La sera erano tutti al castello e Catherine era rimasta tutto il giorno chiusa in camera. Non si era fatta vedere né per il pranzo né per la cena e William era preoccupato. Sarah gli aveva detto che le aveva portato i pasti e che ogni volta aveva riportato via i piatti ancora pieni.
William si incamminò verso la stanza e bussò. Non ottenne nessuna risposta. Provò ad aprire, ma la porta era chiusa a chiave.
"My lady, per favore, fammi entrare".
"Vai via" rispose lei da dietro la porta.
"Ti prego, ho bisogno di parlarti".
"Io non voglio".
"My lady, lasciami entrare. Voglio stare al tuo fianco".
"Vattene nella tua stanza. Io non ti voglio, non più".
"Farò di tutto per non perderti, te lo prometto"
William poggiò la testa contro il legno. Non voleva perderla. Era così terrorizzato dall'idea di perderla.
Non era stata una sua decisione quella di mandare Lucas in guerra. Era stato suo padre a dirgli che tutti gli uomini al di sopra dei quattordici anni sarebbero partiti.
William aveva fatto di tutto per impedire che Lucas partisse, ma non c'era stato niente da fare. Era consapevole di aver promesso a Catherine che avrebbe sempre protetto lei e i suoi fratelli ed era intenzionato a mantenere quella promessa.
Aveva ordinato a un paio di uomini di stare sempre al fianco del ragazzo e di assicurarsi che non succedesse nulla di grave, ma non aveva la certezza che le cose andassero per il meglio perché era comunque una guerra e poteva succedere di tutto.
Avrebbe potuto dire tutta la verità a Catherine, ma così l'avrebbe fatta arrabbiare anche con il re e la regina e probabilmente si sarebbe messa nei guai.
Era meglio per lei se si fosse arrabbiata solo con William. Poteva essere considerato un banale litigio tra sposi. Inoltre non le avrebbe detto di aver mandato due uomini per proteggerlo, perché, se fosse successo qualcosa di brutto, l'avrebbe soltanto illusa.
Nonostante questo, odiava doverla tenere all'oscuro di tutto, però era il massimo che poteva fare. Era solo un principe e non aveva ancora il potere di comandare.
Le avrebbe lasciato il suo tempo per riprendersi, per metabolizzare tutto, ma se le cose fossero andate male, non era sicuro che il tempo sarebbe stato sufficiente.
Il giorno dopo Sarah entrò nella camera della ragazza. La trovò in piedi davanti alla finestra, ma non stava guardando il panorama. Era persa nei suoi pensieri al punto da non rendersi conto che la donna fosse entrata.
"Bambina mia, non hai dormito?" chiese, guardando il letto che era ancora intatto.
Catherine continuò a guardare fuori e la donna le si avvicinò, poggiandole una mano sulla spalla. In quel momento la ragazza sussultò.
"Sarah..."
La donna le accennò un piccolo sorriso rassicurante.
"Ti ho portato la colazione".
"Non ho fame".
"Non hai mangiato niente nemmeno ieri. Non puoi rimanere a digiuno".
"Sto bene, non preoccuparti".
"Perché non ti fai un bagno rilassante?"
Catherine la guardò per un istante. Lei annuì. Sarah le sorrise di nuovo e si avvicinò per aiutarla a spogliarsi.
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My lady
RomanceFin da quando era bambina Catherine si chiedeva se mai avrebbe incontrato il principe azzurro, se mai sarebbe arrivato un bellissimo ragazzo su un possente cavallo bianco che l'avrebbe portata nel suo maestoso castello. Da bambina amava la sua vita...