Capitolo 15

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"Lasciate le redini, my lady, vi prendo io" cercò di convincerla William.

Lei aveva troppa paura e stringeva le redini sempre di più, ma alla fine sentì le mani farle male e fu costretta a lasciare la presa. 

Si sentì cadere all'indietro, ma subito due mani forti l'afferrarono all'altezza della vita, accompagnandola nella discesa. La caduta fu troppo violenta però e William perse l'equilibrio. Caddero entrambi sul prato. La caduta di Catherine fu attutita dal petto di William che era sotto di lei e che aveva fatto in modo che non si facesse male.

"State bene? Vi siete fatta male?" chiese William preoccupato.

Catherine scoppiò a ridere e non riusciva più a smettere. Scivolò su un fianco, finendo in mezzo al prato, e continuò a ridere, tenendosi la pancia.

"Perché ridete?" chiese William, girandosi su un fianco e poggiando il peso su un gomito, mentre la guardava dall'alto.

"È stato tutto così...così divertente" disse, cercando di smettere di ridere, mentre alcune lacrime avevano iniziato a rigarle il volto.

Pian piano si calmò e si voltò verso William, che la guardava estasiato.

"Perché mi guardate in quel modo?"

"Avete gli occhi dello stesso colore del cielo" disse, non riuscendo a staccare gli occhi dal suo volto. "Siete bellissima e mi piace da morire vedervi ridere".

Lei fece un sorriso imbarazzato e si tirò su. Subito dopo William fece la stessa cosa.

"Allora? Perché mi avete portata qui?" chiese lei.

"Se vi chiedessi di chiudere gli occhi e di fidarvi di me, lo fareste?"

Catherine sembrò pensarci per un attimo, si morse il labbro inferiore e poi annuì. William le sorrise e si avvicinò. Non appena la ragazza chiuse gli occhi, lui l'afferrò per le spalle, guidandola.

"Non mi getterete in un burrone, vero?" chiese lei, ridendo.

"Non vi preoccupate, non potrei mai farlo" la rassicurò.

Avanzarono di qualche passo. Catherine sentì il suolo sotto i suoi piedi cambiare. Era diventato molto più morbido e sembrava difficile mantenere l'equilibrio. Fecero qualche altro passo, poi si arrestarono.

"Ora potete aprire gli occhi" sussurrò William al suo orecchio.

Catherine lì aprì lentamente e sbatté più volte le palpebre per abituarsi alla luce. Guardò davanti a sé e non poté vedere altro che una distesa blu che non finiva mai. La luce del sole rifletteva su di essa, facendola brillare. Catherine sentì il cuore battere all'impazzata. Non poteva crederci.

"Questo...questo è...è..." non riusciva nemmeno a parlare.

"È il mare" rispose per lei William.

Catherine si voltò verso di lui, con le lacrime che minacciavano di uscire.

"Voi...questo è così...sono davvero...non so come ringraziarvi" disse lei emozionata.

William sorrise nel vederla così contenta.

"La gioia che c'è sul vostro volto è migliore di qualsiasi ringraziamento".

"La mia mamma è arrivata da qui" disse con lo sguardo sognante. "Un giorno farò il suo stesso viaggio. Voglio vedere i luoghi dove è cresciuta" disse, senza riuscire a staccare gli occhi da quella distesa.

"Sono sicuro che ci riuscirete".

Catherine sorrise, poi iniziò ad avanzare verso la riva, sentendo William che la raggiungeva.

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