Capitolo 42

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Sto pranzando con mia madre nel suo ufficio.

Mi sento così sollevata al pensiero che abbiamo fatto pace, se così si può dire.

Certo mia mamma è rimasta delusa da me e purtroppo ciò che ha provato a causa del mio folle gesto non lo dimenticherà così in fretta.

Ma sono felice che almeno siamo tornate a parlarci serenamente e stare di nuovo insieme.

Abbiamo ordinato una pizza e ce la stiamo gustando qui nel suo ufficio. Quanto mi mancavano questi momenti di quotidianità con lei.

E sono felicissima anche per la pizza, rido per questo pensiero ma è la verità.

«Adele dovrei dirti una cosa» posa una fettina di pizza nel cartone e smette di mangiare.

«Dimmi mamma» la guardo rassicurante.

«Scusami, non riesco ad aspettare che finiamo di mangiare. Sono preoccupata, è da un po' che penso alle parole giuste da usare ma non so proprio come dirtelo» la vedo in difficoltà.

Mi destabilizza questo suo atteggiamento ansioso. Per me è decisamente insolito vedere mia madre così dato che sono abituata a vederla sempre sicura di sé e ad avere tutto sotto controllo.

Tuttavia stavolta è preoccupata per qualcosa.

«Mamma non preoccuparti. Non devi cercare un modo particolare per dirmelo, dimmelo e basta senza giri di parole» alzo gli angoli della bocca per simulare un sorriso cercando di incoraggiarla.

«Ehm ok - sospira per prendere tempo - Massimo ed io stiamo insieme, è una cosa seria. Ci siamo innamorati Adele» mi guarda attenta per capire la mia reazione.

Mi sento subito sollevata. Pensavo chissà quale notizia brutta stava per darmi e invece mi ha appena detto una cosa che mi rende molto felice e che, a dirla tutta, non mi sorprende neanche un po'.

Infatti, dopo qualche secondo dalla sua confessione, un cipiglio confuso prende forma sul mio viso.

Perché me lo dice? Non era scontato?

«Mamma ma già lo so! È evidente, scusami eh» ridacchio.

Mia madre fa una faccia sconvolta. Davvero non l'è sfiorato per la mente il pensiero che io potessi aver già capito tutto?

«L'avevi già capito quindi? E dimmi... che ne pensi?» mi chiede ansiosa.

«Penso tutto il bene di questo mondo. Massimo è un uomo meraviglioso e se ti rende felice io ne sono ancora più felice. Ti meriti di amare ed essere amata di nuovo mamma» le prendo la mano e lei me la stringe.

«Oh piccola mia, davvero pensi questo? Per te non è un problema?» è incredula ma felice di avere in un certo senso la mia benedizione.

«No mamma, ti giuro che per me non c'è nessun problema sono felice per voi e mi sono affezionata molto a Massimo. Sai...» mi blocco.

«Cosa? Dimmi tutto amore» mi rassicura.

«Massimo in alcuni atteggiamenti mi ricorda papà. La sua presenza mi fa bene è un po' come se avessi di nuovo una figura paterna nella mia vita. Però non so se questo è giusto nei confronti di papà» mi rabbuio d'improvviso.

La paura di star mancando di rispetto a mio padre mi fa sentire male.

Mio padre è stato il mio primo grande amore. Lo penso ogni singolo giorno della mia vita e mi manca tantissimo.

Tutt'oggi non credo di essere riuscita a superare la sua morte.

Ma come potrei mai farlo?

L'ho perso quando ero solo una bambina in una maniera così improvvisa e inaspettata che mi ha decisamente segnata a vita.

𝐅𝐨𝐥𝐥𝐢𝐚 𝐝'𝐚𝐦𝐨𝐫𝐞 || 𝐂𝐢𝐫𝐨 𝐑𝐢𝐜𝐜𝐢.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora