Capitolo 1

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Fin da quando era bambina Catherine si chiedeva se avrebbe mai incontrato il principe azzurro, se sarebbe mai arrivato un bellissimo ragazzo su un possente cavallo bianco che l'avrebbe portata nel suo maestoso castello. Da bambina amava la sua vita al villaggio, ma crescendo aveva iniziato a chiedersi se fuori potesse esserci qualcosa di più bello.

L'inverno era nel pieno del suo gelo e la neve ricopriva le strade. Catherine era nella piazza del villaggio insieme alle sue amiche. Quelle ragazze che conosceva da quando era nata perché le loro mamme erano state amiche inseparabili. Erano tutte intorno alla fontana a lavare i panni e le mani bagnate facevano male non appena incontravano l'aria fredda di quella mattinata. Mentre loro parlavano, i loro fratellini giocavano pochi metri più in là, godendosi ancora quegli anni lontani dalle responsabilità.

"Ho sentito dire che le ha messo le mani sotto alla gonna!" esclamò Lisa. "Se lo viene a sapere suo padre, non la farà più uscire di casa".

Lisa era sempre stata una ragazza troppo attratta dalle voci. Ogni pettegolezzo passava sempre per le sue orecchie. Catherine non aveva ancora idea di come avesse fatto a diventare così amica di quella ragazza. Era sempre stata il suo opposto in tutto. Anche l'aspetto fisico era diverso. Catherine era bionda, con la pelle chiara come la neve che ricopriva quelle strade, gli occhi azzurri e la statura davvero minuta, mentre Lisa era mora, con gli occhi scuri e una carnagione olivastra. Per non parlare della sua altezza. Sua madre era disperata. Era convinta che non avrebbe mai trovato marito, dato che nessun ragazzo del villaggio voleva una moglie così alta.

"Che sarà mai!" commentò Mary.

Anche lei era una sua amica dall'infanzia. Una ragazza molto più bassa di Catherine, ma anche lei caratterizzata da colori scuri. Era sempre stata una combinaguai e il fatto che non fosse più pura non era un mistero per nessuno. Non si vergognava di ciò, dato che nonostante questo continuava ad avere la fila di ragazzi che bussavano alla porta di suo padre per averla in sposa. A volte una ragazza con esperienza piaceva più di una ragazza pura. Catherine l'aveva sempre adorata per la sua simpatia e per il modo in cui non si era lasciata abbattere dopo la morte di sua madre. Catherine, diversamente, non era riuscita a riprendersi completamente. Anche lei aveva perso la madre sei anni prima e diceva sempre che quel giorno c'era stata anche la sua di morte, dato che non era più riuscita ad essere la stessa ragazza sorridente e solare che era un tempo.

"Tu cosa ne pensi, Catherine?" le chiese Lisa.

Catherine si destò dai suoi pensieri. Aveva sempre la testa persa tra le nuvole, soprattutto quando aveva la libertà di essere all'aria aperta, lontana da casa.

"Credo che dovresti usare di meno le orecchie e di più le mani. Stai sprecando il sapone e quella tovaglia è ancora piena di macchie" commentò, osservando il panno che stava lavando la sua amica.

"Quanto sei noiosa!" commentò Mary.

Catherine stava per rispondere, ma proprio in quel momento sentirono un tonfo e subito iniziò un pianto incessante. Catherine lasciò cadere i panni che stava lavando nella fontana e raggiunse il suo fratellino, che trovò a terra, con un ginocchio sanguinante e gli occhi pieni di lacrime.

"Piccolo, cosa è successo?" chiese lei, abbassandosi per essere alla sua stessa altezza.

"Sono caduto e mi sono fatto male qua" disse il bambino, indicandosi la gamba nel punto in cui stava scendendo una goccia di sangue. Catherine sorrise appena, sapendo che avrebbe dovuto iniziare quel trucchetto che faceva sempre smettere di piangere il fratello.

"Ti fa tanto male, vero?" chiese lei, facendo diventare la sua voce sempre più flebile.

"Sì" rispose il piccolo.

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