Ciro's Pov.
Sto sfrecciando per le strade di Napoli sulla mia moto insieme ad Adele.
Che strano essere con lei in un posto diverso dall'IPM.
Sembra che il mondo sia solo nostro, sembriamo i padroni di queste strade, così belli e innamorati.
Sembriamo essere così liberi, una libertà che però per me finirà tra poche ore.
Mi ha detto che già è andata in moto diverse volte quindi non è una di quelle ragazze che non ha dimestichezza o che ha paura di salirci sopra.
E infatti vedo che non sente nessuno bisogno di aggrapparsi a me per tenersi.
E questo non va decisamente bene, questa situazione deve cambiare e in fretta.
«Perché così lontana?» chiedo alludendo al fatto che non si stia tenendo a me.
Alzo il tono di voce per farmi sentire meglio visto che mentre siamo sulla moto tutti i rumori sono ovattati ed è davvero difficile fare una conversazione.
«Eh?» mi chiede con voce stridula anche lei per farsi sentire.
Credo stia facendo finta di non capire poiché curiosa di sentirmi dire quello che in realtà sto pensando.
Non perdo tempo e accelero un po', abbastanza da farla cadere su di me e sentire le sue mani appoggiarsi ai miei fianchi.
Riporto la velocità a com'era prima e credo abbia capito che l'ho fatto apposta.
Fa un piccolo urletto. «Ciro!» esclama con una nota di divertimento.
Prendo velocemente le sue braccia e le sistemo meglio sui miei fianchi.
«Così va bene» dico soddisfatto.
Lei ridacchia e appoggia e si accoccola su di me appoggiando la sua testa sulla mia schiena.
Ah, piccola, cosa mi stai facendo...
Dopo un po' siamo arrivati a destinazione.
Scendiamo dalla moto, ci togliamo i caschi ed entrambi ci passiamo le mani tra i capelli cercando di aggiustarli.
Lei un po' di più visto che a causa del vento preso in moto ha i capelli un po' disordinati ma la trovo sempre bellissima e adorabile.
Ma che pensieri smielati arriva a farmi fare questa ragazza...
Non è proprio da me.
Io conosco molto bene questo posto ma a quanto pare lei no perché noto che si guarda intorno curiosa e meravigliata.
«Che bello qui» dice contenta dopo aver osservato il panorama davanti a sé.
Ho portato la mia adorata Adele in questa spiaggia molto bella davvero speciale per me.
Qui ci venivo spesso con mio padre, mio fratello Pietro e mia madre.
Qui ho vissuto alcuni di quei pochi momenti in cui mi sembrava di essere un ragazzino normale che passava una bella giornata con la sua famiglia come tutti gli altri suoi coetanei.
Ed in più qui ho vissuto gli ultimi momenti con la mia adorata mamma prima della sua scomparsa.
Cerco di non concentrarmi su di lei ora ma un pensiero a lei va sempre...che ci posso fare, la sua morte mi ha devastato, distrutto.
So che é normale che sia così.
La morte di un genitore, a meno che non si abbiano rapporti, è sempre un grande dolore, ma nel mio caso ancora di più.
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𝐅𝐨𝐥𝐥𝐢𝐚 𝐝'𝐚𝐦𝐨𝐫𝐞 || 𝐂𝐢𝐫𝐨 𝐑𝐢𝐜𝐜𝐢.
Fanfiction«Qual è stata la pazzia d'amore più grande che tu abbia mai fatto?» «Quella che farò a breve» -Storia ispirata alla celebre serie tv italiana "Mare Fuori". Attenzione: per leggere la storia non è necessario aver visto la serie e/o conoscere le din...