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Abbiamo pranzato e Nico mi ha informato del fatto che stasera siamo invitati a cena da Ludovico. Ora stiamo osservando nostra figlia mentre dorme sonni profondi nella culla.

A: "È così piccola"N: "Si, e soprattutto è bellissima"A: "Quanto è strano pensare che è nostra figlia?"N: "Tanto amore"Vado poi a farmi una doccia, mentre sono accolta nel l'accappatoio vedo arrivare Nico, si fionda sul mio collo e capisco il suo ...

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A: "È così piccola"
N: "Si, e soprattutto è bellissima"
A: "Quanto è strano pensare che è nostra figlia?"
N: "Tanto amore"
Vado poi a farmi una doccia, mentre sono accolta nel l'accappatoio vedo arrivare Nico, si fionda sul mio collo e capisco il suo intento.
A: "Neanche il tempo di asciugarmi"
N: "Non resisto più"
Mi afferra dai fianchi e mi poggia sul lavandino divaricando le mie gambe così da mettersi nel mezzo e inizia a baciarmi, le mie mani erano bloccate sotto le sue e poco dopo le libero per afferrargli il viso.
A: "A saperlo rimanevo nuda" lo prendo in giro
N: "Ci vorrà poco a spogliarti"
Mentre ci baciamo con foga fa scivolare la sua mano fino alla mia intimità che stimola, inserisce poi le sue dita dandomi piacere. Lo sa che mi sta facendo impazzire e non si ferma, bensì aumenta la velocità del movimento fino a farmi ansimare, la mia schiena si inarca e porto la testa all'indietro fino a toccare lo specchio.
N: "Vieni per me"
Mi bastano quelle parole per lasciarmi andare e venire, riprendiamo a baciarci poi mi riprende in braccio e ci spostiamo sul letto. Mi toglie l'accappatoio e io lo aiuto a spogliarsi, si allunga poi verso il comodino ed estrai un preservativo...
N: "Questa volta direi che è meglio non rischiare"
A: "Concordo"
Lo mette e poi torna da me a torturarmi il corpo con la sua bocca, dopo avergli dato piacere io entra dentro di me e inizia a muoversi sempre più veloce.
A: "Mi sei mancato troppo" dico senza fiato
N: "Anche tu non sai quanto, rischi di farmi impazzire però se me lo dici in questo momento" dice a fatica ridendo.
A: "Mi sei mancato nel mio letto"
N: "Ambar..." vedo il piacere nei suoi occhi e va sempre più veloce, iniziamo ad emettere rumorosi gemiti e e stiamo arrivando entrambi al limite. Dopo poco raggiungiamo l'apice del piacere e ci buttiamo esausti vicini sul letto.
N: "Da quanto non lo facevamo cosi?"
A: "Beh da quando il pancione ha iniziato a crescere"
N: "Dio che bello"
A: "Ne avevo bisogno"
N: "Anche io"
Gli passo la mano nei capelli e ci gioco, la sua testa è appoggiata sulla mia pancia e quando inizio a sentire il suo respiro più pesante capisco che si è addormentato.
Aspetto un po' e poi lo sveglio, ci aspettavo Ludovico ed Emily, mentre lui si veste vado a preparare Eva, è la prima volta che andiamo fuori a cena con lei. Usciamo di casa e avviso i nostri amici che stiamo arrivando, durante il tragitto la piccolina è stata bravissima, non ha pianto e non si è nemmeno lamentata.
A: "Permesso"
N: "Buonasera"
L: "Eccolii"
E: "Ciaoooo"
Ci salutiamo tutti e poi si fiondano su Eva per conoscerla, lei appena lo vede sorride e ride, è una bimba molto solare già da ora.
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