2017, New York
QueensPenultima ora del giovedì, biologia.
La maggior parte degli studenti in questa scuola penso che mi guarderebbero male se sapessero che preferisco biologia a chimica; per esperienza personale so che molte persone preferiscono chimica perché si avvicina alla matematica e quindi c'è bisogno di logica, mentre biologia a me invece piace proprio perché è una materia in cui bisogna memorizzare i concetti; non per nulla sono in questo corso di biologia avanzata insieme ad altri pochi pazzi come me.Appena la campanella suona cerco di concentrarmi solo sulle ultime frasi della professoressa che a sua volta cerca di parlare sovrastando i rumori e le voci di quei ragazzi che non appena suona la campanella smettono di ascoltare, sempre che lo stessero facendo prima.
Questa volta però, con la coda dell'occhio vedo la mia migliore amica che mi fa un piccolo cenno di saluto dal corridoio fuori dall'aula. Automaticamente sorrido e una volta aver sistemato quaderno e astuccio nello zaino me lo metto in spalla ed esco dall'aula, scoprendo che Mj sembra essersi volatilizzata nel nulla.
Aggrottando le sopracciglia mi guardo in giro e sbuffo una risata quando la vedo appoggiata al suo armadietto, già in tuta da ginnastica, intenta a leggere Schiavo D'amore di William Somerset Maugham.
Mi avvicino a lei e fisso la copertina blu a scritte bianche del libro con gli occhi socchiusi e le braccia incrociate sotto al seno: "io non ci credo che tu leggi quei libri di tua spontanea volontà" solo quando Mj alza la testa e incrocia il mio sguardo io mi avvicino al mio armadietto per cercare di aprirlo.
"Come se non ti avessi mai visto leggere Il Ritratto di Dorian Gray o Il Giovane Holden"
"Sono entrambi degli ottimi libri, ma leggerli perché la mia professoressa di letteratura me lo impone non è proprio la stessa cosa di leggerli nel mio tempo libero, sai quanta buona volontà mi ci vuole per impormi di leggerli?" Le rispondo mentre smetto di girare a caso la manopola del mio armadietto e comincio a fissarla sospirando.
Mj tiene il libro aperto lasciandoci un dito in mezzo, per poi lasciar cadere il braccio che lo tiene lungo i fianchi e guardarmi di sottecchi: "è tutto okay Sara?"
La guardo e scuoto la testa: "oh sì, è che- l'armadietto che avevo l'anno scorso si è rotto, così mi hanno dato questo, peccato che si inceppa in continuazione, mi tocca cambiare il codice ogni due per tre e... In molti casi non mi ricordo quale dei tremila codici serve per aprirlo, come adesso..."
"Rotto? Come ha fatto ha rompersi?"
Potrei aver usato troppa forza per cercare di aprirlo in un momento di rabbia, per poi dover usare ancora la mia superforza per rompere definitivamente la manopola per il codice e poter recuperare quello che c'era dentro...
Scrollo le spalle: "c'è gente che ruba i cartelli stradali e a quanto pare c'è gente che ruba le manopole degli armadietti. Tu comincia pure ad andare in palestra, io devo ancora cambiarmi"
"D'accordo" annuisce Mj, osservandomi comunque con il suo fare sospetto.Una volta allontanata mi concentro sul lucchetto, e mi servo del mio superudito mentre giro la manopola fino a sentire il rumore di sblocco, mi segno sul quaderno che avevo nello zaino il codice e poi prendo la tuta da ginnastica blu e gialla data dalla scuola, per poi mettere tutto il resto in quel maledetto armadietto e dirigermi nello spogliatoio, prima di arrivare sulle gradinate della palestra insieme agli altri studenti.
Questa storia dei poteri non è mai stata un grosso problema, apparte per questo superudito. Io e Coby siamo rimasti tre mesi alla sede SHIELD dopo l'incidente, ed è lì che Natasha è quasi diventata una seconda madre per me. Mi ha aiutato ad abituarmi alla superforza, cercando di regolarizzarla; qualche trucchetto per l'autodifesa, in modo da poter essere in grado di sapere come poter usare qualunque cosa per difendermi in una qualunque situazione di pericolo.
A fine addestramento, io e Coby potevamo già essere ritenuti agenti dello SHIELD, se mai avessimo voluto. Per il momento quel titolo lo ha solo mia cugina Lillian, che a differenza mia non ha alcuna abilità e se l'è sempre dovuta cavare da sola.Per il superudito però il problema è rimasto per molto più tempo, e ancora oggi continua ad esserlo, a volte.
"Sarà, perché abbiamo la stessa corporatura e nessuna delle due fa nessuno sport, eppure quando finiamo il riscaldamento potrei rimanere sdraiata a terra senza saper più come si respira, e tu invece sembra che sei rimasta seduta tutto il tempo?" Mi chiede una ragazza della mia classe mentre parla con il fiatone e mi appoggia una mano sulla spalla.
"Ehm... Non lo so, costituzione?" o magari super forza, ma si fa per dire.
"Si, è quello che mi chiedo anche io Peter.
Io e Mj, che era affianco a me, ci voltiamo verso un'altra coppia di ragazzi; quello che ha parlato ha la carnagione scura e dai caratteri filippini ed è piegato in avanti con le braccia sulle ginocchia mentre cerca di riprendere fiato, mentre il ragazzo di fronte a me, e a quanto pare il suo migliore amico, ha la carnagione chiara, i capelli castani e gli occhi colore nocciola, ed è semplicemente in piedi di fronte a lui che ci rivolge uno sguardo con un sorriso timido che mi ritrovo ad avere anche io per riflesso.
"Anche la mia credo sia solo... Genetica" risponde l'altro ragazzo, scambiando uno sguardo complice con il suo amico, come a fare una battuta che solo loro possono capire.
"Beh, per quello che mi riguarda, forse dovrei iniziare a fare un po' di palestra" esclama il primo ragazzo mentre raddrizza la schiena e mi guarda con un sorriso, facendomi capire che quella affermazione aveva una nota di sarcasmo.
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𝑴𝑶𝑶𝑵𝑳𝑰𝑮𝑯𝑻 ₁
Action{𝓟. 𝓑. 𝓟.} ❝𝑊𝑒'𝑟𝑒 𝑟𝑢𝑛𝑛𝑖𝑛𝑔 𝑖𝑛 𝑡ℎ𝑒 𝑚𝑜𝑜𝑛𝑙𝑖𝑔ℎ𝑡 𝐶𝑜𝑢𝑙𝑑 𝑦𝑜𝑢 𝑠ℎ𝑜𝑤 𝑚𝑒 𝑡ℎ𝑒 𝑤𝑎𝑦 𝑎𝑔𝑎𝑖𝑛?❞ "comunque sia... Stavo pensando anche a quello che stavi facendo ieri e in questi giorni e lo so. Lo so che mi hai detto d...