Catherine mandò giù il nodo che aveva in gola. Riusciva a sentire il suo respiro che le faceva bruciare i polmoni. Stava diventando una tortura.
"Catherine, in questo mese mi sono giunti pareri contrastanti su di te. Da un lato c'era William che ti elogiava e che ti descriveva come la donna migliore del mondo, mentre dall'altro c'erano mia moglie e i tuoi insegnanti che ti descrivevano come una bambina ribelle, capricciosa, incapace di sottostare alle regole e maleducata. Mi è stato riferito che preferivi passare le ore di lezione a guardare fuori dalla finestra piuttosto che ascoltare i tuoi insegnanti. Di certo non è il comportamento che si addice a una principessa".
Catherine sentì gli occhi iniziare a pizzicare a causa delle lacrime che minacciavano di uscire. Aveva rovinato tutto. Aveva sfruttato quel mese per imparare il più possibile perché aveva sempre amato studiare, ma non voleva dare a nessuno quella soddisfazione, così aveva ascoltato gli insegnanti, fingendo di distrarsi, e quella sua recita aveva rovinato tutto.
"Nonostante questi pareri contrastati, la decisione spetta a me" continuò il re. "Durante questo esame ho visto una donna educata, colta e che sa come comportarsi in ogni situazione. Ho visto una perfetta principessa".
Catherine alzò per la prima volta la testa, incredula di aver sentito veramente quelle parole. Incrociò lo sguardo di William per un secondo e anche lui sembrava sorpreso.
"Il regno ha bisogno di un re competente e di una regina che sappia guidare le scelte di suo marito per impedirgli di commettere errori. So già che mio figlio sarà un re eccezionale e sono davvero fiero di lui, ma oggi ho conosciuto la sua futura regina, che sarà in grado di aiutarlo, di amarlo e che gli starà accanto, non un passo avanti e non un passo indietro, ma al suo fianco da sua perfetta pari. Benvenuta nella famiglia, mia cara".
Catherine aveva la bocca socchiusa e gli occhi spalancati. Non si aspettava tutto quello. Non credeva di esserci veramente riuscita.
"Vostra Maestà, io..." iniziò a dire con la bocca secca per il troppo stupore.
"Non dire niente, mia cara, puoi andare. Il tuo posto è qui al castello".
Lei sorrise, si inchinò e uscì dalla sala. Attraversò la porta, che si richiuse alle sue spalle. Si poggiò una mano sul petto, all'altezza del cuore, perché ancora non poteva credere che tutto quello fosse reale.
Sentì un rumore alle sue spalle e quando si voltò trovò William, che aveva la faccia sorpresa e felice quanto lei.
"Siete rimasta" sussurrò.
Anche lui sembrava incapace di parlare ormai.
"Non potevo andare via".
"Perché?"
Catherine mandò giù il groppo che aveva in gola.
"Perché...qui ci siete voi" disse, mordendosi il labbro inferiore subito dopo.
William camminò verso di lei, raggiungendola e mettendo le mani sulla sua vita per avvicinarla.
"È dal giorno che vi ho conosciuta che sogno di baciarvi" disse, alternando lo sguardo dagli occhi alla bocca della ragazza.
"Ora non c'è più niente che vi impedisce di farlo" gli fece notare lei, con il respiro accelerato a causa di tutto ciò che stava provando in quel momento.
William vide il suo petto alzarsi e abbassarsi in fretta, i brividi formarsi sulla sua pelle candida e le guance riempirsi di colore. Amava vederla reagire in quel modo.
La distanza tra di loro era sempre minore. Riuscivano a sentire l'uno il respiro caldo dell'altra.
Catherine chiuse gli occhi e William notò come lei si stesse affidando completamente a lui. Eliminò quella minima distanza che era rimasta e le loro labbra si sfiorano. Catherine portò istintivamente le mani sulle guance del ragazzo, sfiorandogli gli zigomi con i pollici e William l'avvicinò ancora di più a sé. Il bacio fu molto fragile e timido. William lo mantenne immobile, con quello sfioramento che bastava a dire che fosse un bacio. Fece sfiorare lievemente le loro labbra inferiori, come se avesse paura di spaventarla.
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My lady
RomanceFin da quando era bambina Catherine si chiedeva se mai avrebbe incontrato il principe azzurro, se mai sarebbe arrivato un bellissimo ragazzo su un possente cavallo bianco che l'avrebbe portata nel suo maestoso castello. Da bambina amava la sua vita...