𝐑𝐞𝐬𝐜𝐮𝐞

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PETER
Sara appena finisce quella chiamata mette giù il cellulare e dopo aver preso la maschera in mano fa per andarsene, e prima che lo dica io, il signor Stark la richiama.
"cosa?" chiede ma quando Tony comincia a parlare lo riblocca subito
"anzi no stia zitto.... So già cosa sta per dire.... Mi chiederà di lasciar correre, come ha fatto con Peter per le armi he stann costruendo con materiali alieni
Però basta con queste stronzate, perché le darò una rivelazione...
Quelli che hanno le armi, sono gli stessi che hanno appiccato l'incendio e gli stessi che ora hanno sparato a mia madre e di cui conosco le identità quindi.... Ormai diventa una cosa personale o sbaglio?"dice alterata
" Sara-"
" non ho finito...so anche cosa volete che faccia... Volete che mi calmi e che mantenga il controllo.... Ma, altra rivelazione...il controllo.... È sopravvalutato
E io so come è successo, perché è successo e so esattamente cosa fare al riguardo, quindi posso farcela da sola, ma prima di questo c'è mia madre" conclude continuando a indietreggiare fino alla finestra per poi lanciarsi nel vuoto e poi risbucare passando con una ragnatela
" è una piccola te.."commenta Natasha a Tony
" ma che dici?!....
E tu che ci fai ancora qui, inseguila"risponde il signor Stark per poi riferirsi a me e in effetti è quello che faccio

Riesco a raggiungerla proprio nel momento in cui arriviamo in città e si ferma sopra a un palazzo, io pochi passi dietro di lei.
Come me ha il fiato corto ma dalle lenti della maschera noto che socchiude gli occhi, provo a chiamarla ma dopo poco riapre gli occhi e fa per buttarsi a capofitto già dal palazzo, però la blocco sparandole una ragnatela sulla schiena e tirandola indietro per poi prenderle un braccio, lei in risposta con l'altra mano mi colpisce il braccio liberando il suo, però con la mano le blocco l'altro e la cosa si ripete per due o tre volte fino a quando riesco a bloccarle entrambe le braccia
"e lasciami!" dice cercando di tirare indietro le mani ma non mollo la presa
"ti sei accorta almeno che hai ancora addosso il costume?!- dico alterandomi anche io, per poi calmarmi mentre lei si osserva- forse è il caso che ti metti dei vestiti sopra almeno per salvaguardare ancora per un po la tua identità non ti pare?"
Lei mi guarda, per poi sospirare e togliersi la maschera
Wow....pensavo avesse detto qualcosa tipo "ma al diavolo l'identità!"
Meglio per me, perché in caso mi sarebbe arrivato anche un pugno da qualche parte

***

SARA
"mamma!" grido una volta che ho indossato la mia maglia bianca, i jeans e una felpa verde stagno, che tra l'altro credo sia di Peter scusa pit poi te la ridò per poi uscire dal vicolo e correre verso lei a terra con la testa sorretta da May ancora in mezzo alla strada
"mamma, hey...."
"Sara...." biascica
"si si mamma sono qua, non sforzarti, cerca solo di rimanere sveglia d'accordo?
Quanto tempo fai hai chiamato l'ambulanza?" dico riferendomi a May
"a me sembrano passate ore ma saranno stati quindici minuti non credo di più"
Già troppo...
Sospiro e mi giro verso la strada aspettando di vedere quelle luci blu e rosse raggiungerci

***

Entrati in ospedale, portano mia madre in una stanza in cui io non posso essere lì con lei, ma stranamente sono già più calma di prima
A farmi sparire completamente l'ansia è la curiosità di vedere una bimba a me familiare a non molte sedie dalla mia.
Mi alzo e mi metto nella sedia di fronte alla mia guardando come fa andare su e giù le gambe nel tentativo di far passare i secondi
A

ppena alza lo sguardo e i suoi occhi verdi incontrano i miei marroni, ha la stessa reazione di quando ci siamo incontrate per strada, scende dalla sedia e mi abbraccia forte
"il destino vuole che ci troviamo spesso eh Sophie? Come stai piccola?"
"io sto bene" dice con la sua solita voce da bambina innocente
"c'è uno dei tuoi genitori che non sta bene? Si sono feriti oggi?"
Scuote la testa
"la mia mamma è lì in quella stanza, ogni tanto deve venire in ospedale e ci sta tutto il giorno-osservo dentro la stanza e noto la donna in questione molto pallida e con una sacca di sangue attaccata al braccio- quando ci sono le infermiere mi dicono di stare fuori, ma tanto non capisco mai quello che dicono
Invece c'è quell'uomo laggiù che mi fa paura, non so perché"
Guardo nella direzione che mi indica e vedo Christopher fermo all'ingresso tenuto sott'occhio da una guardia
Oh, lo so io perché hai paura di lui...
Quando guarda nella mia direzione sfodera un ghigno e sento le braccia della mia piccola amica aggrapparsi meglio alla mia gamba

𝑴𝑶𝑶𝑵𝑳𝑰𝑮𝑯𝑻 ₁Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora