PHILOPHOBIA, the Fear Of Falling In Love (Kim Namjoon)

La Villa

<<Sei in pericolo>> stringe il bordo del tavolo con le sue enormi mani <<ti ricordo che qualcuno ha tentato di avvelenarti>>
<<Lo so>> incrocio le braccia al petto.
Si sistema la cravatta sospirando e dopo avermi lanciato un'ultima occhiata si alza.
<<Fai la brava>>
Sento un tuffo al cuore. Rimango con le labbra socchiuse, non so cosa dire. Tento di rialzarmi ma il bodyguard mi fa risiedere.
Namjoon per l'ennesima volta mi lascia con ancora più dubbi di prima. Stringo i pugni.
<<La riaccompagno alla sua stanza>>
<<Faccio da sola>> rispondo stringendo i denti e con furia prendo le stampelle e me ne torno in stanza.
L'uomo mi segue e controlla che io entri, infine se ne torna nella sala da pranzo. Chiudo la porta alle mie spalle e mi siedo per terra. Non può tenermi rinchiusa qui come un uccellino in gabbia. Una lampadina si accende nella mia testa. Mi rialzo in fretta e apro la porta, guardo a destra e a sinistra per vedere se c'è qualcuno. Visto che non posso tornare a casa almeno deve lasciarmi fare qualcosa. Con l'aiuto delle stampelle mi dirigo dall'altro lato del corridoio che finisce con una svolta a destra e una a sinistra.

Inizio a vagare senza sapere dove mi trovo, provo aprire le porte ma la maggior parte sono chiuse. Finalmente una si apre, entro incuriosita. Un'enorme serra si presenta davanti ai miei occhi, ci sono piante ovunque, sul pavimento, sulle pareti e pure sul soffitto. Rimango strabiliata da tutta quella natura. A quanto pare chiunque sia il proprietario della villa deve avere una vera e propria passione per le piante. Contenta della mia scoperta chiudo la porta e riprendo la mia ricerca sui segreti di questo posto. Poco più avanti trovo la biblioteca e anche una sala con un camino. Girovagando noto che praticamente tutte le porte erano chiuse a chiave, sbuffo spazientita. Giro in un corridoio senza porte, c'è n'è una sola in fondo. Velocizza il passo e in poco tempo la raggiungo. Una chiave è infilata nella serratura, spingo la porta già semi aperta. Socchiudo gli occhi per tentare di intravedere qualcosa all'interno della stanza buia. Un luccichio attira la mia attenzione è muovo qualche passo in quella direzionee Accarezzo l'oggetto, sembra la cornice di un quadro. Inizio a tastare in giro e mi rendo conto che c'è uno scaffale in legno. Cosa contiene questa stanza? Inizio ad abituarmi all'oscurità e inizio a mettere a fuoco quello che mi sta intorno. File di scaffali in ferro contenenti opere su opere occupano l'intera stanza, anzi l'intero magazzino. Mi copro la bocca presa dal panico. Cosa ci fanno qui tutte queste opere? Sento che non dovrei stare qui e immediatamente esco e chiudo la porta.
Con passo veloce torno nella mia camera con mille pensieri.
<<Signorina>>
Ignoro la voce presa dal cercare una risposta a quello che ho visto.
<<Signorina! >> la governante si para davanti a me <<Dov'è andata? >>
<<Io… cercavo la biblioteca per leggere qualcosa, ma penso di essermi persa >> le divo la prima cosa che mi passa per la testa.
<<Torni in camera, non le è permesso girovagare>> arrabbiata mi riporta al mio letto.
Sembra essere più preoccupata per il fatto che sto girando da sola per la villa che per la mia salute. Mi siedo sul divano della mia stanza prendendo il mio telefono. La signora mi riprende un'altra volta per il mio comportamento e poi se ne va. Dovrei chiedere a Namjoon di quel magazzino? Ha detto che la villa non è sua quindi non ci vedo nulla di male a chiederglielo. Una strana sensazione mi fa rabbrividire e se lui fosse coinvolto? Scrollo le spalle e apro Google, cerco il nome del mio capo e inizio a leggere qualche articolo su di lui.
"Kim Namjoon fa una donazione speciale alla galleria d'arte Swan"
"Il Ceo della compagnia Kim scala le classifiche tra le imprese più importanti"
E altri articoli del genere che iniziano a farmi sentire rassicurata. È un brav'uomo, di sicuro non c'entra nulla o non sta facendo nulla di illegale. Spengo il telefono e guardo fuori dalla porta finestra.