Promettilo

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<<Io sono coinvolto in uno scambio illegale di opere d'arte >>
Trattengo il respiro.
<<Perché? >> chiedo senso fiato.
<<Per tenere al sicuro questi oggetti, molte persone vedono solo il loro valore monetario >> stringe i pugni.
Mi sento quasi rilassata a sentire la sua risposta, in fondo non ha brutte intenzioni a riguardo.
<<È una bugia anche questa? >>
<<No>> mi risponde sicuro.
Annuisco, continuo però a non capire perché lo fa in modo illegale.
<<Hai rubato... >>
Lui rimane silenzioso e distoglie lo sguardo da me.
<<Lui non ha mai capito>> ringhia a denti stretti.
<<Quindi la compagnia è solo una copertura per tenere tutto sotto controllo?! >> realizzo solo in seguito il collegamento al suo lavoro.
<<Non metterei mai in mezzo persone innocenti. Se mai dovesse venire fuori qualcosa mi prenderei le mie responsabilità >> si siede su una delle sedie e si toglie la giacca <<Ti ho bagnato il pavimento, scusami >> sospira asciugando con l'asciugamano.
<<Fa niente, dovresti tornare a casa a cambiarti>> mi lascio andare sul divano.
<<Manterrai il mio segreto? >> mi fissa con sguardo duro.
<<E tu la smetterai di scomparire e ricomparire come e quando ti pare? >> gli domando sbuffando.
Aggrotta la fronte.
<<Dicono che non vuoi mai nessuno al tuo fianco e non dico come bodyguard>> sussurro sottovoce.
Si tortura le mani e digrigna i denti.
<<Sono solo stupide voci di corridoio, semplicemente non trovo senso in tutto ciò >>
Mi guardo i piedi, perché dice così? È sul serio vero che non gli interessa o c'è qualcosa di più? Un tuono mi spaventa, mi alzo per guardare fuori dalla finestra.
<<Grandina>> mi mordo il labbro, non può certo uscire con questo tempo <<Meglio che aspetti ad uscire>>
Decido di preparargli un infuso caldo e di dargli una coperta che però non accetta.
<<Ti prenderai il raffreddore>> lo ammonisco sbadigliando.
Lui non dice nulla, rimane seduto dandomi le spalle mentre io scaldo l'acqua. Seguo la linea della sue spalle, del collo e della schiena. La maglia gli sta un po' stretta, come se non fosse sua. Si gira a guardarmi con la coda nell'occhio e intravedo gli occhi da drago che non hanno niente a che fare con il suo viso pieno.
<<Tisana? >>
<<Grazie>>
Gli verso in una tazza dell'acqua calda e gliela appoggio sul tavolo mentre io mi siedo sulla sedia di fronte.
<<Va tutto bene al lavoro? >> mi chiede senza motivo.
Annuisco, sarebbe bello potergli raccontare del direttore ma non sarebbe giusto nei suoi confronti.
<<Gira voce che il vostro direttore sia una persona particolare >> un mezzo sorriso compare sul suo viso mostrando due fossette sulle guance.
Di nuovo mi sale la tentazione di pizzicargli le guance.
<<Sono muta come un pesce >> sorrido anche io e per un attimo ci dimentichiamo di tutto.
Come sempre la sua espressione cambia, ritira tutto e torna serio. Ogni volta mi illudo che Namjoon non smetta di sorridere e mi mostri il vero se stesso.
<<Non smette di grandinare>>
<<Idaho mi starà già venendo a prendere >>
Un tonfo sordo alla porta mi fa scattare in piedi.
<<CAPO! >> urla qualcuno inferocito, Namjoon si alza per andargli ad aprire <<AVETE SPENTO IL CELLULARE>> Idaho entra scuro in viso.
<<Vuoi essere rasato a zero? >> gli chiede il suo capo avvicinandosi.
Ancora rimango allibita dalla differenza di altezza dei due, Namjoon svetta sul bodyguard senza problemi.
<<Mi avete fatto preoccupare... >> borbotta l'altro ammutolendo.
<<Aspettami fuori>> lo chiude in corridoio e si appoggia con la forte contro la porta.
<<Sei scappato >> rido divertita.
Una sua occhiata data senza neanche voltarsi mi fa rabbrividire, poi improvvisamente muove qualche passo verso di me e alza la mano. Sembra quasi tentato dal ritirarla, si sforza per farla avvicinare a me. Di nuovo mi sto chiedendo se per caso puzzo. L'appoggio sul mio capo e la sua enorme mano mi accarezza i capelli. Il mio cuore si tuffa dal trampolino più alto e le farfalle nel mio stomaco impazziscono. Mi guardo i piedi timorosa nel vedere la sua reazione e del fatto che possa vedermi arrossire.
<<Buonanotte>> sussurra con voce calda mentre ritira la mano <<Mi spiace crearti tutti questi problemi >> mi rivolge un sorriso dispiaciuto che per la prima volta mi mostra privo di rimorso.
<<'Notte>> lo accompagno la porta ma prima che possa uscire lo blocco.
<<Una promessa>>
Namjoon china la testa confuso, forse non mi ha sentita.
<<Ovvero? >>
Deglutisco, se ha sentito perché si è fatto così vicino? I suoi occhi scrutano i miei fino nel profondo del mio animo.
<<Io smetto di frugare>> sono sicura di tutto ciò? << E tu non mi lasci >> mi sento una bambina più che mai.
Sbatte le palpebre più volte, non sta ancora scappando.
<<Vuoi la mia compagnia? >>
La sua domanda mi gela le membra, vorrei ridere, se io ho fatto la figura della bambina l'ha fatta anche lui.
<<Accetti? >>
Namjoon si rimette dritto e chiude gli occhi a mandorla pensando alla mia proposta.
<<Non metterai più il naso dove non devi? >>
Faccio sì con la testa.
<<Va bene >> apre la porta e mi guarda un'ultima volta <<Fai la brava>> sussurra mentre se ne va.
La porta si chiude e io rimango immobile a fissarla. Un'ondata di calore mi travolge in pieno, ho appena sancito una promessa con Kim Namjoon e lui ha accettato quasi ad occhi chiusi. Mi tuffo sul divano e stringo tra le braccia un cuscino. Mi imbarazzo di me stessa, come con il dottore, anche su Namjoon ho avuto pregiudizi ancor prima di conoscerlo. È un mio brutto tratto in cui ricado sempre senza volerlo. Sorrido ripensando alla mano di lui sulla mia testa, ma di seguito mi ricordo pure delle sue labbra vicino al mio orecchio. Stremata da tutte queste emozioni mi dirigo a letto dove mi addormento in batter d'occhio.

Kim Namjoon si siede nel sedile del passeggero e aspetta che il suo bodyguard metta in moto l'auto.
<<Che succede? >> chiede confuso.
<<Potevate dirmelo che uscivate>> risponde Idaho guardandolo attraverso lo specchietto.
Il capo non risponde e cerca di non incrociare il suo sguardo.
<<Avete pure indossato la mia maglia dalla fretta>> ridacchia.
Namjoon lo squadra.
<<Idaho>>
<<Mi scusi, mi scusi. Parto eh>> continua a sorridere, a quanto pare il suo capo, nonostante tutto, sembra essere felice.

PHILOPHOBIA, the Fear Of Falling In Love (Kim Namjoon)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora