Quella domanda lasciò tutti in silenzio, tutti tranne Daniel, che sbatté i palmi sul tavolo prima di lasciare la cucina. Catherine guardò il fratello abbandonare la stanza con tristezza. Odiava litigare con loro. Loro quattro c'erano sempre stati. Si erano sempre aiutati a vicenda e Catherine aveva capito che Daniel aveva paura che quel rapporto sarebbe finito.
"Metterai un bambino nella sua pancia?" chiese di nuovo Thomas impaziente.
"Se lei lo vorrà, sì" rispose William.
"Tu lo vuoi, sorellina?" chiese Thomas, voltandosi verso Catherine, che continuava a guardare la porta con il cuore a pezzi.
La ragazza si voltò verso i due e William poté subito vedere i suoi occhi lucidi, sul punto di piangere.
"My lady, vai a parlare con lui" la incoraggiò William. "Rimango io con Tommy".
Catherine, che non riusciva nemmeno più a parlare, annuì. Lasciò un bacio sulla testa di Thomas, poi uno sulle labbra di William, prima di lasciare la stanza.
Andò a cercare suo fratello, ipotizzando che si trovasse nella sua camera. Raggiunse la sua stanza, ma era vuota. Uscì e provò ad andare nelle scuderie, ma lì trovò solo Lucas, che non aveva visto il fratello. Catherine girò per quasi tutta la mattinata senza successo.
Stanca tornò nella sua stanza e li trovò Daniel seduto sul suo letto.
"Dani! È tutta la mattina che ti cerco!" esclamò lei, vedendolo.
"Lo so, ti vedevo dalla finestra".
Catherine lo vedeva di schiena e si avvicinò al fratello per sedersi al suo fianco e guardarlo negli occhi.
"Piccolo, possiamo parlare, per favore?" chiese la ragazza.
Daniel annuì.
"So cosa ti preoccupa. Hai paura che io possa lasciarti come ci ha lasciati la mamma, ma ti giuro sulla mia vita che non sarà così. Non mi perderai".
"Come faccio a esserne sicuro? Tu hai sempre odiato William e ora ci tieni così tanto da sposarlo. Hai cambiato idea così facilmente, cosa mi dice che non lo farai di nuovo? Non credo alle tue promesse".
Catherine fece un respiro profondo.
"Dani, so come può sembrare. Non ho mai cambiato idea. Il fatto che all'inizio odiassi William, era un modo per difendermi. Sapevo che per stare con lui avrei dovuto rinunciare a molte cose e non ero pronta a fare queste rinunce. In questo mese sono cresciuta molto e sono riuscita a capire cos'è davvero importante per me".
"Intendi dire che noi siamo le tue rinunce?"
"No, Dani. Io non rinuncerei mai a voi. Le rinunce che ho fatto sono diverse. Sai che ho sempre odiato sottomettermi agli ordini di qualcuno o considerare qualcuno superiore a qualcun altro. Questa è una cosa che qui succederà spesso e sono disposta ad accettarlo per stare con chi amo".
"Ma se tu ami lui, non puoi amare noi".
Catherine sorrise.
"Piccolo, sai qual è la cosa più bella che mi ha insegnato la mamma?" chiese.
"Quale?"
"Mi ha insegnato che l'amore non ha limiti. Più ami e più puoi amare. Il tuo cuore è un posto dove puoi tenere al sicuro tutte le persone a cui vuoi bene e non staranno mai stretti, anzi, più saranno e più staranno bene insieme. Io amo te, Lucas, Tommy, le mie amiche e la mamma, ma amo anche William. Siete le persone più importanti della mia vita, quindi farò il possibile per non lasciare mai nessuno di voi".
Daniel la guardò, come se potesse leggere la risposta nei suoi occhi.
"Ti voglio bene, sorellina".
"Ti voglio bene anch'io, tesoro" disse lei, abbracciandolo e tenendolo stretto contro il suo seno, mentre gli accarezzava i capelli.
