Capitolo 36

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Adele's Pov.

Sono qui con Ciro seduta nuovamente sulle sue gambe dopo essere stati insieme.

Mi sistemo meglio per stare più comoda e faccio qualche movimento di troppo infatti Ciro mi ammonisce con lo sguardo poiché si sta eccitando di nuovo.

«A vuo frní e t movr? Allor oggi over addà frní malament?» continua con i suoi soliti avvisi che non servono a niente.

«E come deve finire? Come prima?» gli faccio uno sguardo complice.

Mi guarda ammaliato e mi da dei ripetuti baci a stampo.

«Si tropp bell, m fai murí» mi dice con voce roca tra un bacio e l'altro e il mio cuore batte più forte del solito.

«Pure tu» ammetto.

«Ah si? Sono bello?» mi chiede pavoneggiandosi.

«Si» rispondo in maniera affermativa.

«E quanto sono bello?» mi stuzzica.

«Te l'ho detto basta» dico divertita.

«No, non l'hai detto, dillo» dice con un tono di chi non ammette repliche.

«Sei bellissimo, va bene?» sorrido.

«Va bene, va bene» sorride stringendomi ancora di più a prima.

Passiamo alcuni minuti in silenzio fino a quando io non decido di romperlo perché mi viene in mente una cosa.

«Perché sei venuto qui prima?» domando.

Quando è arrivato qui in effetti sembrava dovermi dire qualcosa ma poi la passione immagino abbia avuto la meglio.

Lui ridacchia. «Eh, ti dovevo dire qualcosa ma tu me l'hai impedito»

«Te l'ho impedito? E perché che ho fatto?» dico con finto sguardo innocente.

«Nun fa chesta facc, sott sott si pazz comm a mé» mi guarda con passione.

Restiamo abbracciati a guardarci così ancora un po' e il mondo attorno a noi sembra essere un lontano ricordo, quasi un illusione poiché quando siamo insieme nulla sembra avere più importanza.

«Ho parlato con tua madre» comunica all'improvviso ed io mi agito leggermente.

«E che vi siete detti?» chiedo subito.

«Mi ha detto di dirti e rassicurarti sul fatto che ti vuole sempre bene» mi sorride senza mostrare i denti e mi accarezza i capelli.

E sento subito il cuore più leggero.

So che mia madre non potrebbe mai smettere di volermi bene ma in questi giorni sono stata troppo preoccupata ed ho avuto brutti pensieri al riguardo.

Questo mi da una speranza, spero che prima o poi voglia parlarmi, ascoltarmi e magari riappacificarsi con me. So che accadrà ma spero il più presto possibile.

Ma non capisco perché lo sia andata a dire proprio a Ciro.

«E tu che c'entri? Perché l'ha detto a te?» lo guardo sospettosa cercando di capire.

Lui distoglie per un attimo lo sguardo dal mio ed è come se non sappia come rispondermi.

«Sono andato nel suo ufficio per parlarle perché ero preoccupato per te. Non mi ha detto molto solo che erano questioni tra te e lei ma alla fine mi ha detto di dirti ciò che ti ho detto. Lei ti vuole sempre bene amore, non preoccuparti credo che presto si avvicinerà di nuovo a te» mi sorride cercando di infondermi sicurezza.

𝐅𝐨𝐥𝐥𝐢𝐚 𝐝'𝐚𝐦𝐨𝐫𝐞 || 𝐂𝐢𝐫𝐨 𝐑𝐢𝐜𝐜𝐢.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora