Capitolo 13

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"N-non mi va di parlare di quello, vi prego, non costringetemi" disse lei, scuotendo la testa.

"Non vi costringerei mai a fare qualcosa che non volete. Me ne parlerete un giorno, quando sarete pronta. Ci sarò sempre per ascoltarvi".

William sentiva il cuore che gli faceva male. Come poteva aver vissuto in tutto quel dolore ed essere comunque diventata una donna così bella e gentile? Aveva vissuto solo cose brutte e William avrebbe fatto di tutto per renderla felice ogni giorno della sua vita.

La vide alzarsi in piedi e subito lui alzò la testa per guardarla.

"Vi ringrazio ancora e...la proposta che vi ho fatto oggi è ancora valida. Non mi piace ottenere qualcosa senza aver dato nulla in cambio, perciò...se il vostro desiderio è che io sia vostra moglie, sono disposta ad accontentarvi. Avete salvato me e i miei fratelli e questo è il minimo che io possa fare per voi".

"Ve l'ho già detto: voglio che mi sposiate perché mi amate, non perché vi sentite in debito. Voglio che viviate una vita che volete e non una vita in cui vi sentirete sempre costretta e fuori luogo".

"Sapete che se rinunciate a questa proposta io non vi sposerò".

"Per voi sono disposto a rischiare" disse, accennando un piccolo sorriso. "Ora andate a riposare e cercate di mangiare qualcosa".

Lei annuì, ma, proprio in quel momento, sentirono bussare alla porta.

"Avanti" disse William e subito sbucarono da dietro la porta le teste ricce di Lucas e Daniel.

"Cosa ci fate voi qui?" chiese Catherine, rimproverandoli proprio come farebbe una madre con i propri figli che mettono il naso ovunque.

"Stavamo cercando te" rispose Lucas.

"Arrivo" disse Catherine, poi si voltò di nuovo verso William. "Vi ringrazio ancora e...buonanotte".

"Sogni d'oro, my lady" rispose William.

Catherine accennò un piccolo sorriso, poi tornò dai suoi fratelli e li accompagnò nella sua stanza.

"Come sta Tommy?" chiese Daniel.

Catherine iniziò a spiegare loro cosa aveva detto il dottore, mentre si avvicinavano tutti quanti al letto dove il piccolo stava riposando.


La mattina seguente William, dopo essersi preparato, decise di andare a controllare se il fratello minore di Catherine stesse bene, così usò la porta interna e si ritrovò davanti una scena molto tenera. Tutti e quattro i fratelli stavano dormendo sul letto. Lucas abbracciava Catherine da dietro, la quale abbracciava il piccolo Thomas e dall'altro lato c'era Daniel. Tutti e quattro erano abbracciati e William non poté fare a meno di pensare che probabilmente avere dei fratelli fosse una delle cose più belle del mondo. Lui era figlio unico e non aveva mai provato la sensazione di avere qualcuno al proprio pari con cui condividere tutto, persino il letto.

In quel momento entrò nella stanza Charlotte, che stava per svegliare Catherine, ma William la liquidò subito, dicendole di lasciarla dormire. La donna se ne andò e lui rimase ancora un po' a osservarla, finché non la vide stropicciarsi gli occhi prima di svegliarsi. 

Non appena fu un po' più sveglia, poggiò le labbra sulla fronte del fratellino per controllare se la temperatura fosse scesa e subito dopo gli accarezzò i capelli.

"Come sta?" chiese William, rimanendo con la spalla poggiata contro lo stipite della porta e le braccia incrociate davanti al petto.

Lei sussultò, voltandosi verso la porta e trovando il ragazzo lì. Si mosse lentamente per scendere dal letto senza svegliare i suoi fratelli e raggiunse William nella sua stanza. Lui la seguì, aspettando di avere una risposta da lei.

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