Catherine gli lasciò un bacio tra i ricci, poi si voltò e trovò William sulla porta, mentre li guardava e sorrideva. Dopo un istante Daniel si staccò e anche lui si accorse della presenza del ragazzo. Si alzò e si diresse verso la porta.
"Ciao William".
"Ciao Daniel".
"Mi dispiace per come mi sono comportato".
"Non preoccuparti, è tutto risolto".
"Tratterai bene mia sorella?"
"Te lo prometto".
Daniel sorrise e uscì dalla stanza. William si avvicinò a Catherine.
"Mi piace il modo in cui tutti e tre sono protettivi nei tuoi confronti".
Catherine sorrise.
"Anche se sono la più grande, a loro piace difendermi".
"È una cosa bella".
"Assolutamente sì".
"My lady, ti va di pranzare insieme a me?" chiese William, prendendole una mano.
"Mi piacerebbe molto" rispose lei, sorridendo.
Raggiunsero la sala dei banchetti e Catherine notò che fosse vuota.
"Dove sono i tuoi genitori?"
"Non ci sono. Loro hanno già mangiato e io volevo pranzare da solo con te".
Catherine sorrise, poi William le scostò la sedia per farla sedere. Si sarebbe abituata volentieri a tutta quella galanteria.
Dopo aver pranzato, uscirono in giardino per fare una passeggiata e si sdraiarono sotto l'ombra di un albero. Catherine con la testa sul petto del ragazzo e lui che le circondava le spalle con un braccio.
"Cosa ne pensi se ci sposassimo il 21 marzo?"
"Ma è tra due settimane!"
"Lo so, ma stamattina mi hai detto che ti piace molto la primavera e sarebbe bello sposarci il giorno in cui inizia".
"Ma non creeremo problemi con così poco preavviso?"
"No, non preoccuparti di questo. Comunque ho già sentito mia madre dire che il sarto verrà domani per il tuo abito".
Catherine non rispose. Si immaginava già nel suo abito bianco, mentre attraversava la navata e davanti a lei, ad attenderla, c'era il ragazzo più bello del mondo.
"Inoltre dovrai scegliere una donna che ti aiuti a prepararti e tutte queste cose".
"Ma per questo c'è già Charlotte".
"Charlotte ti è stata affiancata per questo mese, ma non è quello il suo compito. Dovrai scegliere qualcun'altra".
"Vado molto d'accordo con Sarah e sarebbe bello poter avere lei al mio fianco".
"Va bene, my lady, più tardi riferirò".
Lei si girò, lasciando il petto del ragazzo e poggiando il peso sui gomiti che sentivano il fresco dell'erba. Si avvicinò al volto di William e gli lasciò prima un bacio sul labbro superiore, poi su quello inferiore e alla fine su entrambi. Il ragazzo sorrise.
"Mi piace da morire quando fai così".
"E a me piaci tu da morire, Will".
Il principe rimase spiazzato per un istante da quello nomignolo. Nessuno lo aveva mai chiamato così. Con uno scatto portò Catherine con la schiena contro il prato e lui la sovrastò, poggiando il peso sul gomito per non schiacciarla.
"Sarai la mia morte".
"No" protestò subito lei, continuando a guardarlo con dolcezza. "Voglio essere la tua vita".
William la guardò negli occhi, sentendo il suo amore crescere solo per le parole che gli aveva appena detto. Si abbassò un po', raggiungendo le sue labbra per baciarla nel modo in cui meritava, con tutto l'amore, la passione e la delicatezza del mondo.
"Lo sei già, my lady. Sei la mia vita, il mio respiro, la mia forza. Sei tutto ciò di cui ho bisogno" sussurrò, separandosi per un istante dalle sue labbra.
"Ti amo, mio principe" rispose lei, prendendo il volto del ragazzo tra le mani per avvicinarlo di nuovo a sé e baciarlo.
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My lady
RomanceFin da quando era bambina Catherine si chiedeva se mai avrebbe incontrato il principe azzurro, se mai sarebbe arrivato un bellissimo ragazzo su un possente cavallo bianco che l'avrebbe portata nel suo maestoso castello. Da bambina amava la sua vita...