, purtroppo la curiosità vince sempre su tutto.
<<Non penso che lo stesso possa succedere anche con te>> il coreano mi afferra una mano << Perchè sarebbe già accaduto e noi due non saremmo qui a parlare>> cerca di tranquillizzarmi.
Finalmente riesco a deglutire.
<<Certo>> balbetto evitando i suoi occhi nocciola.
Ritiro la mano e mi dirigo verso il rubinetto, prendo un bicchiere e lo riempio d'acqua che sorseggio lentamente. Il suo racconto è congelato nei miei pensieri, immobile e fisso davanti a me.
<<Sei arrivato>> Namjoon spezza i miei pensieri e mi volto subito a guardarlo.
Un brivido percorre la mia schiena, la sua figura alta e grossa mi mette improvvisamente a disagio. Pericolo. Le unghie delle mie mani  si infilzano nei palmi, ecco le care e vecchie cattive abitudini che tornano a perseguitarmi.
<<Nymphe ci stai ascoltando?>> mi richiama il boss mafioso.
<<Eh?>> lo guardo con occhi spalancati.
La ragazza è morta per mano della famiglia di Namjoon, l'amore che lei provava per lui non doveva essere ricambiato. Dovrei forse chiedere a lui se tutto ciò che mi ha raccontato Tae è vero? Tremo, qualcosa mi blocca.
<<Nymphe>> la sua voce si alza di un tono e con poche falcate mi raggiunge << apri le mani>> me le prende e senza fare troppo sforzo le apre e inizia a massaggiarmi i palmi.
<<Stai male? >> mi analizza da capo a piedi e poi sposta il suo sguardo su Taehyung << Che le hai fatto?>> ringhia.
<< Tua madre...>> lo persuado, non è il momento per chiedergli certe cose.
<<L'ho convinta a metà>>
<<Nel senso?>> la mia mente nel mentre viaggia ancora e ripercorre parola per parola il racconto del ricciolino.
<<Dobbiamo fare a modo suo>>

Stringo la tazza calda, Hayoon ha fatto riunire diverse persone attorno ad un tavolo, Jimin, Jungkook, Moriat, Taehyung, Hoseok, Yoon-gi e Jin il quale si è seduto vicino a me e fissa intensamente le mie mani.
<<Ti vedo preoccupata>> mi sussurra lo psicologo.
<<Penso sia normale>> cerco di sviare il discorso, so che lui vuole essermi d'aiuto, ma non credo sia il posto giusto per fare una seduta.
<<Bevi la camomilla, ti aiuterà a farti rilassare>> il giovane dottore seduto alla mia destra mi prende un polso.
Chissà cosa gli ha detto Namjoon, spingo via dolcemente la mano di Jungkook e gli mostro un sorriso amareggiato.
<<Siete tutti e due testardi>> sbuffa mettendo il broncio.
La dolcezza pervade il mio corpo nel vedere la sua buffa espressione che fa a pugni con i tatuaggi e i piercing.
<<Fammi vedere>> nel veder mutare la mia espressione ritenta un approccio da dottore.
<<No>> incrocio le braccia al petto come una bambina e questa volta sono io a mettere il braccio.
<<Non fare come Yoon-gi>> protesta l'altro.
Jin e Hoseok sghignazzano divertiti, mentre il coreano preso in causa non sembra essere molto divertito.
<<Facciamo dopo>>
<<Così puoi filartela?>> Jungkook ha già previsto il mio piano.
Taehyung, nel mentre, ci guarda un misto tra confuso e divertito allo stesso tempo.
<<Tae dille qualcosa>> questa volta il coreano dagli occhi neri cambia strategia.
<<Io?>> risponde il ricciolino preso alla sprovvista, una ruga si forma sopra alle sue sopracciglia.
<<Sbagli persona a cui chiedere aiuto>> gli faccio la linguaccia e in quell'istante Hayoon fa il suo ingresso.
Stupita mi osserva ferma sulla porta, imbarazzata mi porto una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
<<Facciamo i seri>> ci guarda uno ad uno e poi si siede a capotavola.
Poco dopo ci raggiunge anche Namjoon che invece di sedersi vicino alla madre chiede a Jin di fargli un po 'di spazio vicino a me. Sento la sua mano calda posarsi sul mio ginocchio, come se mi avesse ghiacciata per un attimo trattengo il respiro. Prima o poi dovrò chiedergli se Taehyung ha detto la verità.
<<Ora ascoltatemi attentamente, vi illustro il piano a cui ho pensato a fondo>>
Il piano della coreana include una sola persona: la sottoscritta. La quale dovrà intrufolarsi come cameriera, impararsi la planimetria dell'edificio della famiglia di Taehyung, trovare Idaho e liberarlo. Namjoon ovviamente non l'ha presa bene, subito ha aggredito la madre con pesanti parole e lei ha risposto senza problemi, due draghi inferociti. Jin tenta in tutti i modi di farli ragionare per arrivare ad un accordo, ma i due sembrano essere troppo impegnati a incendiarsi. Mi faccio piccola al fianco di Jungkook che non sa proprio cosa fare. Yoon-gi  parla con Tae di chissà cosa e io come una fessa guardo il caos che domina la stanza. Anche Moria cerca di dividere madre e figlio senza risultato, sembra essere proprio un ottimo piano. Noto che Hoseok mi guarda leggermente preoccupato. Respiro diverse volte.
<<La decisione finale spetta solo a me>> urlo all'improvviso.
Tutti si zittiscono.
<<Non ti manderò in pasto alle bestie>> Namjoon sposta il suo sguardo su di me.
Intimorita mi porto le ginocchia al petto.
<<Decido io...>> balbetto evitandolo.
<<Perdonami...>> si avvicina e mi abbraccia << ho alzato la voce, scusa>> dice sincero.
<<Anche io sono d'accordo con Nam>> Taehyung interviene
<<E pensi di avere diritto di parola?>> gli domanda Hayoon stringendo i denti.
L'altro ammutolisce.
<<Nymphe non sarà in pericolo, noi saremo sempre pronti ad intervenire>> Yoon-gi prende parola << Non ti lasceremo sola>> mi dice.
Annuisco.
<<Bene è deciso>> la donna mi sorride soddisfatta e orgogliosa della mia scelta.
Nessuno ha interpellato Jimin, il quale per tutta la discussione non ha emesso una sola parola ed è il primo a lasciare la stanza senza nemmeno farsi notare.

<<Ripensaci, ti prego>> subito dopo che la riunione si è sciolta, Namjoon mi persuade a cambiare idea afflitto dalla paura.
<<Nam>> lo riprendo mentre attraversiamo i lunghi corridoi, da quanto non lo chiamavo così?
<<Ho paura che ti possa accadere qualcosa>> si ferma davanti alla porta dei suoi appartamenti e mi accarezza il viso << non essere impulsiva, non questa volta>> socchiude gli occhi.
<<Starò bene>> gli prendo la mano << Sul serio>> sorrido nascondendo il terrore.
<<Dimmi quello che devi dirmi>>
Mi conosce fin troppo bene e sa che ho il tremendo bisogno di chiedergli qualcosa, riesce a vedere  persino da lontano la mia impazienza.
<<Dopo aver salvato Idaho ne riparleremo, ora vorrei riposare un po' se non ti dispiace>> apro la porta e lui mi segue fino in camera.
<<Mi sdraio anche io>> balbetta quando sto per aprire bocca.

PHILOPHOBIA, the Fear Of Falling In Love (Kim Namjoon)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora