Capitolo 24

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William la guardò negli occhi, come se non fosse certo di quello che avevano sentito le sue orecchie. Aveva bisogno di guardarla negli occhi per avere la conferma e la ebbe non appena incrociò quelle iridi blu, che lo guardavano con amore, passione e devozione.

"Sei sicura, amore mio? Non voglio che ti senta in obbligo. Voglio che tu sia completamente a tuo agio nel farlo".

"Sono sicura, Will. Voglio sapere come fare per farti stare bene come tu fai stare bene me, però non so come si fa, perciò dimmi cosa devo fare".

"Dio, amore, la tua innocenza mi fa eccitare ancora di più" disse, ribaltando i ruoli e facendola mettere a cavalcioni sulle sue gambe, mentre lui era sdraiato sul letto.

Portò le mani sulle sue cosce e iniziò a sfregarle la pelle morbida, vedendo i brividi che si formavano per quel contatto.

"Devi fare quello che vuoi, devi solo lasciarti andare. Io sono completamente tuo".

Catherine si chinò su di lui, iniziando prima a baciarlo sulle labbra, passando poi al collo e succhiandogli il lobo dell'orecchio. William si lasciò sfuggire un gemito e Catherine capì che stava andando bene. 

Continuò a scendere, lasciandogli dei baci sulle clavicole e sul petto, finché lui non la fermò.

"Ti prego, my lady, così mi stai facendo impazzire" disse per poi puntare i piedi sul letto per alzare il bacino e sfilarsi gli ultimi indumenti rimasti. 

Catherine, che era sopra di lui, fu sollevata e dovette poggiargli le mani sul petto per non cadere. 

Non appena tolse tutti i vestiti, Catherine si ritrovò l'erezione di William sullo stomaco. A quel punto non sapeva davvero più che fare. 

Tornò a guardarlo negli occhi, facendogli capire che aveva bisogno di maggiori indicazioni. Non aveva davvero idea di cosa fare ed era spaventata dall'idea di non dargli lo stesso piacere che lui riusciva a darle.

"Che succede, my lady?" le chiese, vedendo il turbamento nei suoi occhi.

"H-ho paura che...non possa piacerti. Io non l'ho mai fatto prima d'ora e...se dopo questo tu non mi volessi più?" chiese, mordendosi il labbro inferiore per l'ansia e la paura.

"Amore, sono così innamorato e così attratto da te, che mi basta semplicemente che mi guardi con quei due occhioni per farmi impazzire. Tu non ti rendi conto del potere che hai su di me. Non ti rendi conto che attraverserei le fiamme dell'Inferno per te, solo e soltanto per te. Smetti di dubitare di te stessa. Nessuna donna sarà mai come te. Hai sofferto per troppo tempo, è ora che qualcuno ti dica quanto importante, speciale e preziosa tu sia. 

Catherine rimase a guardarlo affascinata. William le aveva già fatto capire quanto fosse importante per lui, ma ogni volta che se lo sentiva dire si sentiva in cima al mondo, si sentiva al sicuro. Si sentiva semplicemente a casa.

"Sei sicura che vuoi continuare?" chiese lui premuroso.

Temeva che quel momento di incertezza potesse averle fatto cambiare idea e non l'avrebbe mai costretta a fare qualcosa per cui non si sentisse pronta. Avevano tutta la vita davanti e lui avrebbe aspettato con pazienza.

Catherine annuì e William si sentì già a un passo dal paradiso.

Le afferrò una mano e la mise intorno alla sua erezione. Semplicemente quel contatto lo aveva costretto a dover chiudere gli occhi per concentrarsi a non ribaltare subito la situazione e farla sua. Il respiro era già diventato pesante e Catherine non stava ancora facendo nulla.

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