Capitolo 10

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Dopo il giorno di riposo che mi ero presa ieri, stamattina sono ritornata all'IPM ansiosa di vedere Ciro ma di lui nemmeno l'ombra.

Prima mi chiama perché voleva sapere perché non ero andata, mi dice che devo assolutamente venire, mi fa intuire che gli manco e poi quando ci sono non si fa trovare.

Non é che ha avuto qualche problema?

Scaccio via dalla testa questo pensiero, non credo sia così, altrimenti ne avrei sentito parlare.

Cammino per il cortile e i miei passi si interrompono quando sento il mio nome provenire da una voce lontana, è Edoardo.

Mi corre incontro. «Ciao Adele»

«Ciao Edo, tutto bene?» gli chiedo curiosa, chissà cosa deve dirmi.

«Tutto apposto, ho qualcosa per te» mi comunica.

Lo vedo mettersi le mani in tasca per estrarre qualcosa da esse infatti prende la mia mano e ci mette dentro un bigliettino.

«Mi raccomando» mi fa l'occhiolino e se ne va via lasciandomi spaesata.

Mi apparto in un angolo più isolato e con impazienza apro il bigliettino per scoprirne il contenuto.

"Ti aspetto stasera in mensa, alle otto, per una cena con me. Porta il tuo sorriso e la tua bellezza -Ciro."

Non ci credo. Che cosa romantica.

Già... romantica. Questo ragazzo è una sorpresa continua. Oddio mio.

Non so come interpretare questa cosa.

Non sarà mica un appuntamento?

Beh in teoria, nonostante il contesto particolare e il luogo nel quale ci troviamo, sembra essere a tutti gli effetti un invito a uscire: quindi un appuntamento.

Ma poi penso che, andiamo, Ciro Ricci può mai essere un tipo da appuntamento?

Sicuramente lui non gli avrà dato questo significato.

Ora non so davvero cosa fare.

Voglio andarci ovviamente. Ma cosa dico a mia madre? Che scusa posso usare? Non potrei mai dirle la verità.

Sono dispiaciuta di questa cosa perché io le racconto sempre tutto ma una cosa del genere no, non posso raccontargliela perché non capirebbe e non approverebbe.

Ma ora come faccio? Ciro non poteva darmi qualche idea o suggerirmi una scusa da utilizzare?

Sospiro rumorosamente mentre penso ad una soluzione.

D'un tratto mi viene un idea ma dovrei coinvolgere le ragazze e facendolo mi troverei costretta a dire che devo vedermi con Ciro e non mi va sinceramente.

Però se voglio andarci mi ritrovo costretta a dover scendere a qualche compromesso e chiedere aiuto.

Mi dirigo dritta nello studio di mia madre, busso dando dei colpetti sulla porta e lei mi dice che posso entrare.

«Mamma devo dirti una cosa» e mi rendo conto che gliel'ho detto con troppa serietà.

Devo assumere un atteggiamento più neutrale e normale possibile per non destare sospetti, devo mostrarmi tranquilla.

«Dimmi, qualcosa non va?» si preoccupa.

«No no» mi affretto a rassicurarla.

«Allora?» mi incita a parlare non capendo cosa voglia da lei.

Nel mentre io resto ancora in piedi davanti a a lei.

«Stasera posso cenare qua?» chiedo di getto.

La sua espressione è da fotografia data la mia richiesta insolita. «Perché?»

𝐅𝐨𝐥𝐥𝐢𝐚 𝐝'𝐚𝐦𝐨𝐫𝐞 || 𝐂𝐢𝐫𝐨 𝐑𝐢𝐜𝐜𝐢.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora